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SRI PRAPANNA JVNAMRTAM


Sri Prapanna Jvanamrtam

IL NETTARE DELLA VITA DELLE ANIME ARRESE

-IMMORTALITÀ POSITIVA E PROGRESSIVA –

Srila Bhakti Raksaka Sridhara Gosvami Maharaja

Indice

Capitolo 1 – Upakramamrtam

Preludio all’approssimarsi del nettare

Capitolo 2 – Sri-sàstra-vacanàmrtam

Parole di nettare dalle Scritture

Capitolo 3 – Sri-bhakta-vacanàmrtam

Accettare ciò che è favorevole

Capitolo 4 – Sri-bhakta-vacanàmrtam

Rifiutare ciò che è sfavorevole

Capitolo 5 – Sri-bhakta-vacanamrtam

Fiducia nella protezione del Signore

Capitolo 6 – Sri-bhakta-vacanamrtam

Accettare la tutela del Signore

Capitolo 7 – Sri-bhakta-vacanàmrtam

Il totale abbandono del sé

Capitolo 8 – Sri-bhakta-vacanàmrtam

L’abbandono nell’umiltà

Capitolo 9 – Sri-Sri-Bhagavad-vacanamrtam

Parole di nettare del Signore Supremo

Capitolo 10 – Avasesamrtam

Divine eccedenze di nettare

Gemme scelte

Preghiere classiche dell’autore

sri sri gurugaurangau jayatah

Tutte le glorie al Divino Maestro

e al Signore Supremo Sri Krsna Caitanya

CAPITOLO 1

Upakramamrtam

Preludio all’approssimarsi del nettare

atha mangalàcaranam –

sri-guru-gaura-gandharvvam-, govindanghrin ganaih saha

vande prasadato yesam, sarvvàrambhàh subhankaràh (1)

Invocazione di buon auspicio

Offro il mio omaggio ai piedi di loto del mio Divino Maestro, a Sri Caitanya Mahaprabhu, a Sri Sri Gandharvva-Giridhari (Sri Sri Radha e Krsna) e ai Loro associati. Per la Loro grazia ogni sforzo è coronato da successo.

gaura-vàg-vigraham vande, gauràngam gaura-vaibhavam

gaura-sankirttanonmattam, gaura-kàrunya-sundaram (2)

Offro il mio omaggio alla Divinità, Gaura-Sarasvati, l’ambasciatore del Signore Dorato Sri Caitanya Mahaprabhu, il cui splendore corporeo è di un bellissimo colore dorato come quello dello stesso Signore Gaurasundara; Egli è l’espansione personale di quel Signore Gaurahari, che è sempre intossicato dalla predica del messaggio di quel Signore Dorato, e la cui bellezza divina sboccia nella rivelazione della potenza della misericordia del Signore Gauranga.

(Questo è il significato fondamentale del verso. Per la particolarità della lingua Sanscrita, dall’originale si possono trarre numerosi commenti ampliati.)

guru-rupa-harim gauram, radha-ruci-rucàvrtam

nityam naumi navadvipe, nàma-kirttana-narttanaih (3)

Perpetuamente canto le glorie del Signore Gauranga, che è la Suprema Personalità di Dio, Sri Hari, abbracciato dal cuore e dallo splendore di Sri Radhika, che è disceso come il Maestro Divino. In questa santa dimora di Sri Navadvipa Dhama Egli è assorto nei passatempi, cantando profusamente i santi nomi e danzando in estasi.

(Come per il verso due, commenti ampliati possono essere tratti da questo verso).

srimat-prabhu-padàmbhoja-, madhupebhyo namo

namah trpyantu krpaya te ‘tra, prapanna jivanàmrte (4)

Ancora ed ancora offro il mio omaggio agli eterni servitori personali del mio Divino Maestro, che bevono il nettare dei suoi piedi di loto. Prego che essi possano essere felicemente deliziati nel gustare questo “Il nettare della vita delle anime arrese”.

àtma-vijnaptih –

aty-arvvacina-rúpo pi, pràcinànàm

susammatàn slokàn katipayàn

atra, càharàmi satàm mude (5)

Un’umile petizione

Per la soddisfazione dei puri devoti, nonostante le mie squalifiche, ho compilato in questo libro un’antologia di strofe scritte dai nostri predecessori.

“tad-vàg-visargo janatàgha-viplavo

yasmin prati-slokam abaddhavaty api

nàmàny anantasya yaso ‘nkitàni yat

srnvanti gàyanti grnanti sàdhavah” (6)

“Persino se ogni strofa è composta in maniera imperfetta, vale a dire non espressa con chiarezza, i peccati delle persone sono completamente cancellati da quelle espressioni o da quei libri nei quali sono descritti i gloriosi santi nomi dell’eterno Signore Supremo, poiché i puri devoti ascoltano quei santi nomi (da un predicatore qualificato), cantano quei santi nomi in solitudine (anche in assenza di altri), e lodano le glorie infinite di quei santi nomi (alla presenza di un ascoltatore meritevole).”

“abhivyaktà mattah prakrti-laghu-rupad api budha vidhàtri siddhàrthàn hari-gunamayi vah krtir iyam pulindenàpy agnih kim u samidham unmathya janito hiranya-sreninàm apaharati nàntah kalusatàm” (7)

“O personalità erudite, questo trattato, che descrive le qualità divine del Signore Hari, esaudirà i vostri desideri più cari, nonostante sia presentato da una persona insignificante come me. Il fuoco, acceso con pezzi di legno strofinati insieme da un barbaro di bassa nascita, non dissolve le impurità dell’oro?”

yathokta rupa pàdena, nicenotpàdite ‘nale

hemnah suddhis tathaivàtra, virahàrtti-hrtih satàm (8)

Come Srila Rupa Gosvamipada ha espresso (nella sua umiltà) che l’oro può essere purificato con un fuoco acceso da un barbaro, allo stesso modo, il dolore dei puri devoti, nato dalla separazione dal Signore, può essere dissipato anche da questo libro (che accenderà la lampada del loro amore divino per il Signore).

antah kavi-yasas-kàmam, sadhutàvaranam bahih

sudhyantu sàdhavah sarvve, duscikitsyam imam janam (9)

O santi devoti, purificate per favore questo offensore che con il pretesto della santità desidera nel suo cuore il prestigio di un poeta, e che è per questo afflitto dalla malattia, di fatto incurabile, della falsità.

krsna-gàthà-priyà bhaktà, bhakta-gàthà priyo harih

kathancid ubhayor atra, prasangas tat prasidatàm (10)

Le notizie riguardanti i1 Signore Krsna sono naturalmente molto care ai devoti, e anche a Lui sono care le notizie sui Suoi devoti. Poiché in questo libro si trovano racconti sia del Signore Supremo sia dei Suoi devoti, ho speranza che voi, puri devoti, possiate esserne attratti.

svabhàva-krpayà santo, mad uddesya-malinatàm

samsodhyangikurudhvam bho, hy ahaituka krpàbdhayah (11)

O puri devoti, per la vostra naturale grazia divina, mondatemi gentilmente dalle motivazioni dannose (offese) ed accettate questo trattato. Certamente voi lo farete, perché siete l’oceano della misericordia senza causa.

atha grantha paricayah –

granthe ‘smin parame nàma, prapanna jivanàmrte

dasàdhyàye Prapannanam, jivana pràna-dàyakam (12)

varddhakam posakam nityam, hrdindriya-rasàyanam

atimarttya-rasollàsa-, paraspara-sukhavaham (13)

viraha-milanàrthàptam, krsna-kàrsna-kathàmrtam

prapatti-visayam vàkyam, coddhrtam sàstra-sammatam (14)

Introduzione al libro

L’essenza rivelata nei dieci capitoli di questo libro sacro chiamato Prapanna jivanàmrtam dona 1a vita alle anime arrese, realizzando la loro crescita ed il loro nutrimento eterno. È la panacea del cuore e dei sensi spirituali, concedendo a quei devoti dedicati la reciproca felicità grazie al gioco gioioso e trascendentale, sempre crescente e nuovo (aprakrta-rasa). Il Signore Krsna e i Suoi associati sono ritratti nei loro naturali passatempi di separazione ed unione, e la linea dell’abbandono incondizionato è tratteggiata come le Scritture e i santi hanno stabilito e spiegato.

atra cànaya-cittànàm, krsna-pàda-rajojusàm krsna-pàda-prapannànàm, krsnarthe ‘khila-karmanàm (15) krsna premaika-lubdhànàm, krsnocchistaika jivinàm krsna-sukhaika-vànchànàm, krsna-kinkara-sevinàm (16) krsna-viccheda-dagdhànàm, krsna-sarigollasadd-hrdàm krsna-svajana-bandhúnàm, krsnaika-dayitàtmanàm (17)

bhaktànàm hrdayodghàti-, marmma-gàthàmrtena ca bhaktàrtti-hara-bhaktàsa-, bhista-púrttikaram tathà (18) sarvva-samsaya-cchedi-hrd-, granthi-bhij jnàna-bhàsitam apúrvva-rasa-sambhàra-, camatkàrita-cittakam (19) viraha-vyàdhi-santapta-, bhakta-citta-mahausadham yuktàyuktam parityajya, bhaktàrthàkhila-cestitam (20) àtma-pradàna-paryyanta-, pratijnàntah-pratisrutam bhakta premaika-vasya-sva-, svarúpollàsa-ghositam (21) púrnàsvàsakaram sàksàt, govinda-vacanàmrtam samàhrtam

pibantu bhoh, sàdhavah suddha-darsanàh (22)

In questo libro è stato attentamente raccolto il nettare dei profondi messaggi trascendentali rivelati da quei devoti dai cuori puri, che sono servitori della polvere dei piedi di loto di Krsna, che tutto ciò che fanno è per Krsna. Essi sono colmi d’insaziabile desiderio di amare Krsna e sostengono le loro vite soltanto con le eccedenze delle offerte a Krsna. Sono coloro che desiderano solo il piacere di Krsna e servono i servitori di Krsna; i loro cuori bruciano nella separazione da Krsna e traboccano dall’estasi nell’associazione con Krsna. Il loro unico parente ed amico è Krsna, ed il loro unico e solo amato è Krsna. Insieme a queste espressioni dei devoti sono raccolte con cura le parole di nettare supremo che scaturiscono direttamente dalla bocca di loto del Signore Govinda, e vincono il dolore nei cuori dei devoti; esse soddisfano le speranze e le più serie aspirazioni dei devoti, distruggono ogni dubbio e recidono il nodo dell’ignoranza, abbagliano di saggezza trascendentale e stupiscono il cuore con onde miracolose di rapimento divino. Esse sono la grande panacea per i cuori dei devoti afflitti dalle pene trafiggenti della separazione, parole offerte del tutto al devoto, indipendentemente dalla sua capacità o dalla sua squalifica, così tanto che il Signore si sente legato dalla promessa di darsi al Suo devoto, e che apertamente proclama con grande estasi che la Sua vera e propria natura è di essere soggiogato soltanto dall’affetto del Suo devoto, rassicurando i Suoi devoti in tutte le circostanze. O devoti puri e senza macchia, che possiate bere profondamente la quintessenza di questi elisir divini.

adhyàya-paricayah –

atraiva prathamàdhyàye, upakramàmrtàbhidhe mangalàcaranan càtma-, vijnaptir vastu-nirnayah grantha-paricayo ‘dhyàya-, visayas ca nivesitah (23)

Sommario dei capitoli

Un’invocazione di buon auspicio, un’umile petizione, un’introduzione al libro ed ai suoi capitoli e il tema della filosofia del libro sono stati, al meglio delle mie capacità, introdotti in questo primo capitolo dal nome Upakramamrtam, “Preludio all’approssimarsi del nettare”.

dvitiyadhyayake ake nama, sri-sàstra-vacanàmrte

prapatti-visaya nana-, sàstroktih sannivesita (24)

Nel secondo capitolo, intitolato Sri Sàstra-vacanàmrtam, “Parole di nettare dalle Scritture”, sono state compilate varie citazioni dalle Scritture che riguardano l’abbandono al Signore Supremo.

trtiyato ‘stamam yàvat, sri-bhakta-vacanàmrte

prapattih sad-vidha prokta, bhagavata-ganodita (25)

I capitoli dal tre all’otto compreso si intitolano Sri Bhakta­vacanamrtam, “Parole di nettare dai devoti”. Magnificamente espressi dalle labbra dei puri devoti del Signore, sono citate molte strofe che descrivono le sei parti dell’abbandono esclusivo.

ànukúlyasya sankalpah pràtikultya-vivarjjanam

raksisyatiti visvàso, gaptrtve varanam tathà (26)

àtma-niksepa kàrpanye, sad-vidhà saranàgatih

evam paryyàyatas càsminn, ekaikàdhyàya-sangrahah (27)

Questi sei capitoli, ognuno dei quali tratta consecutivamente dei sei elementi dell’abbandono, sono:

1 ) Accettare tutto ciò che è favorevole per la devozione a Krsna

2) Rifiutare tutto ciò che è sfavorevole per la devozione a Krsna

3) Essere fiduciosi che Krsna concederà la Sua protezione

4) Accettare la tutela di Krsna

5) Offrirsi a Lui

6) Considerarsi umile e spoglio.

adhyàye navame nàma, bhagavad-vacanàmrte

slokàmrtam samàhrtam, sàksàd-bhagavatoditam (28)

Nel nono capitolo intitolato Sri Bhagavad-vacanàmrtam, “Parole di nettare del Signore Supremo”, sono stati raccolti versi nettarei che emanano direttamente dalla bocca di loto del Signore Supremo.

dasame caramàdhyàye, càvasesàmrtàbhidhe

guru-krsna-smrtau grantha-, syopasamharanam krtam (29)

Assorto nel pensiero del Divino Maestro e Signore Sri Krsna, il decimo capitolo, quello finale, intitolato Sri Avasesàmrtam, “Divine eccedenze di nettare”, è stato composto come epilogo del libro.

uddhrta-sloka-púrvve tu, tad artha-suprakàsakam

vàkyan ca yatnatas tatra, yathà jnànanam nivesitam (30)

Prima di ogni verso citato è stato introdotto con cura un aforisma, che illumina il suo significato interiore, secondo il mio intuito migliore.

bhagavad-gauracandrànàm, vadanendu-sudhàtmika

bhaktoktair vesità slokà, bhakta-bhàvodità yatah (31)

Essendo rivelati dal Signore Stesso che ha scelto il cuore di un devoto, i versi di puro nettare che emanano dalla luna di Sri Gauracandra sono presentati insieme ai versi dei devoti. prapattya saha cànanya-, bhakter naikatya-hetutah ananya-bhakti-sambandham, bahu-vàkyam ihoddhrtam (32) Qui sono state annotate molte espressioni di devozione esclusiva (ananya-bhakti), poiché la devozione esclusiva è più intimamente in relazione con l’abbandono.

bhagavad-bhakta-sastranam, sambandho ‘sti parasparam

tat tat pRadhanyato nàmnàm, prabheda-karanam smrtam (33)

In effetti, i capitoli “Parole di nettare del Signore Supremo, Parole di nettare dei devoti e Parole di nettare delle scritture” sono da vedersi in relazione tra loro. Tuttavia, sono stati riportati separatamente a causa della loro importanza individuale.

praty-adhyàya-visesas tu, tatra tatraiva vaksyate

mahàjana-vicàrasya; kincid àlocyate ‘dhunà (34)

La singola caratteristica di ogni capitolo sarà successivamente espressa. Ora, a questo riguardo, possiamo pronunciare qualche considerazione generale, nella linea dei grandi devoti del Signore.

vastu-nirnayah –

bhagavad-bhaktitah sarvvam, ity utsrjya vidher api

kairikaryyam krsna-pàdaikà-, srayatvam saranàgatih (35)

Tema dell’opera

Essendo guidati dalla fede che servendo il Signore Supremo ogni successo è raggiunto, abbandonare il servizio anche alle ingiunzioni delle Scritture e prendere esclusivo rifugio ai piedi di loto di Sri Krsna in ogni tempo, luogo e circostanza, è conosciuto come saranagati – abbandono incondizionato.

sarvvàntaryàmitam drstvà, hareh sambandhato ‘khile

aprthag-bhàva-tad-drstìh, prapattir jnàna-bhaktitah (36)

Alcuni considerano saranagati quella coscienza di Dio che è la realizzazione della natura unica non differenziata presente in tutti gli esseri viventi e oggetti, considerando il Signore Supremo come l’Anima Suprema che risiede in ogni cosa. Tuttavia, una tale concezione cade nella categoria della devozione interessata (jnana-bhakti). Non è nella linea della devozione autentica e pura (suddha-bhakti).

nityatvan caiva sàstresu, prapatter jnàyate budhaih

aprapannasya nr janma-, vaiphalyoktes tu nityatà (37)

Dalle citazioni delle Scritture, gli eruditi conoscono l’eternità dell’abbandono al Signore, poiché lì è spiegata l’inutilità della vita umana senza quell’abbandono. In questo modo è stabilita la costituzione eterna della sottomissione.

nànyad icchanti tat pàda, rajah-Prapanna-vaisnavàh

kincid apiti tat tasyàh, sàdhyatvam ucyate budhaih (38)

I devoti che sono arresi alla polvere dei piedi di loto del Signore non aspirano mai a nessuna altra cosa. Perciò gli eruditi affermano che l’abbandono è la meta accessibile di ogni sforzo.

bhava-duhkha-vinàsas ca; para-nistàra-yogyatà

param padam prapattyaiva, krsna-sampràptir eva ca (39)

Solo con l’abbandono al Signore si può ottenere la libertà dalle miserie della nascita, della morte e dell’Infermità, l’opportunità di liberare gli altri da queste miserie, la santa dimora del Signore Visnu e il servizio devozionale al Signore Krsna.

sravana-kirttanàdinàm, bhakty-angganam hi yàjane

aksamasyàpi sarvvàptih, prapattyaiva haràv iti (40)

Ogni cosa può essere realizzata arrendendosi ai piedi di loto di Sri Hari, anche per colui che è incapace di eseguire tutte le pratiche del servizio devozionale basate sull’ascolto e sul canto.

sakhya-rasàsrita pràya, seti kecit vadanti tu

màdhuryyàdau prapannanam,, praveso nàsti ceti na (41)

Alcuni sostengono che generalmente l’abbandono è nella relazione d’ amicizia (sakhya-rasa). Ma è una concezione del tutto sbagliata quella di pensare che le anime arrese non possono entrare nelle relazioni divine, tra cui la principale è l’amore coniugale (madhura-rasa).

sakrt pravrtti-màtrena, prapattih sidhyatiti yat

lobhotpàdana-hetos tad, àlocana-prayojanam (42)

Poiché l’abbandono è raggiunto volgendosi, anche una sola volta, verso il rifugio del Signore, dovremmo discutere seriamente il soggetto per permettere che nasca in noi il desiderio ardente di arrendersi.

api tad ànukúlyàdi-, sankalpàdy-anga-laksanàt

tad anusilaniyatvam, ucyate hi mahàjanaih (43)

Inoltre, poiché le parti che compongono l’abbandono, basate sull’accettazione delle cose favorevoli e il rifiuto di quelle sfavorevoli, sono state riportate da autorità e citate nelle Scritture, i grandi devoti del Signore ci indicano la necessità di studiare e di coltivare l’arte dell’abbandono.

bhavàrtti-pidyamàno và, bhakti-màtràbhilàsy api

vaimukhya-bàdhyamàno ‘nya-, gatis tac charanam vrajet (44)

Colui che è gravemente afflitto dalla paura di vivere nel mondo materiale, o colui che, nonostante abbia l’aspirazione al servizio del Signore, sia legato dalle avversità, tali persone, non trovando alcuna alternativa, si arrendono alla Suprema Personalità di Dio.

àsrayàntara-ràhitye, vànyàsraya-visarjjane

ananya-gati-bhedas tu, dvi-vidhah parikirttitah (45)

La condizione di non trovare nessun’altra alternativa si presenta in due modi: nell’eventualità di non avere nessun altro rifugio o nell’eventualità di abbandonare il rifugio del momento.

mano -vàk-kàya-bhedàc ca, tri-vidhà saranàgatih

tàsàm sarvvànga-sampanna, sighram purna-phala prada

nyúnàdhikyena caitàsàm, tàratamyam phale `pi ca (46)

Ci si arrende col pensiero, la parola e l’azione. L’abbandono completo in tutti questi aspetti produce immediatamente pieno successo. Altrimenti, il frutto ottenuto sarà proporzionato al grado della propria resa.

apúrvva-phalatvam –

vinàsya sarvva-duhkhàni, nija-madhuryya-varsanam

karoti bhagavàn bhakte, saranàgata-pàlakah (47)

La misericordiosa ricompensa, senza precedenti, dell’abbandono

Essendo il più affezionato verso le Sue anime sottomesse, il Signore Supremo dissipa totalmente la loro infelicità, colmando benevolmente i loro cuori con la Sua dolce presenza assoluta.

apy asiddham tadiyatvam, vina ca saranàgatim

ity apùrvva phalatvam hi, tasyàh samsanti panditàh (48)

Senza l’abbandono incondizionato (saranagati), non si può concepire se stessi come “appartenenti a Lui”. Perciò gli eruditi cantano, per eccellenza, le glorie dell’abilità della sottomissione di produrre il suo frutto misericordioso, che non ha precedenti.

athavà bahubhir etair, uktibhih kim prayojanam

sarvva-siddhir bhaved eva, govinda-caranàsrayàt (49)

Altrimenti, che bisogno ci sarebbe stato di cantare così profusamente le Sue lodi? Tutte le perfezioni si ottengono soltanto coll’abbandono incondizionato ai piedi di loto di Govinda. Non rimane null’altro da raggiungere.

sri-sanàtana jivàdi-, mahàjana-samàhrtam

api cen nica-samprstam, piyúsam piyatàm budhàh (50)

Sebbene toccato da una persona caduta come me, vi prego, O devoti eruditi, bevete questo nettare raccolto dalle grandi anime guidate da Srila Sanatana e Sri Jiva.

Capitolo 2

Sri Sastra-vacanamrtam

Parole di nettare delle Scritture

sruti-smrty-adi-sastresu, prapatir yan nirupyate

tad uktam dvitiyadhyaye, sri sastra-vacanamrte (1)

Questo secondo capitolo, Sri-sastra-vacanàmrtam, “Il nettare delle scritture”, descrive l’abbandono secondo le dichiarazioni delle Scritture Rivelate, i Veda (sruti) per primi, e dei codici religiosi (smrti).

prapatih srutau-

yo brahmanam vidadhati-purvam yo brahma-vidyam

tasmai gah palayati sma krsnah

tam hi devam atma-vrtti-prakasam

mumuksur vai saranam amum vrajet (2)

(Tapanyam Brahma-samhita, tika)

saranagatanam ayatna-siddham eva param padam –

samàsrita ye pada-pallava-plavam

mahat padam punya-yaso muràreh

bhavàmbudhir vatsa padam param padam

padam padam yad vipadam na tesàm (18)

(Srimad-Bhagavatam 10/14/58)

Per le anime arrese la Dimora Suprema del Signore Visnu è raggiungibile senza sforzo

Per le persone che hanno preso completo rifugio nel Supremo, quest’oceano di esistenza materiale è insignificante come l’acqua nell’impronta dello zoccolo di una mucca. I piedi di loto del Signore Sri Krsna, le cui glorie sono universalmente cantate come l’essenza della purezza, ne sono il battello. La loro destinazione è la suprema dimora del Signore, mai questa dimora mondana di calamità.

sarvvatmaritanam vivartta-nivrttih –

yesàm sa eva bhagavàn dayayed anantah

sarvvàtmanàsrita-pado yadi nirvyalikam

te dustaràm atitaranti ca deva-mayam

naisàm mamàham iti dhih sva-srgàla-bhaksye (19)

(Srimad-Bhagavatam 2/7/42)

Per le anime completamente arrese al Signore, l’illusione dell’identificazione corporea e la tendenza al possesso mondano sono annientate

Quelle persone, alle quali l’Infinito Signore Supremo concede la propria grazia incondizionata, avendo preso completamente rifugio ai Suoi piedi di loto, superano la Sua insormontabile energia illusoria. Egli non favorisce coloro che attribuiscono le concezioni di “Io e mio” a questo corpo materiale, che è cibo per cani e sciacalli.

tad upeksitànàm duhkha-pratikàrah ksanika eva –

bàlasya neha saranam pitarau nrsimha

nàrttasya càgadam udanvati majjato nauh

taptasya tat pratividhir ya ihànjasestas

tàvad vibho tanu-bhrtàm tvad-upeksitànàm (20)

(Srimad-Bhagavatam 7/9/19)

La prevenzione dalla sofferenza non può che essere transitoria, per le persone prive di relazione col Signore Supremo Hari

O Nrsimha, o Signore Onnipotente, precauzioni e rimedi hanno solo breve durata quando sono cercati dalle anime incarnate sofferenti che non sono favorite da Te. I genitori non sono i protettori del loro bambino, la medicina non è la cura per 1’ammalato e una barca non è la salvezza per un uomo che sta annegando nell’oceano.

anàsritànàm asad avagrahàd eva vividhàrttih –

tàvad bhayam dravina-deha-suhrn-nimittam

sokah sprha paribhavo vipulas ca lobhah

tàvan mamety asad-avagraha àrtti-múlam

yàvan na te ‘righrim abhayam pravrnita lokah (21 )

(Srimad-Bhagavatam 3/9/6)

Le varie sofferenze delle anime non arrese sono semplicemente dovute alla loro ossessione dell’irreale

O Signore, finché le persone del mondo non prendono il sicuro e solido rifugio dei Tuoi piedi di loto, rimangono piene di ansietà per la loro ricchezza; i loro corpi e i loro amici; sopraffatti dal lamento, dal desiderio ardente, dall’ossessione e dall’intensa avidità, non possono ottenere sollievo dalla sofferenza che è profondamente radicata nelle loro concezioni immaginarie di “Io e mio”.

paripúrna-kàmo harir evàsrayaniyo ‘nyadd-heyam –

avismitam tam paripúrna-kamam, svenaiva làbhena samam prasàntam

vinopasarpaty aparam hi bàlisah, sva-làngulenàtititartti sindhum (22)

(Srimad-Bhàgavatam 6/9/22)

Si dovrebbe prendere rifugio nel Signore Supremo Sri Hari, che è sempre pienamente soddisfatto; il rifugiarsi in “altri dei ” produce un risultato deplorevolmente inferiore

Il Signore Krsna è perfettamente appagato in tutto ciò che è desiderabile, pienamente auto sufficiente, equilibrato e pacifico. Niente può essere sorprendente per Lui. Solo uno sciocco Lo ignora per prendere rifugio in qualche deva, la cui propiziazione è prescritta per la realizzazione di benefici mondani. Una tale persona è paragonabile a colui che si aggrappa alla coda di un cane allo scopo di attraversare l’oceano.

harer eva sarvvoddhàritvam –

kiràta-húnàndhra-pulinda pukkasà

abhira-suhma yavanh khasàdayah

ye ‘nye ca papa yad-upàsrayàsrayàh

sudhyanti tasmai prabhavisnave namah (23)

(Srimad-Bhagavatam 2/4/18)

Soltanto Sri Hari può salvare l’essere vivente in tutte le circostanze

Persone come quelle che appartengono alle razze conosciute come Kiràta, Húna, Andhra, Pulinda, Pukkasa, Abhira, Suhma (Kanka), Yavana e Khasa, anzi, persone di qualunque nascita peccaminosa, sono senza dubbio perfettamente purificate se prendono rifugio nei devoti arresi al Signore Visnu. Offro i miei rispettosi omaggi a Lui.

hari-caranasrita eva sàra-gràhino ‘nyatha karmma-yogàdibhir àtma-ghàtitvam –

athàta ananda-dugham padàmbujam

hamsàh srayerann aravinda-locana

sukham nu visvesvara yoga-karmmabhis

tan mayayami vihata na màninah (24)

(Srimad-Bhagavatam 11/29/3)

Soltanto le anime arrese possono distinguere la sostanza dalla forma nel modo appropriato; coloro che trascurano il Signore Hari per cercare la felicità nei sentieri empirici basati sullo yoga e sul karmma stanno semplicemente per suicidarsi

O Tu dagli occhi di loto, i cigni (i puri devoti più elevati, paramahamsa) prendono rifugio ai Tuoi piedi di loto che concedono estasi. O Signore Universale, coloro che non accettano la gioia del rifugio dei Tuoi piedi di loto e perseguono i sentieri della liberazione astratta e dell’acquisizione mondana sono devastati dalla Tua potenza illusoria.

sri-krsna-carana-saranàgateh parama-sàdhyatvam –

na nàka-prstham na ca sàrvva-bhaumam

na pàramesthyam na rasàdhipatyam

na yoga-siddhir apunar-bhavam và

vanchanti yat pàda-rajah prapannàh (25)

(Srimad-Bhagavatam 10/16/37)

Il completo rifugio ai piedi di loto di Sri Krsna è l’obiettivo supremo

Quelle anime che hanno preso rifugio nella polvere dei Tuoi piedi di loto non hanno desiderio di ottenere i pianeti celesti, il potere sull’universo, la carica del Signore Brahma, la sovranità sulla terra, le perfezioni dello yoga, o la liberazione.

hari prapannànàm anya-nistàra-sàmarthyam-àtmàràmànàm api hari pada prapattis ca –

yat pàda-samsrayah súta, munayah prasamàyanàh

sadyah punanty upasprstàh, svardhuny-àpo ‘nusevayà (26)

(Srimad-Bhàgavatam 1/1/15)

Le anime arrese ai piedi di loto del Signore Hari possono salvare gli altri, così come le anime pienamente realizzate che si abbandonano a Lui

La più superficiale associazione con i saggi estremamente pacifici che si sono sottomessi ai piedi di loto del Signore purifica il mondo; il fiume Gange purifica invece soltanto coloro che vi si bagnano.

sri-krsnaika-sarana naiva vidhi-kinkaràh –

devarsi-bhutapta-nrnam pitrnam

na kinkaro nàyam rsi ca ràjan

sarvvàtmanà yah saranam saranyam

gato mukundam parihrtya karttam (27)

(Srimad-Bhàgavatam 11/5/41)

Le anime esclusivamente arrese a Krsna non dipendono dalle ingiunzioni e dalle proibizioni delle Scritture

O Re, colui che abbandona ogni obbligo mondano e che con tutto il cuore si arrende a Mukunda, che è sotto ogni aspetto il rifugio esclusivo di tutti gli esseri, una persona così non è più in debito verso i deva, i saggi, le altre forme di vita, gli amici ed i parenti, l’umanità e gli antenati.

tad anugrhità veda-dharmmàtità eva –

yadà yasyànugrhnàti, bhagavàn àttma-bhàvitah

sa jahàti matim loke, vede ca parinisthitàm (28)

(Srimad-Bhàgavatam 4/29/45)

I beneficiari della misericordia del Signore trascendono la religiosità vedica

Per l’intenso amore della Sua anima arresa, il Signore Supremo concede la grazia a quel devoto introducendo ispirazione divina nel suo cuore. Tale devoto abbandona, allora, la preoccupazione di aderire agli obblighi mondani ed alla religiosità vedica.

sri-krsna-svarapam eva paramàsraya-padam –

dasame dasamam laksyam, àsritàsraya-vigraham

sri-krsnàkhyam param Dhama, jagad-Dhama namàmi tat (29)

(Bhavartha-dipika, Srimad-Bhagavatam 10/1/1)

Essendo la sintesi dell’estasi divina (rasa), la forma originale del Signore Supremo, krsna, è il rifugio più elevato

Nel decimo canto dello Srimad-Bhagavatam, Sri Krsna è stato riconosciuto come la personificazione del rifugio delle anime arrese. M’inchino a quel rifugio supremo dell’universo, che è conosciuto come “Krsna”.

sriman-mahàprabhoh padàsraya-màhàtmyam –

dhyeyam sadà paribhava-ghnam abhista-doham

tirthàspadam siva-virinci-nutam saranyam

bhrtyàrtti-ham pranata-pàla-bhavàdbhi-potàm

vande mahà-purusa te caranàravindam (30)

(Srimad-Bhàgavatan 11/5/33)

L’impareggiabile, insuperabile dono della resa ai piedi di loto del Signore Sri Caitanya Mahaprabhu, l’Avatara dorato che svolge i Suoi passatempi come puro devoto

O protettore di coloro che sono abbandonati, o grande personalità (la Suprema Personalità di Dio Stesso che svolge i Suoi passatempi divini come puro devoto, maha-bhagavata), Tu soltanto sei la realtà su cui le anime pure meditano costantemente. Tu sei il distruttore dell’illusione dell’anima, sei l’albero divino che soddisfa tutti i desideri, il rifugio di tutti i devoti. Adorabile per Siva e Virinci (Sadasiva nella forma di Sri Advaita Àcaryya e Brahma nella forma di Haridasa Thàkura), Tu sei il rifugio di tutto e di ogni cosa, e sei colui che dissipa la sofferenza del Tuo devoto che ha origine nelle offese verso il Tuo santo nome (nama-aparadha). Tu sei il solo battello che può attraversare l’oceano di sofferenza di questo mondo materiale. Adoro i Tuoi santi piedi di loto.

sri-caitanya-carana-sarane cid-eka-rasa- vilàsa-làbhah –

samsàra-sindhu-tarane hrdayam yadi syàt

sankirttanamrta-rase ramate manas cet

premàmbudhau viharane yadi citta-vrttis

caitanya-candra-carane saranam prayàtu (31)

(Caitanya-candràmrta 8/93)

Le anime arrese ai piedi di loto di Sri Caitanyadeva si bagnano nell’oceano dell’amore divino

Se hai il desiderio di attraversare l’oceano dell’esistenza materiale, l’aspirazione a gustare l’estasi del nettareo canto congregazionale dei santi nomi (sankirttana), e un desiderio ardente di giocare nell’oceano dell’amore divino, allora per favore arrenditi ai piedi di loto di Sri Caitanyacandra.

sad-vidha-saranàgatih –

ànukúlyasya-sankalpah, pràtikúlya-vivarjjanam

raksisyatiti visvàso, goptrtve varanam tathà

àtma-niksepa-kàrpanye, sad-vidhà saranàgatih (32)

(Vaisnava-tantra)

Le sei parti dell’abbandono

Accettare le cose favorevoli, rifiutare le sfavorevoli, avere fede che “Egli sicuramente mi proteggerà”, accettare la protezione del Signore, dipendere completamente da Lui e percepire l’assoluta impotenza senza di Lui, questi sei sono gli elementi essenziali dell’abbandono esclusivo al Signore (saranagati).

sà ca kàya-mano-vàkyaih sàdhyà –

tavàsmiti vadan vàcà, tathaiva manasà vidan

tat sthànam àsritas tanvà, modate saranàgatah (33)

(Vaisnava-tantra)

Saranagati dovrebbe essere praticato nel pensiero, nella parola e nell’azione

Con la sua facoltà di parlare, l’anima arresa dichiara: “Io sono Tuo”; nei suoi pensieri egli sa la stessa cosa, e nella pratica prende rifugio nella santa dimora del Signore. In questo modo l’anima abbandonata trascorre la sua vita, con il cuore pieno di gioia.

Capitolo 3

Sri Bhakta-vacanamrtam

Le Parole di nettare dai devoti

Anukulyasya Sankalpah

Accettare ciò che è favorevole

krsna-kàrsnaga-sad-bhakti-, prapannatvànukúlake krtyatva-niscayas-cànu-, kúlya-sankalpa ucyate (1)

Si dovrebbe fare tutto ciò che incoraggia il servizio a Sri Krsna e al Suo devoto, e si deve eseguire qualsiasi cosa che contribuisca allo stato di abbandono esclusivo: una tale ferma convinzione è chiamata ànukúlyasya-sarikalpah, accettazione di ciò che è favorevole.

sri-krsna-sankirttanam eva tat padasritanam paramànukúlam – ceto-darpana-màrjjanam bhava-mahadavagni-nirvvàpanam sreyah-kairava-candrikà-vitaranam vidyà-vadhú jivanam ànandàmbudhi-varddhanam prati padam púrnàmrtàsvàdanam sarvvàtma-snapanam param vijayate sri-krsna-sankirttanam

(2)

(Sri-Sri-Bhagavatas-Caitanyacandrasya)

Fra tutto ciò che è favorevole, è supremo l’Hari-sankirttana eseguito da anime abbandonate ai piedi di loto del Signore Hari

Possa il Sri Krsna Sankirttana essere completamente vittorioso nella Sua gloria originale! Questo canto congregazionale dei santi nomi del Signore pulisce lo specchio della coscienza, estingue il fuoco furioso della foresta dell’esistenza materiale e diffonde i raggi della luna benevola che fa sbocciare il loto del cuore. Questo canto è la vita e l’anima della divina relazione coniugale. Espandendo l’oceano della pura estasi, è il sapore del pieno nettare che si manifesta ad ogni istante, che bagna e rinfresca l’intero sé.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

tatra sampatti-catustayam paramànukúlam –

trnad api sunicena, taror api sahisnuna

amànina mànadena, kirttaniyah sadà harih (3)

(Sri-Sri-Bhagavatas-Caitanyacandrasya)

Questi quattro gioielli sono accettati come il più grande tesoro favorevole al compimento dell’Hari-kirttana

Chi si riconosce più insignificante di un filo d’erba, che è tollerante come un albero e che dà il dovuto onore agli altri senza desiderarlo per se stesso, è qualificato per cantare le glorie del Signore Hari costantemente.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

karsnanam adhikaranurupa sevaiva bhajananukula

krsneti yasya giri tam manasadriyeta

diksasti cet pranatibhis ca bhajatam isam

susrusaya bhajana-vijñam ananyam anya-

nindadi-sunya-hrdam ipsita-sanga-labdhya (4)

(Sri-Rupapadam Sri Rupa Gosvami )

 

Rendere servizio ai devoti in accordo alle loro rispettive qualificazioni conduce alla pura devozione

krsna saha krsna-nama abhinna janiya, aprakrta eka-matra sadhana maniya

yei nama laya, name diksita haiya, adara karibe mane sva-gosthi janiya

namera bhajane yei krsna-seva kare aprakrta vraje vasi sarvada antare

madhyama vaisnava jani dhara tara paya, anugatya kara tara mane ara kaya

namera bhajane yei svarupa labhiya, anya vastu nahi dekhe krsna teyagiya

krsnetara sambandha na paiya jagate, sarva-jane sama-buddhi kare krsna-vrate

tadrsa bhajana-vijñe janiya abhista, kaya-namo-vakye seva haiya nivista

susrusa karibe tanre sarvato-bhavete, krsnera carana labha haya tanha haite

(Versi bengali di Sri Bhakti Siddhànta Sarasvati Thàkura)

Una persona, sapendo che Krsna ed il Suo nome sono la stessa identica verità, abbraccia esclusivamente il sentiero del Santo Nome. Così, chi è iniziato appropriatamente al canto del nome dovrebbe essere mentalmente rispettato come un membro della famiglia.

Colui che serve Krsna con la costante adorazione del nome e, risiede sempre con il cuore a Sri Vrndàvana Dhama, sappi che è un devoto intermedio; offri omaggio ai suoi piedi e tienilo come un amico fedele nel pensiero e nell’azione.

E chi, con l’intimo servizio al nome, conosce la sua identità divina, vede Krsna, soltanto Krsna in ogni forma ed entità. Percependo nulla nell’intera creazione come separata da Krsna, egli vede tutte le anime ugualmente impegnate nel servizio a ciò che Krsna predilige.

Sappi che tale devoto esperto è il più onorabile e il più caro, servilo col pensiero, con la parola e con l’azione, assaporando la soddisfazione del cuore.

Con omaggi, domande e servizio, supplicalo in tutti i modi.

Per la grazia di una tale grande anima noi possiamo raggiungere i piedi del Signore Krsna.

(Traduzione dei versi bengali, concernenti istruzioni ad un devoto intermedio)

utsahadi-guna anukulatvad adaraniyah

utsahan niscayad dhairyat, tat tat karma-pravartanat

sanga-tyagat sato vrtteh, sadbhir bhaktih prasidhyati (5)

(Sri-Rupapadanam, Sri Rupa Gosvàmi)

Per le loro caratteristiche favorevoli, dovrebbero essere onorate le sei qualità che iniziano con l’entusiasmo

bhajane utsaha yara bhitare bahire, sudhurllabha krsna-bhakti pabe dhire dhire

krsna bhakti prati yara visvasa niscaya, sraddhavan bhaktiman jana sei haya

krsna-seva na paiya dhira-bhave yei, bhaktira sadhana kare bhaktiman sei

yahate krsnera seva krsnera santosa, sei karme vrati sada na karaye rosa

krsnera abhakta-jana-sanga parihari, bhaktiman bhakta-sange sada bhaje hari

krsna-bhakta yaha kare tad anusarane, bhaktiman acaraya jivane marane

ei chaya jana haya bhakti adhikari, visvera-mangala kare bhakti paracari

(Versi bengali di Sri Bhakti Siddhanta Sarasvati Thakura)

Internamente ed esternamente, chi serve con (1) entusiasmo otterrà gradualmente la più rara e pura devozione. Nella devozione al Signore Krsna chi ha (2) ferma fede è una persona leale e devota al sentiero. Se egli fallisce nell’ottenere il servizio a Sri Krsna, ma pratica con (3) pazienza, dev’essere considerato un devoto. (4) Il devoto non può mai provare collera nell’atto di servire il Signore Krsna, poiché esso è soltanto per il piacere di Krsna. (5) Abbandonando la compagnia dei non devoti, e sempre in associazione con i devoti, il devoto serve Sri Hari. (6) Seguendo la direzione dei puri devoti lungo il sentiero, i1 devoto autentico pratica come se fosse questione di vita o di morte.

Chi segue queste sei caratteristiche si qualifica per la pura devozione; egli purifica l’universo con la sua missione di predica.

(Traduzione dei versi bengali)

yukta-vairagyam evanukulam

yavata syat sva-nirvahah, svikuryat tavad arthavit

adhikye nyunatayan ca, cyavate paramarthatah (6)

(Sri Vyasapadanam )

Solo la rinuncia nella devozione,yukta-vairàgya, è favorevole

Una persona con una realizzazione autentica accetterà soltanto le facilitazioni di cui ha bisogno per soddisfare le sue necessità personali. L’accettazione eccessiva o insufficiente di benessere può causare una caduta dalle pratiche spirituali.

(Sri Vyàsadeva)

tatra krsna-sambandhasyaiva pradhanyam

tvayopabhukta-srag-gandha, vaso lankara-carcitah

ucchista-bhojino dasas, tava mayam jayema hi (7)

(Srimad Uddhavasya )

All’interno della rinuncia nella devozione (yukta-vairàgya), il principio preminente è vedere ogni cosa in relazione al Signore Krsna (krsna-sambandha jnàna)

Adornati dagli articoli che Ti sono stati offerti, come le ghirlande, i vestiti profumati e gli ornamenti, noi, Tuoi servitori personali che partecipiamo soltanto delle Tue sante eccedenze, certamente saremo capaci di conquistare la Tua energia illusoria (maya).

(Srimad Uddhava)

sarvatha hari-smrti-raksanam eva tatparyam

alabdhe va vinaste va, bhaksyacchadana-sadhane

aviklava-matir bhutva, harim eva dhiya smaret (8)

(Sri Vyasapadanam )

L’obiettivo fondamentale è mantenere il costante ricordo di Sri Hari in ogni momento, luogo e circostanza

Se le persone impegnate nel servizio devozionale a1 Signore Hari non sono capaci di ottenere cibo e rifugio nonostante i loro tentativi, o se le loro acquisizioni sono perdute o distrutte, dovrebbero assorbire profondamente senza ansietà i loro cuori nel pensiero del Signore Hari.

(Sri Vyàsadeva)

sarvatra tad anukampa darsanad eva tat-siddhih

tat te `nukampam susamiksamano, bhuñjana evatma-krtam vipakam

hrd-vag-vapurbhir vidadhan namas te, jiveta yo mukti-pade sa daya-bhak (9)

(Sri Brahmanah)

Ciò si raggiunge solo quando si vede in ogni situazione la grazia del Signore Supremo

Colui che, nella speranza di ottenere la Tua grazia, continua a tollerare il frutto negativo del suo karmma e trascorre i suoi giorni praticando la devozione verso Te in ogni pensiero, parola e azione, tale persona è l’erede della terra della libertà; egli raggiunge i1 piano dell’immortalità positiva.

(Il Signore Brahma)

sadhu-sangat sarvam eva sulabham

tulayama lavenapi, na svargam napunar-bhavam

bhagavat-sangui-sangasya, martyanam kim utasisah (10)

Sri Saunakadinam

Soltanto con l’associazione dei puri devoti (sadhu-sanga) si ottiene felicemente ogni cosa

Il raggiungimento dei pianeti celesti o della liberazione non può minimamente paragonarsi all’illimitata fortuna acquisita dalla compagnia di un associato del Signore Supremo. Cosa si può dire allora dell’insignificante potere e patrimonio degli uomini mortali?

(I saggi di Naimisàranya, guidati da Saunaka Rsi)

guru-padasraya eva mukhyah

tasmad gurum prapadyeta, jijñasuh sreyah uttamam

sabde pare ca nisnatam, brahmany upasamasrayam (11)

(Sri Prabuddhasya )

Il più importante aspetto del sadhu-sanga è il servizio ai piedi di loto del Maestro Spirituale autentico, o sad-guru

Così, una persona alla ricerca del bene ultimo dovrebbe sottomettersi al Guru che conosce bene le Scritture Vediche (sabda-brahman) e al Signore Supremo Assoluto (para brahman), per i quali il mondo materiale non esercita più alcun fascino.

(Sri Prabuddha)

tatra siksa-seva-phalaptis ca

tatra bhagavatan dharman, siksed guruvatma-daivatah

amayayanuvrtya yais, tusyed atmatmado harih (12)

Sri Prabuddhasya

Ai piedi di loto di quel sad-guru si ottiene tutto: la relazione divina, la pratica e l’obiettivo (sambandha, abhidheya e prayojana)

Quelle pratiche divine di puro servizio devozionale che soddisfano Sri Hari, il quale si dona ai Suoi devoti, saranno apprese servendo ininterrottamente un tale Guru con piena sincerità, sapendo che Egli è il più caro e benevolo amico e l’incarnazione estremamente adorabile di Sri Hari.

tadiyaradhanam parama-phaladam

maj-janmanah phalam idam madhu-kaitabhare

mat prarthaniya mad anugraha esa eva

tvad bhrtya-bhrtya-paricaraka-bhrtya-bhrtya-

bhrtyasya bhrtyam iti man smara lokanatha (13)

Sri Kulasekarasya

Il servizio devozionale reso al devoto accorda il frutto più elevato

O Supremo Signore di tutti gli esseri, o uccisore dei demoni Madhu e Kaitabha, questo è lo scopo della mia vita, questa è la mia preghiera, e questa è la Tua grazia: che Tu mi ricorderai come Tuo servitore, un servitore di un servitore di un vaisnava, un servitore di un servitore di un tale servitore di un servitore di un vaisnava, e un servitore di un servitore del servitore di un servitore di un servitore del servitore di un Vaisnava.

(Sri Kulasekhara)

tadiya-sevanam na hi tuccham.

jñanavalambakah kecit, kecit karmavalambakah

vayam tu hari-dasanam, padatranavalambakah (14)

Sri Desikacaryasya

Il servizio al devoto del Signore non è una faccenda trascurabile

Alcuni prendono rifugio nel sentiero dell’azione (karmma), mentre altri prendono rifugio nel sentiero della conoscenza (jnàna). Per quanto ci riguarda, noi abbiamo scelto i sandali dei servitori del Signore Hari come unico rifugio.

(Sri Desikàcàryya)

asmad ananya-nistha

tyajantu bandhavah sarve, nidantu guravo janah

tathapi paramanando, govindo mama jivanam (15)

Sri Kulasekharasya

La dedizione esclusiva nasce dal servizio ai devoti

I miei amici possono abbandonarmi ed i miei insegnanti convenzionali mi possono condannare, ma la luce della mia vita, sarà sempre Sri Govinda, la personificazione dell’estasi divina. (Sri Kulasekhara)

aprakrta-raty-udayas ca

yat tad vadantu sastrani, yat tad vyakhyantu tarkikah

jivanam mama caytanya, padambhoja-sudhaiva tu (16)

Sri Prabodhanandapadanam

In questo modo, si sviluppa anche l’attaccamento ultraterreno

Le Scritture possono dire tutto ciò che hanno da dire (nelle loro varie aree di giurisdizione), e i logici esperti possono interpretarle come desiderano. Per quanto mi riguarda, il dolce nettare dei piedi di loto di Sri Caitanyacandra è la mia vita e la mia anima.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

sadhya-seva-sankalpah

bhavantam evanucaran nirantarah, prasanta-nihsesa-mano-rathantarah

kadaham aikantika-nitya-kinkarah, praharsayisyami sanatha-jivitam (17)

Sri Yamunacaryasya

Un serio intento di ottenere la perfezione nel servizio devozionale

Quando nascerò servitore, Tuo eterno devoto, con il cuore pacificato, poiché tutti gli altri desideri saranno stati consumati dall’impegno nel Tuo servizio ininterrotto?

(Sri Yàmunàcaryya)

parikara-sidher-akanksa

sakrt tvad akara vilokanasaya

trni-krtanuttama-bhukti-muktibhih

mahatmabhir man avalokyatam naya

ksane `pi te yad viraho `ti duhsahah (18)

Sri Yamunacaryasya

L’aspirazione di ottenere la perfezione diventando un servitore associato del Signore

O mio Signore, per favore conducimi nello sguardo di quei grandi devoti, nei cuori dei quali c’è solo l’aspirazione di contemplare una sola volta la Tua forma divina, che considerano il piacere dei sensi e la liberazione alla stessa stregua della paglia, e la separazione dai quali è insopportabile anche per Te. (Sri Yàmunàcàryya)

nirupadhika-bhakti-svarupopalabdhih

bhaktis tuayi sthiratara bhagavan yadi syat

daivena nah phalati divya-kisora-murtih

muktih svayam mukulitañjali sevate `sman

darmartha-kama-gatayah samaya-pratiksah (19)

Sri Bilvamangalasya

La realizzazione della natura della devozione incondizionata Signore Supremo, se la nostra devozione per Te fosse più risoluta, la Tua forma di adolescente apparirebbe in modo naturale nei nostri cuori. Allora non ci sarebbe la minima necessità di pregare per le triplici attività della religiosità, del guadagno e del desiderio sensuale (dharmma, artha, kama), o per la loro negazione nella forma della liberazione (mukti), perché mukti ci servirà personalmente (come un concomitante frutto secondario della devozione, nella forma di liberazione dall’ignoranza), con le sue mani giunte in preghiera (come una domestica servizievole), ed i frutti della bhukti (piacere transitorio che culmina nel raggiungimento dei pianeti celesti) ardentemente aspetteranno i loro ordini (da noi, nel caso che si presenti qualche opportunità per loro di servizio ai Tuoi piedi di loto).

(Sri Bilvamangala Thàkura)

vraja-rasa-sresthatvam

srutim apare smrtim itare bharatam anye bhajantu bhava-bhitah

aham iha nandam vande yasyalinde param brahma (20)

Sri Raghupati Upadhyayasya

La supereccellenza della devozione nel sentimento di Vrndàvana

Tra le persone timorose dell’esistenza materiale, alcune adorano le Scritture Sruti (i Veda), alcune adorano le Scritture Smrti (i codici religiosi complementari), ed altre adorano il Mahabharata. Per quanto mi riguarda, io adoro Sri Nanda Mahàràja, nel cui cortile gioca la Suprema Verità Assoluta.

(Sri Raghupati Upadhyaya)

tatra bhajana-paddhatih

tan-nama-rupa-caritadi-sukirtananu-

smrtyoh kramena rasana-manasi niyojya

tisthan vraje tad anuragi-jananugami

kalam nayed adhilam ity upadesa-sarah (21)

(Sri Rupapadanam Sri Rupa Gosvami)

Il sentiero della devozione nella concezione di Vrndàvana

krsna nama-rupa-guna-lila-catustaya, guru mukhe sunilei kirtana udaya

kirtita haile krame smarananga paya, kirtana smrana kale krama-pathe dhaya

jata-ruci-jana jihva mana milaiya, krsna anuraga vraja jananusmariya

nirantara vraja-vasa manasa bhajana, ei upadesa-sara karaha grahana

(versi bengali di Sri Bhakti Siddhànta Sarasvatà Thàkura)

Quando il nome, la forma, la natura, ed i passatempi divini di Krsna sono ascoltati dalla bocca di Sri Gurudeva, il cuore si risveglia al canto.

Quando il puro canto procede, si ottiene il ricordo, così cantando e ricordando, passo dopo passo, ci si eleva.

Coloro che impegnano la lingua e la mente, che iniziano a gustare il nettare, adorano Sri Krsna, seguendo gli abitanti di Vraja.

Risiedi sempre in Vraja, nella devozione del cuore… Senza dubbio, devi accettare questa istruzione nettarea.

(traduzione dei versi bengali)

vraja-bhajana-taratamyanubhutih

vaikunthaj janito vara madhu-puri tatrapi rasotsavad-

vrndaranyam udara-pani-ramanat tatrapi govarddanah

radha-kundam ihapi gokula-pateh premamrtaplavanat

kuryad asya virajato giri-tate sevam viveki na kah (22)

Sri Rupapadanam

Sri Rupa Gosvami

La concezione ontologica comparativa della devozione in Vrndàvana

vaikuntha haite srestha mathura nagari

janama labhila yatha krsnacandra hari

mathura haite srestha vrndavana dhama

yatha sadhiyache hari rasotasava-kama

vrndavana haite srestha govarddhana-saila

giridhari-gandharvika yatha krida kaila

govarddhana haite srestha radha-kunda-tata

premamrte bhasaila gokula lampata

govarddhana giri-tata radha’-kunda chadi

anyatra ye kare nija kuñja puspa-badi

nirbbodha tahara sama keha nahi ara

kunda-tira savobtama sthana-premadhara

(versi Bengali di Srila Bhakti Siddhànta Sarasvati Thàkura)

Più elevata di Vaikuntha è la città di Mathura, poiché là apparve Sri Krsnacandra Hari. Migliore di Mathura è Vrndàvana, il luogo santo dove il Signore Hari gustò la gioiosa danza di grazia amorosa. Più elevata di Vrndàvana Dhama è la Collina Govarddhana; li, colui che sollevò la Collina, e la Sua consorte, si divertivano intimamente. Più elevata della Collina Govarddhana sono le sponde del Radha-kunda, che l’amata di Gokula inonda con abbondanza di dolce amore.

Chi sceglierebbe per la sua adorazione, qualsiasi altro luogo, ignorando questo laghetto sacro ai piedi di Govarddhana? Certamente non si può trovare un individuo così sciocco! Le sponde del Radha-kunda sono la dimora più elevata dell’amore divino.

(traduzione dei versi bengali)

vraja-rasa-svarupa-siddhau sambandha-jñanodaya-prakarah

gurau gosthe gosthalayisu sujane bhu-suragane

sva-mantre sri-namni vraja-nava-yuva-dvandva-sarane

sada dambham hitva kuru ratim apurvam atitaram

aye svantar bhratas catubhir abhiyace dhrta-padah (23)

Sri Raghunathapadanam

Sri Raghunatha dasa Gosvami

Il corretto approccio per realizzare la propria identità divina eternamente perfetta nel dolce sentimento di devozione a Vrndàvana

gurudeve, vraja-vane, vraja-bhumi-vasi jane

suddha-bhakte, ara vipra-gane

ista-mantre, hari name, yugala bhajane kame,

kara rati apurva yatane

dhari mana carane tomara

janiyachi ebe sara, krsna bhakti vina ara

nahi ghuce jivera samsara

karma,jñana,tapah, yoga, sakalai ta karma-bhoga,

karma chadaite keha nare

sakala chadiya bhai, sraddha-devira guna gai,

yanra krpa bhakti dite pare

chadi dambha anuksana, smara asta-tattva mana

kara tahe niskapata rati

sei rati prarthanaya, sri-dasa-gosvami paya,

e bhakativinoda kare nati

(versi Bengali di Sri Bhaktivinoda Thàkura)

1) Il Maestro Divino 2) Sri Vrndavana 3) Gli abitanti di Sri Vrndavana 4) I puri Vaisnava 5) La classe dei bràhmana 6) L’adorabile mantra 7) II santo nome 8) Un desiderio ardente di servire la Coppia Divina: adora con la massima dedizione questi otto arnga (rami).

O cara mente, ai tuoi piedi t’imploro. Abbiamo già imparato il concetto: nulla, tranne il servizio al Signore Krsna, dissipa l’esperienza illusoria dell’anima.

Dovere, conoscenza, penitenza e meditazione, in realtà sono diverse tipologie di sfruttamento: nessuna può liberarci dall’azione e reazione.

Mettile da parte, o fratello mio. Canta la gloria della buona fede, nostra madre, la cui grazia da sola concede pura devozione. Scaccia il tuo orgoglio per sempre, mente mia, ricorda le tue otto mete: adorale con cuore sincero.

Aspirando a quel cuore dedicato, ai piedi di Sri Dàsa Gosvàmi, questo Bhaktivinoda offre la sua preghiera.

(traduzione del verso bengali)

namabhinna-vraja-bhajana-prarthana

aghadamana-yasodanandanau nanda-suno

kamalanayana-gopicandra-vrndavanendrah

pranatakaruna-krsnav ity aneka-svarupe

tvayi mama ratir uccair varddhatam nama-dheya (24)

Sri Rupapadanam

Una preghiera per gustare il nettare della devozione a Vrndavana (vraja-rasa), non differente dal servire il santo nome nella pura devozione (nàma-bhajana)

O Aghadamana, o Yasodànandana, o Nandasúno, o Kamalanayana, o Gopicandra, o Vrndàvanendra, o Pranatakaruna, o Krsna, Tu sei apparso in molte forme divine come queste. Perciò, o Signore, Tu che sei conosciuto con questi nomi santi, lascia gentilmente che il mio affetto per Te fiorisca.

parama-siddhi-sankalpah

kadaham yamuna-tire, namani tava kirtayan

udbaspah pundarikaksa, racayisyami tandavan (25)

(Kasyacit )

La divina aspirazione nella separazione è favorevole per la perfezione

O Signore dagli occhi di loto, quando danzerò sulle rive dello Yamuna, cantando il Tuo santo nome con 1e lacrime negli occhi?

(un devoto)

vipralambhe milana-siddhau nama-bhajananukulyam

nayanam galad-asru dharaya, vadanam gad-gada-ruddhaya gira

pulakair nicitam vapuh kada, tava nama-grahane bhavisyati (26)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

Il servizio al santo nome con devozione pura (nàma-bhajana) nel dolore della separazione è favorevole per il raggiungimento dell’unione col Signore

O Signore, quando i miei occhi saranno adorni di lacrime d’amore, fluenti come onde? Quando le mie parole si strozzeranno per l’estasi, e quando i peli del mio corpo si rizzeranno cantando il Tuo santo nome?

(il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

Capitolo 4

Sri Bhakta-vacanamrtam

Parole di Nettare dai devoti

Pratikulya-vivarjjanam

Rifiutare ciò che è sfavorevole

bhagavad-bhaktayor bhakteh, prapatteh pratikulake

varjyatve niscayah prati, kulya-varjanam ucyate (1)

I1 principio di rifiutare tutto ciò che si oppone al servizio del Signore e del Suo devoto, così come l’astenersi da tutto ciò che si oppone ad un atteggiamento di resa, è conosciuto come pràtikúlya-vivarjjanam: rifiutare tutto ciò che è sfavorevole.

pratikulya-varjana-sankalpadarsah

na dhanam na janam na sundarim, kavitam va jagadisa kamaye

mama janmani janmanisvare, bhavatad bhaktir ahaituki tvayi (2)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

L’aspirazione nella decisione di rifiutare ciò che è sfavorevole

O Signore dell’universo, non ho nessun desiderio di ricchezza o di miglioramento materiale, non desidero una moglie, una famiglia e una società, né aspiro alla religiosità vedica e nemmeno al sapere mondano. La sola aspirazione nel mio cuore è che in ogni mia nascita possa avere un’immotivata devozione per Te.

(il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

atrapi tathaiva

nastha dharme na vasu-nicaye naiva kamopabhoge

yad yad bhavyam bhavatu bhagavan purva-karmanurupam

etat prarthyam mama bahu-matam janma-janmantare `pi

tvat padambhoruha-yuta-gata niscala bhaktir astu (3)

Sri Kulasekharasya

Un’espressione simile dello stesso ideale

O Signore, non ho fede nella religiosità, nello sviluppo economico, o nel piacere dei sensi. Possano tutte queste cose passare così come mi sono state concesse in accordo al mio karmma precedente. Ma la mia preghiera più sincera è che vita dopo vita io possa avere una risoluta devozione per i Tuoi piedi di loto.

(Sri Kulasekhara)

hari-sambandha-hinam sarvam eva varjaniyam

na yatra vaikuntha-katha sudhapaga, na sadhavo bhagavatas tad asrayah

na yatra yajñesa-makha mahotsavah, suresa-loko `pi na vai sa sevyatam (4)

(Deva-stutau )

Tutto ciò che è privo di una relazione col Signore Hari dovrebbe essere rifiutato

Non si dovrebbe risiedere là dove il fiume dei racconti nettarei di Krsna non fluiscono, là dove non si possono trovare i devoti arresi di Krsna e là dove non si conduce il grande festival del canto del santo nome di Krsna, anche se fosse il paradiso.

(Preghiere dei Deva)

vyavaharika-gurvadayo `pi pratikulam ced varjaniya eva

gurur na sa syat sva-jano na sa syat

pita na sa syaj janani na sa syat

daivam na tat syan na patis ca sa syan

na mocayed yah samupeta-mrtyum (5)

Sri Rsabhasya

Quando si scopre che i guru di tradizione e i tutori sono sfavorevoli, anche loro devono essere senza dubbio abbandonati

Colui che non può salvare altre anime dal mondo della morte imminente, cioè chi non può insegnare la via della devozione, non può essere un insegnante, benché possa essere chiamato “guru”; non può essere un parente, non essendo degno della designazione; non può essere un padre, non essendo qualificato per procreare un figlio; non può essere una madre, non dovrebbe generare un bambino; non può essere un dio, i deva che non possono liberare altri dall’incatenamento materiale non hanno diritto ad accettare l’adorazione dalla società umana, e non può essere un marito, in quanto la sua mano non è adatta per essere accettata in matrimonio.

(Sri Rsabhadeva)

sarvendriyair eva pratikula-varjane sankalpah

ma draksam ksina-punyan ksanam api bhavato bhakti-hinan padabje

ma sraksam sravya-bandham tava caritam-apasyanyad-akhyana-jatam

ma spraksam madhava tvam api bhuvana-pate cetasapahnavanan

ma bhuvam tvat saparya-parikara-rahito janma-janmantare `pi (6)

Sri Kulasekharasya

La decisione di rifiutare con tutti i sensi ciò che è sfavorevole

O Madhava, che io non veda le persone empie che sono prive di devozione ai Tuoi piedi di loto, e che io non ascolti le narrazioni che non descrivono la Tua divina personalità. O Signore dell’universo, che io non abbia nessun contatto con chi è privo di fede in Te e inoltre, vita dopo vita, che io non rimanga mai senza la compagnia dei Tuoi associati che sono dedicati al Tuo servizio d’amore.

(Sri Kulasekhara)

vyavaharikadaraniyani api tucchavat tyajyani

tvad-bhaktah saritam patim culukavat khadyotavad bhaskaram

merum pasyati lostravat kim aparam bhumeh patim bhrtyavat

cinta-ratnacayam silasakalavat kalpadrunmam kasthavat

samsaram trna-rasivat kim-aparam deham niham bharavat (7)

Sarvajñasya

Si deve anche essere indifferenti verso oggetti comunemente rispettati

O Signore, il Tuo devoto vede l’oceano insignificante come un palmo colmo d’acqua, il sole come una lucciola, il Monte Sumeru come un sasso, un re come un servo, le gemme che soddisfano i desideri come pietre, un albero dei desideri come legno, le aspirazioni mondane come paglia, e vede anche il suo corpo come un insignificante peso da portare: egli conosce la banalità di tutti gli oggetti sfavorevoli alla devozione.

(Sarvvajna)

hari-vimukha-sanga-phalasya anubhuti-svarupam

varam hutavaha-jvala, pañjarantar-vyavasthitih

na sauri-cinta-vimukha, jana-samvasa-vaisasam (8)

Katyayanasya

La percezione del risultato di associarsi con coloro che sono contrari al Signore Hari

Si dovrebbe sopportare la sofferenza di essere chiusi in una gabbia circondata da un fuoco ardente, piuttosto che mantenere la penosa associazione con persone contrarie alla coscienza di Krsna.

(Katyàyana)

anya-devopasakanam svarupa-paricayah

alinganam varam manye,vyala-vyaghra-jalaukasam

na sangah salya-yuktanam, nana-devaika-sevinam (9)

(Kesancit )

La reale posizione degli adoratori di “altri dei “

Meglio essere abbracciati da un serpente, da una tigre o da un coccodrillo, che soffrire il tormento di associarsi con persone che adorano i vari deva.

(un venerabile devoto)

bhakti-badhaka dosas tyajyah

aty aharah prayasas ca, prajalpo niyamagrahah

jana-sangas ca laulyañ ca sadbhir bhaktir vinasyati (10)

Sri Rupapadanam

Sri Rupa Gosvami

I difetti personali che ostacolano la devozione devono essere abbandonati

atyanta sangrahe yara sada citta dhaya,

atyahari bhakti-hina sei samjña paya

prakrta vastura ase bhoge yara mana,

prayasi tahara nama bhakti-hina jana

krsna-katha chadi jihva ana katha kahe,

prajalpi tahara nama vrtha vakya kahe

bhajanete udasina karmete pravina,

bahu-arambhi se niyamagrahi ati dina

krsna-bhakta-sanga vina anya-sange rata,

jana-sangi ku-visaya-vilase vivrata

nana-sthane bhrame yei nija svartha-tare,

laulya-para bhakti-hina samjña deya nare

ei chaya nahe kabhu bhakti adhikari,

bhakti-hina laksya-bhrasta visayi samsari

(Versi bengali di Sri Bhakti Siddhanta Sarasvati Thakura)

1) Colui la cui mente corre sempre verso l’eccessiva acquisizione dovrebbe essere conosciuto come un non­devoto avaro.

2) Colui che desidera ardentemente sfruttare qualche oggetto mondano è conosciuto come un non-devoto che si sforza eccessivamente.

3) Colui la cui lingua parla di tutto tranne che dei santi discorsi su Krsna è solo un pettegolo di insignificanti canzonature.

4) Apatico verso la devozione, abile nello sfruttamento: così miserabile è l’orgoglioso usurpatore della posizione del devoto più elevato.

5) Colui che si associa con tutti tranne che con i puri devoti del Signore Krsna è un socializzatore mondano nel fango di fantasie passeggere.

6) Colui che vaga qua e là per un proprio progetto egoistico è conosciuto come un non-devoto dalla mente volubile.

La persona materialista è descritta in questi sei modi, mai adatta a restituire una devozione pura, spoglia dell’amore per Dio, una persona caduta.

(traduzione dei versi bengali)

yosit-sangasya pratikulyam

niskiñcanasya bhagavad-bhajanonmukhasya

param param jigamisor bhava-sagarasya

sandarsanam visayinam atha yositañ ca

ha hanta hanta visa-bhaksanato `py asadhu (11)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

La grave avversità della compagnia femminile

Ahimè! Per un rinunciato che desidera attraversare completamente l’oceano della mondanità e impegnarsi nel divino servizio d’amore al Signore Supremo, adocchiare un materialista ed una donna è più atroce che bere veleno.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

hari-vimukhasya vamsadidv adaro bhakti-pratikulah

dhig janma nas tri-vrd yat tad, dhig vratam dhig bahu-jñatam

dhik kulam dhik kriya-daksyam, vimukha ye tv adhoksaje (12)

Yajñika-vipranam

La stima per una persona di nascita e di cultura elevata, ma contraria al Signore Hari, è sfavorevole per la devozione

Le nostre tre nascite (la seminale, l’investitura con il filo sacro e la sacrificale (saukra, sàvitrya, daiksya) sono condannate, il nostro voto di castità è condannato, la nostra ricca conoscenza delle Scritture è condannata, la nostra stirpe è condannata e la nostra competenza dei riti religiosi prescritti è condannata; tutto è perduto, perché siamo diventati avversi al trascendentale Signore Supremo.

(bràhmana dediti ai sacrifici)

jade cid-buddir varjaniya

yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke

sva-dhih kalatradisu bhauma ijyadhih

yat-tirtha-buddih salile na karhicij

janesv abhijñesu sa eva eva gokharah (13)

Sri Sri Bhagavatah

La mentalità di considerare oggetti mondani come elementi coscienti è sfavorevole

Chi considera il corpo grossolano come se stesso, ma non si identifica con un devoto del Signore; che considera la moglie, la famiglia e tutto ciò che li riguarda come sua proprietà, ma che non sente affetto o attaccamento per un devoto del Signore; che considera un’immagine intagliata, di terra o di altra materia, come Dio, ma non concepisce l’adorabile posizione di un devoto del Signore; che considera un fiume o un lago essere un luogo santo di pellegrinaggio, ma non percepisce un devoto del Signore come la dimora della divinità incarnata, una tale persona è un asino tra le mucche: uno sciocco colossale.

(La Suprema Personalità di Dio)

cit-tattve jada-buddhir jadadhina-buddhir va aparadhatvena parivarjaniya

arcye visnau sila-dhir gurusu nara-matir vaisnave jati-buddhir

visnor va vaisnavanam kali-mala-mathane pada-tirthe `mbu-buddhih

sri-visnor-namni-mantre sakala-kalusa-he sabda-samanya-buddhir

visnau sarvesvarese tad-itara-sama-dhir yasya va naraki sah (14)

Sri Vyasapadanam

La mentalità offensiva di considerare forme divine coscienti e adorabili come fossero materiali o soggette alla mondanità deve essere completamente abbandonata

Chiunque consideri l’adorabile Divinità come pietra, il guru vaisnava come un uomo mortale, un vaisnava come limitato in termini di casta, stirpe, o credo, l’acqua santa che lava i piedi del Signore Visnu o di un vaisnava come acqua ordinaria, il santo nome e il mantra del Signore Visnu che vince tutti i

peccati come una comune vibrazione sonora, e che considera il Dio degli dei, il Signore Visnu, semplicemente al livello dei Deva, tale persona è un diavolo demoniaco.

(Sri Vyàsadeva)

tapah prabhrtinam pratikulyam

rahuganaitat tapasa na yati, na cejyaya nirvapanad grhad va

na cchandasa naiva jalagni-suryair, vina mahat pada rajo `bhisekam (15)

Sri Jadabharatasya

Il pericolo di tutte le prove basate sull’austerità, ecc.

O Rahugana, se la propria testa non è ornata della polvere dei santi piedi di un puro devoto, non si potrà mai realizzare la devozione per il Signore Supremo attraverso l’austerità, l’adorazione e la religiosità Vedica, seguendo il voto del monachesimo, osservando i doveri religiosi della vita matrimoniale, lo studio e la recitazione dei Veda, o adorando l’acqua, il fuoco o il sole.

(Sri Jadabharata)

acyuta-sambandha-hina-jñana-karmader api pratikulyam

naiskarmyam api acyuta-bhava-varjitam

na sobhate jñanam alam nirañjanam

kutah punah sasvad abhadram isvare

na carpitam karma yad apy akaranam (16)

Sri Naradasya

L’avversità delle occupazioni basate sulla conoscenza (jnàna) e sull’azione (karmma) prive di qualsiasi relazione col Signore Supremo Hari

Quando la conoscenza genuina, che è priva di azione e delle sue reazioni, non è mai appropriata senza una relazione devozionale col Signore Infallibile, come può allora la determinazione, che è sfortunata per natura, elevarsi senza essere offerta all’Onnipotente, anche se è completamente disinteressata?

(Sri Narada)

yamadi-yoga-sadhanasya varjaniyata

yamadibhir yoga-pathaih, kama-lobha-hato muhuh

mukunda-sevaya yadvat, tathaddhatma na samyati (17)

(Sri Naradasya)

La futilità del controllo dei sensi attraverso la pratica dello yoga

La mente agitata, ripetutamente resa prigioniera dal suo nemico nella forma di depravazione, radicata nella lussuria e nell’avidità, è subito dominata servendo la Suprema Personalità di Dio, Mukunda. La mente non può mai essere allo stesso modo controllata, o pacificata, praticando la disciplina dello yoga in otto fasi, che è generalmente basata sulla repressione mentale e dei sensi (yama, niyama, ecc.).

(Sri Narada)

brahma-sukhagrah pratikula eva

tvat-saksat karanahlada, visuddhabdhi-sthitasya me

sukhani gospadayante, brahmany api jagad-guro (18)

Sri Prahladasya

L’intenso desiderio di ottenere la beatitudine del Brahman è sfavorevole alla devozione

O Guru dell’universo, ora che io posso contemplare direttamente la Tua forma divina, risiedo nell’oceano della pura estasi. Tutti gli altri piaceri, incluso la beatitudine di fondersi nel Brahman, mi appaiono insignificanti come l’acqua nell’orma dello zoccolo di una mucca.

(Sri Prahlàda)

mukti-sprhayah pratikulyam

bhava-bandha-cchide tasmai, sprhayami na muktaye

bhavan prabhur aham dasa, iti yatra vilupyate (19)

Sri Sri Hanumatah

L’aspirazione alla liberazione è particolarmente sfavorevole

Non ho desiderio per quella liberazione che spezza l’incatenamento materiale, in cui la relazione “Tu sei il maestro ed io il servitore” si perde completamente.

(Sri Sri Hanumàn)

sayujya-mukti-sprha auddhatyam eva

bhaktih seva bhagavato, muktis tat pada-langhanam

ko mudho dasatam prapya, prabhavam padam icchati (20)

Siramaulinam

L’aspirazione a diventare uno con l’Assoluto non è altro che arroganza

La bhakti è il servizio alla Suprema Personalità di Dio e la mukti è l’oltrepassare quel servizio. Chi è quello sciocco che brama al trono della liberazione, rigettando la condizione di servitore del Signore?

(Siramauli)

atyantika-laya-sprha viveka-hinataiva

hanta citriyate mitra, smrtva tan mama manasam

vivekino `pi ye kuryus, trsnam atyantike laye (21)

Kesancit

La sorprendente mancanza di discernimento nell’aspirazione alla dissoluzione ultima

Ahimè, amico mio! Il mio cuore è semplicemente meravigliato quando penso a tutte quelle persone dotate di discernimento che aspirano all’auto-estinzione nella perpetua; indiscriminata liberazione.

(Un onorevole religioso)

mukter-bhakti-dasya-vañcha bhaktes ca tat-sangan-malinyasanka

ka tvam muktir upagatasmi bhavati kasmad akasmad iha

sri krsna smaranena deva bhavato dasi padam prapita

dure tistha manag anagasi katham kuryad anaryam mayi

tvan-namna nija-nama-candana-rasalepasya lopo bhavet (22)

Kasyacit

La liberazione prega di diventare la servitrice della devozione, e la devozione capisce l’impurità dell’associazione con la liberazione

“Chi sei?”

“Sono io, la liberazione (mukti).”

“Perché sei venuta qui improvvisamente?”

“O Signora, poiché tu sei sempre assorta nel pensiero di Sri Krsna sono stata promossa alla posizione di tua servitrice.” “Mantieni le distanze da me!”

“Oh! Perché sei così aspra con una persona innocente come me?”

“Semplicemente menzionando il tuo nome, la pasta di legno di sandalo o il tilaka gopi-candana che orna il mio corpo, e che rappresenta la mia reputazione come devota del Signore, scomparirà completamente.”

(Un religioso)

bahirmukha-brahma-janmano pi pratikulata

tava dasya-sukhaika-sanginam, bhavanesv astv-api kita-janma me

itarav asathesu ma sma bhud, api janma caturmukhatmana (23)

Sri Yamunacaryasya

L’avversità di essere nato persino come il Signore Brahma, ma senza la coscienza di Krsna

veda-vidhi anusare, karma kari e samsare

jiva punah punah janma paya

purva-krta karma-phale, tomara va iccha-bale,

janma yadi labhi punaraya,

tabe eka katha mama, suna he purusottama,

tava dasa-sangi-jana ghare

kita-janma yadi haya, tahate o dayamaya,

rahibo he santusta antare

tava dasa-sanga-hina, ye grhastha arvacina,

tara grhe caturmukha-bhuti

na cai kakhana hari, kara-dvaya joda kari’

kare tava kinkara minati

(versi Bengali di Sri Bhaktivinoda Thàkura)

Secondo l’ingiunzione vedica, l’anima che agisce secondo il suo dovere materiale prende nascita continuamente. Conformemente alle mie azioni precedenti, o alla Tua propensione divina, se mi rimane un’altra nascita una cosa sola posso dire: o Signore, ascoltami se puoi.

Se posso nascere in un corpo d’insetto nella casa del Tuo devoto, ciò non potrà che essere la Tua misericordia, e nel mio cuore sarò sempre felice.

O Signore, non Ti chiederò mai di nascere privo della compagnia del Tuo devoto, in una famiglia di un non-devoto ignorante o di nascere perfino come Brahma, il creatore.

Ora davanti a Te, a mani giunte, questa è la preghiera più seria del Tuo servitore.

(traduzione dei versi bengali)

gaura-bhakti-rasajñasya anyatra cid-rase `pi pratikulyanubhutih-

vaso me varam astu ghora-dahana-jvalavali-pañjare

sri caitanya-padaravinda-vimukhair ma kutracit sangamah

vaikunthadi-padam svayañ ca militam no me mano lipsate

padambhoja-rajas chata yadi manag gaurasya no rasyate (24)

Sri Prabodhanandapadanam

Il puro devoto che conosce il sommo e immacolato nettare della devozione per Sri Caitanyadeva diffida di tutto il resto, fino al punto di considerare la cultura di altre relazioni spirituali come opposte

Lasciatemi rimanere in una gabbia di fuoco ardente, ma mai nell’ associazione di persone contrarie ai santi piedi di loto di Sri Caitanya Mahàprabhu. Se io non ottengo neanche il minimo gusto per il nettare di una piccolissima particella di polline dei piedi di loto di Sri Gaurànga, il mio cuore non avrà alcuna aspirazione per una posizione negli elevati pianeti spirituali guidati da Vaikuntha, anche se fossero il mio compenso.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

aikantika-bhaktasya ksayavasista-dosa-darsanagraho varjaniyah

drstaih svabhava-janitair vapusas ca dosair

na prakrtatvam iha bhakta-janasya pasyet

gangambhasam na khalu bud-buda-phena-pankair

brahma-dravatvam apagacchati nira-dharmih (25)

Sri Rupapadanam

Sri Rupa Gosvami.

La tendenza a trovare gli ultimi residui dei difetti personali in un devoto esclusivo deve essere abbandonata

svabhava janita ara vapu-dose ksane, anadara nahi kara-suddha bhakta-jane

pankadi jaliya dose kabhu ganga-jale, cinmayatva lopa nahe sarva-sastre bale

aprakrta bhakta-jana papa nahi kare avasista papa yaya kichu-dina pare

(versi bengali di Sri Bhakti Siddhanta Sarasvati Thàkura)

Per i difetti della sua natura, o i difetti del suo corpo, non si dovrebbe mai mancare di rispetto al puro devoto del Signore Krsna. Se fango, schiuma e bolle appaiono nell’acqua del Gange, essa non perde la sua propria divinità: così dicono le Scritture. Il devoto del Signore non commette mai peccato, e se rimane qualche residuo, subito anche quello scompare.

(traduzione dei versi)

para-dosanusilanam varjaniyam

para-svabhava-karmani, yah prasamsati nindati

sa asu bhrasyate svarthad, asatyabhinivesatah (26)

Sri Sri Bhagavatah

L’abitudine di trovare imperfezioni negli altri deve essere abbandonata

Giudicare gli altri inutilmente è un difetto, e perciò tale pratica deve essere abbandonata. O Uddhava, non dovresti né lodare né ingiuriare la natura e le azioni degli altri, perché diventerai assorto nella falsità ed il tuo migliore interesse personale sarà perduto.

(La Suprema Personalità di Dio)

vraja-rasasritanam bhukti-mukti-sprha tatha aisvarya-misra

vaikuntha-pati-sevapi tyajyatvena ganyah

asad-vartta-vesya visrja mati-sarva-svaharanih

katha mukti-vyaghrya na srnu kila sarvatma-gilanih

api tyaktva laksmi-pati-ratim ito vyoma-nayanim

vraje radha-krsnau sva-rati-manidau tvam bhaja manah (27)

Sri Raghunathapadanam Sri Raghunatha dasa Gosvami

Per i puri devoti che hanno preso rifugio nella dolcezza della pura devozione di Vrndàvana, perno il servizio reverenziale al Signore Narayana a Vaikuntha è considerato un ostacolo, tanto quanto l’aspirazione per il piacere mondano o la liberazione.

krsna-vartta vina ana, `asad-vartta bali jana,

sei vesya ati bhayankari

sri krsna visaya mati, jivera durllabha ati,

sei vesya mati laya hari

suna mana, bali he tomaya

mukti-name sarddulini, tara katha yadi suni,

sarvatma-sampati gili’ khaya

tad ubhaya tyaga kara, mukti-katha parihara,

laksmi-pati-rati rakha dure

se rati prabala ha’le, paravyome deya phele,

nahi deya vasa vraya-pure

vraye radha-krsna-rati, amulya dhanada ati,

tai tumi bhaja cira-dina

rupa-raghunatha-paya, sei rati prarthanaya,

e bhaktivinoda dina-hina

(Poesia bengali di Sri Bhaktivinoda Thàkura)

Qualsiasi cosa che non sia il messaggio di Krsna, sappi che è falsità; una tale prostituta è pericolosissima. La devozione per il Signore Sri Krsna è raramente ottenuta dalla jiva: quella prostituta ruba questa coscienza.

O cara mente, ascolta ti prego la mia preghiera: se darai retta alla proposta della tigre della liberazione, essa divorerà tutti i buoni propositi dell’anima. Ti prego, abbandona entrambe le tentazioni, e non parlare di liberazione; frena l’attrazione per il Signore Nàràyana. Con l’attrazione verso quel piano; sarai gettata giù da Vaikuntha, e ti verrà negata la possibilità di vivere a Sri Vrndàvana. L’amore per Radha-Krsna a Vraja concede il tesoro più prezioso; adoraLi nel tuo cuore eternamente. Per ottenere una tale devozione, questo Bhaktivinoda, in tutta umiltà, supplica i piedi di Rupa-Raghunatha.

(Traduzione dei versi bengali)

Capitolo 5

Sri-bhakta-vacanamrtam

Parole di nettare dai devoti

Raksisyatiti Visvasah

Fiducia nella protezione del Signore

raksisyati hi man krsno, bhaktanam bandhavas ca sah

ksemam vidhasyatiti yad, visvaso `traiva grhyate (1)

“Il Signore Krsna mi proteggerà sicuramente, perché è l’amico dei devoti. Di certo Lui ci benedirà con ogni successo e ogni buona fortuna.”

In questo capitolo è sostenuta una tale fede.

sarva-lokesu sri-krsna-padabjaika-raksakatvam

martyo mrtyu-vyala-bhitah palayan, lokan sarvan nirbhayam nadhyagacchat

tvat-padabjam prapya yadrcchayadya, susthah sete mrtyur asmad apaiti (2)

Sri Devakyah

I piedi di loto del Signore Sri Krsna: la sola protezione per tutti i livelli di vita

O Signore Supremo, nonostante fugga attraverso tutti i pianeti dell’universo per paura del serpente nero della morte, l’essere mortale non può trovare un luogo privo di paura. Ma quando è benedetto dalla fortuna di essere giunto al rifugio dei Tuoi piedi di loto, egli riposa con cuore pacifico, e la morte stessa fugge dalla sua compagnia.

(Srimati Devaki)

mayadhisasyaiva bhagavatah ksema-vidhatrtvam

visvasya yah sthiti-layodbhava-hatur adyo

yogesvarair api duratyaya-yoga-mayah

ksemam vidhasyati sa no bhagavams tryadhisas

tatrasmadiya-vimrsena kiyan iharthah (3)

Sri Brahmanah

Soltanto il mago assoluto, il Signore Supremo, può concedere completamente la buona fortuna

II Signore Supremo dei tre mondi, che è la causa della creazione, del sostentamento e della distruzione universale, la cui potenza magica è insormontabile anche per i più grandi yogi, sicuramente ci benedirà con ogni buona fortuna. Potremmo mai dubitarne?

(Il Signore Brahma)

apady api sri-krsna-kathaika-raksana-visvasah

tam mopayatam pratiyanti vipra, ganga ca devi dhrta-cittam ise

dvijopasrtah kuhakas taksako va, dasatv alam gayata visnu-gathah (4)

Sri Visnuratasya

La fede, anche di fronte al destino incombente, che le narrazioni del Signore Krsna (Sri Hari-kathà) siano l’unica protezione

O puri brahmana, gentilmente, sappiate che sono un’anima arresa, e fate in modo che Madre Gange mi accetti come uno il cui cuore è offerto al Signore Krsna. Lasciate che il serpente alato Taksaka o qualsiasi creazione magica sia stata istigata dal figlio del bràhmana mi morda immediatamente, se così desidera; possiate voi tutti, semplicemente, continuare a cantare le glorie del Signore.

(Mahàràja Pariksit)

hari-dasa harina raksita eva

ma bhair mandamano vicintya bahudha yamis ciram yatana

naivani prabhavanti papa-ripavah svami nanu sridharah

alasyam vyapaniya bhakti-sulabham dhyayasva narayanam

lokasya vyasanapanodanakaro dasasya kim na ksamah (5)

Sri Kulasekharsya

I servitori del Signore Hari sono sempre protetti dal Signore Hari

O mente malvagia, non temere il pensiero delle molteplici, perpetue torture che ti sono dovute. I tuoi nemici, che non sono altro che i tuoi peccati, non hanno nessun diritto su di te perché l’unico vero signore e padrone è il Signore Supremo Sridhara. Abbandona la tua apatia, e assorbi i tuoi pensieri nel Signore Nàràyana che è raggiungibile felicemente attraverso la

devozione. Colui che distrugge le calamità di tutti i pianeti, non è forse capace di annientare i difetti dei Suoi servitori personali?

(Sri Kulasekhara)

samsara-duhkha-klistanam sri-visnoh paramam padam evaikasrayah

bhava-jaladhi-gatanam dvandva-vatahatanam

suta-duhir-kalatra-trana-bharardditanam

visama-visaya-toye majatam aplavanam

bhavati saranam eko visnu-poto naranam (6)

Sri Kulasekharasya

I santi piedi del Signore Visnu sono l’unico rifugio per le persone tormentate dalle miserie dell’esistenza materiale Per quelle persone che, prive di un vascello, sono cadute nell’oceano dell’esistenza materiale; che sono state sferzate dall’uragano della dualità basata sull’attrazione e l’avversione mondana; che sono schiacciate dal fardello del proteggere la moglie, la famiglia, ecc.; che stanno affondando nell’orribile vortice dei piaceri sensuali, per quelle persone l’unico rifugio è la scialuppa di salvataggio dei santi piedi di loto del Signore Supremo, Visnu.

(Sri Kulasekhara)

sri krsna-bhajanam eva martyanam amrta pradam

adam sariram sata-sandhi-jarjaram

pataty avasyam parinama-pesalam

kim ausadham prchasi mudha durmate

niramayam krsna-rasayanam piba (7)

Sri Kulasekharasya

Soltanto la pura devozione per il Signore Krsna concede l’immortalità al mortale

sata sandhi jara jara, tava ei kalevara,

patana haibe eka-dina

bhasma krmi vistha habe, sakalera ghrnya tabe

ihate mamata arvacina

ore mana suna mora e satya vacana

e rogera mahausadhi, krsna-nama niravadhi,

niramaya krsna rasayana

(versi bengali di Sri Bhaktivinoda Thàkura)

Un burattino danzante con cento giunture, la tua mortale spira nei suoi ultimi istanti: questa forma fisica è destinata alla distruzione.

Ceneri su ceneri, vermi e sterco; ciò che una volta era bello è una cosa orribile… adorarla è il più grave malinteso.

Mia cara mente, ascolta attentamente la verità: la panacea per questa malattia è cantare costantemente il nome di Krsna; Krsna è la vita dell’immortalità.

(traduzione)

aty-adhamesv api bhagavan-namno `bhista-dartrtvam

satyam bravimi manujah svayam urddhva-bahur

yo yo mukunda narasimha janarddaneti

jivo japaty anudinam marane rane va

pasana-kastha-sadrsaya dadaty abhistam (8)

Sri Kulasekharasya

Il santo nome del Signore accorda il più caro obiettivo persino ai più caduti

O civiltà umana, con le braccia alzate io proclamo questa verità! II santo nome concede tutto il successo desiderato persino a persone dal cuore di pietra o di legno che, nella lotta per l’esistenza, costantemente cantano i nomi del Signore come Mukunda, Narasimha e Janàrddana.

(Sri Kulasekhara)

sva-satrave `pi sad-gati-dayako harih

aho baki yam stana-kala-kutam, jighamsayapayayad api asadhvi

lebhe gatim dhatry-ucitam tato nyam, kam va dayalum saranam vrajema (9)

Srimad Uddhavasya

Sri Hari concede la destinazione divina persino al Suo nemico

Com’è sorprendente! Quando Pútana, la malvagia sorella di Bakàsura, tentò di uccidere il piccolo Krsna offrendogli veleno mortale dal suo seno, lei raggiunse una posizione adatta alla nutrice del Signore. Potrò mai avere un rifugio tanto misericordioso quanto quel Signore Krsna?

(Srimad Uddhava)

ayogyanam apy asa-sthalam

durantasyanader apariharaniyasya mahato

vihinacaro `ham nr-pasur asubhasyaspadam api

daya-sindho bandho niravadhika-vatsalya-jaladhes

tava smaram smaram guna-ganam iticchami gatabhih (10)

Sri Yamunacaryasya

La riserva di speranza anche per i privi di qualifiche

O oceano di compassione, non sono migliore di un animale malvagio a due piedi, il più incorreggibile parassita; una riserva senza inizio e senza fine dei più grandi infausti difetti. Tuttavia, dimoro nel coraggio, ricordando ripetutamente le Tue qualità divine: l’oceano infinito di affetto e l’amico supremo.

(Sri Yàmunàcàryya)

asakrd-aparadhinam api mocakah

raghuvara yad abhus tvam tadrso vayasasya

pranata iti dayalur yasya caidyasya krsna

pratibhavam aparaddhur mugdha sayujyado `bhur

vada kim apadam agas tasya te `sti ksamayah (11)

Sri Yamunacaryasya

Il liberatore anche di coloro che offendono ripetutamente

O Signore della dinastia Raghu, soltanto per aver piegato la sua testa davanti a Te, Tu fosti misericordioso verso quel corvo (che fu così offensivo da graffiare il seno di Sitadevi).

O incantevole Krsna, Tu hai concesso la salvezza di fondersi nella Tua effulgenza (sàyujya-mukti) a Sisupàla, che fu un offensore nascita dopo nascita.

Ora per favore dimmi, c’è qualche offesa che non puoi perdonare?

(Sri Yàmunàcàryya)

saranagata-helanam tasminn asambhavan

abhuta-purvam mama bhavi kimva, sarvam sahe me sahajam hi duhkham

kintu tvad agre saranagatanam, parabhavo natha na te `nurupah (12)

Sri Yamunacaryasya

È impossibile per Lui ignorare il Suo devoto sottomesso

O Signore, dopo tutto, quante prove nuove possono capitarmi adesso? Posso tollerare ogni cosa; non c’è dubbio, l’infelicità è la mia naturale compagna. Tuttavia, non è da Te ignorare la Tua anima arresa che Ti si trova ora di fronte.

(Sri Yamunacaryya)

bahir anyatha paradarsayato `pi svarupatah palakatvam

nirasakasyapi na tavad utsahe, mahesa hatum tavad pada-pankajam

rusa nirasto `pi sisuh stanandhayo, na jatu matus caranau jihasati (13)

Sri Yamunacaryasya

Egli è il nostro naturale protettore, anche se esternamente appare in modo diverso

O Signore Onnipotente, anche se Tu mi rendi disperato, in nessuna condizione posso lasciare i Tuoi piedi di loto. Se la madre si arrabbia e separa il bambino dal suo seno, il bambino a causa di ciò lascerà i piedi (il rifugio) di sua madre?

(Sri Yàmunàcàryya)

tad itarasrayabhavat tasyaivaika-raksakatvam.

bhumau skhalita-padanam, bhumir evavalambanam

tvayi jataparadhanam, tvam eva sananam prabho (14)

Skande

È provato che Egli è l’unico rifugio, poiché in realtà non c’è altro rifugio che Lui

Per coloro che hanno inciampato e sono caduti in terra, quella stessa terra è il solo sostegno grazie al quale possono rialzarsi ancora una volta. Similmente, per coloro che Ti hanno offeso, o Signore, Tu solo sei il loro unico rifugio.

(Skanda Purana)

nirasrayanam evaikasrayah

vivrta-vividha-badhe bhranti vegad agadhe

balavati bhavapure majato me vidure

asarana-gana-bandho ha krpa-kaumudindo

sakrd-aktavilambam dehi hastavalambam (15)

Sri Rupapadanam

L’unico rifugio di coloro che sono senza riparo

Sto annegando in qualche remota regione di un oceano insondabile e infido, il vasto mare della frustrazione, sballottato dalla marea dell’allucinazione. O amico di coloro che sono senza sostegno, o Luna che concedi ogni benedizione, Ti prego, tendimi ora, anche solo una volta, I’aiuto della Tua mano.

(Sri Rupa Gosvàmi)

vilambasahanasya bhaktasya tad raksana-visrabdhatvam

ya draupadi paritrane, ya gajendrasya moksane

nay arte karuna-murte, sa tvara kva gata hare (16)

Jagannathasya

Il devoto che ha bisogno di immediata protezione ha piena fede che il Signore verrà in suo aiuto

O compassione personificata, ora sono in pericolo. O Signore Hari, dov’è quell’urgenza che mostrasti nel salvare Draupadi e nel liberare Gajendra?

(Jagannàtha)

raksisyatiti-visvasasya prakasa-madhuryam

tamasi ravir ivodyan majatam aplavanam

plava iva trsitanam svadu-varsiva meghah

nidhir iva nidhananam tivra-duhkhamayanam

bhisag iva kusalam no datum ayati saurih (17)

Sri Draupadyah

La rivelata dolcezza di fiducia nella protezione del Signore

Come il sole che s’innalza attraverso l’oscurità, come una barca per chi sta affogando, come una nuvola carica di pioggia, tanto dolce per l’assetato, come un tesoro per il povero, come il medico per chi è mortalmente afflitto, il Signore Sri Krsna sta ora venendo a benedirci con ogni buona fortuna.

(Srimati Draupadi)

tad raksakatve tat karunyan eva karanam

pracinanam bhajanam atulam duskaram srnvato me

nairasyena jvalati hrdayam bhakti lesalasaya

visva-dricim aghahara tavakarnya karunya vicim

asa-binduksitam idam upaity antare hanta saityam (18)

Sri Rupapadanam

La causa della protezione del Signore è soltanto la Sua misericordia

O distruttore del peccato, il mio cuore è contrario ad ogni traccia di devozione, e brucia nel fuoco della disperazione quando ascolto l’impareggiabile, formidabile servizio devozionale reso dai grandi devoti predecessori. Ma ora che ho ascoltato dell’onda della Tua misericordia che sommerge l’universo, l’intimo mio cuore, spruzzato da una goccia di speranza, è ancora una volta allietato da un sollievo rinfrescante. (Sri Rupa Gosvàmi)

bhagavath sri-caitanya-rupasya param audaryam

ha hanta citta-bhuvi me paramosarayam

sad-bhakti-kalpa-latikankurita katham syat

hrdy ekam eva paramasvasaniyam asti

caitanya-nama kalayan na kadapi socyah (19)

Sri Prabodhanandapadanam

La grandissima magnanimità del Signore Supremo Sri Caitanyadeva

Ahimè, ahimè! In che modo l’incantevole rampicante della pura devozione, che soddisfa i desideri, germoglierà mai dai livelli disperatamente sterili della mia coscienza?

Nonostante la mia difficile situazione, solo una grande speranza si risveglia nel cuore: cantando il nome di Sri Caitanyadeva, non può rimanere nulla di cui lamentarsi, in nessun momento.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

sri-gaurahareh sarvopaya-vihinesu api raksakatvam

jñanadi-vartma-virucim vraja-natha-bhakti-

ritim na vedmi na ca sad-guravo milanti

ha hanta hanta mama kah saranam vimudha

gauro-haris tava na karna-patham gato `sti (20)

Sri Prabodhanandapadanam

Sri Gaurahari è il salvatore anche di coloro che non hanno alcun modo di avvicinarlo

Io non conosco il modo di amare di Sri Vrndàvana, che genera slealtà verso la saggezza e il mondo: né vengo ad incontrare i santi maestri. A chi mi arrenderò, dove andrò?

O sciocco individuo! Non puoi non aver sentito parlare del Signore dorato, Sri Gaura Mahàprabhu!

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

Capitolo 6

Sri-bhakta-vacanamrtam

Parole di nettare dei devoti

Goptrtve-varanam

Accettare la tutela del Signore

he krsna pahi mam natha, krpayatmagatam kuru

ity evam prarthanam krsnam, praptum svami-svarupatah (1)

goptrtve varanam jñeyam, bhaktair hrdyataram param

prapaty ekarthakatvena, tad angitvena tat smrtam (2)

“O Krsna, Ti prego proteggimi! Mio caro Signore, gentilmente accettami come Tuo”

Una tale preghiera, così come la preghiera per avere Sri Krsna come proprio signore e padrone, è il conforto supremo per il cuore dei puri devoti, ed è da loro conosciuta come goptrtve-varanam, abbracciare la tutela del Signore. Poiché esprime lo stesso unico ideale di resa incondizionata, goptrtve-varanam è accettato come il principale dei sei rami dell’abbandono.

sri-bhagavato bhakta-bhavenasraya-prarthanam

ayi nanda-tanuja kinkaram patitam mam visame bhavambudhau

krpaya tava pada-pankaja-sthita-dhuli-sadrsam vicintaya (3)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

Apparendo come un Suo devoto, persino il Signore Supremo implora di ottenere protezione

O Nandanandana, figlio del Re Nanda, benché lo sia Tuo eterno servitore, sono caduto in questo terribile oceano dell’esistenza materiale a causa del fruttificare dei miei atti (karmma). Ti prego benignamente di considerarmi come una particella di polvere ai Tuoi piedi di loto.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

sarva-sad-guna-vigraha atma-prado harir eva goptrtvena varaniyah

kah panditas tvad-aparam saranam samiyad

bhakta-priyad rta-girah suhrdah krtajñat

sarvan dadati suhrdo bhajato `bhikaman

atmanam apy upacayapacayau na yasya (4)

Srimad Akrurasya

Soltanto il Signore Sri Hari, che dà Se Stesso, che è il Bene Supremo, deve essere supplicato per avere protezione

Tu dai l’affetto ai Tuoi devoti, la Tua parola è verità, e sei l’amico sempre grato. Così, può una persona intelligente prendere rifugio in qualcun altro all’infuori di Te? Tu soddisfi tutti i desideri delle anime sincere che Ti servono, dando loro Te Stesso; tuttavia, non c’è in Te né accrescimento né diminuzione.

(Srimad Akrúra)

sri-krsna-caranam eva prapannanam santapa-hari-sudha-varsi atapatram-

tapa-trayenabhihatasya ghore

santapymanasya bhavadhvam isa

pasyami nanyac charanam tavanghri

dvandvatapatrad amrtabhivarsat (5)

Srimad Uddavasya

I piedi di loto del Signore Krsna sono l’ombrello per vincere la sofferenza delle Sue anime arrese e per versare nettare su di loro

O Signore, per le persone afflitte dalle triplici miserie in questo spaventoso corso di esistenza materiale, non vedo nessun altro rifugio che l’ombrello dei Tuoi santi piedi di loto, da cui cade la pioggia del nettare eterno.

(Srímad Uddhava)

sad-ripu-taditasya santi-hinasya sva-natha-caranasrayam eva abhayasokamrta-pradam

ciram iha vrjinartas tapyamano `nutapair

avitrsa-sad-amitro `labdha-santih kathañcit

saranada samupetas tvat padabjam paratmann

abhayam rtam asokam pahi mapannam isa (6)

Sri Mucukundasya

Per l’anima agitata, flagellata dai suoi sei nemici, soltanto il rifugio dei piedi di loto del suo Maestro naturale le concede l’immortalità nella mancanza di paura e dolore

O Anima Suprema, in questo mondo materiale sono stato tormentato da tempo immemorabile dal peccato, bruciato dal rimorso e costantemente molestato dai miei sei insaziabili nemici (i cinque sensi e la mente). O Signore gentile che concedi rifugio, in un modo o nell’altro sono giunto davanti ai Tuoi santi piedi di loto, che sono la personificazione del coraggio, della mancanza di dolore e dell’immortalità positiva. O mio Signore, per favore, proteggi quest’afflitto.

(Sri Mucukunda)

labdha-svarupa-sandhanasya kamadi-sanga-janya-nija-vairupye-dhikkara-yuktasya saranagatasya sri-hari-dasyam eva asac-cestadito niskrti karakatvena anubhutam-

kamadinam kati na katidha palita durnidesas

tesam jata mayi na karuna na trapa nopasantih

utsrjyaitan atha yadu-pate sampratam labdha-buddhis

tvam ayatah saranam abhayam mam niyunksv atma-dasye (7)

Kesañcit

La realizzazione che l’anima arresa è liberata per sempre da tutte le cattive attività, grazie al servizio devozionale offerto al Signore Krsna, sta nel fatto che scopre la sua eterna identità e denuncia la sua perversità causata dall’associazione con la lussuria, la collera, l’avidità, la pazzia, l’illusione e il rancore

O Signore, così a lungo ho obbedito agli interminabili, perversi dettami della lussuria, della collera, della pazzia, dell’ illusione e dell’odio, ma essi non mi hanno mai mostrato pietà, ed io non ho sentito né vergogna né desiderio di lasciarli. O Signore degli Yadu, dopo tutto ciò, li sto abbandonando. Finalmente, ho trovato il mio naturale buon senso: sono completamente arreso ai Tuoi piedi di loto, che sono la dimora del coraggio. Per favore, impegnami ora come Tuo servitore personale.

(un onorevole devoto)

upalabdha-krsnasrayaika-mangalasya casraya-prapti-vilambane tad aprapti-sambhavanayam udvega-prakasah

krsna tvadiya pada-pankaja-pañjarantam

adyaiva me visatu manasa-raja-hamsah

prana-prayana-samaye kapha-vata-pitaih

kanthavarodhana-vidhau smaranam kutas te (8)

Sri Kulasekarasya

L’espressione di angoscia in colui che comprende, a causa dell’incertezza nell’ottenere la protezione del Signore Supremo Krsna, che tale rifugio è l’unica buona fortuna

O Krsna! Per favore, concedi alla mia mente di sottomettersi immediatamente ai Tuoi piedi simili a fiori di loto, proprio come il fenicottero entra nel labirinto degli steli di quei fiori. Nel momento del mio ultimo respiro, quando la mia gola sarà contratta dall’azione degli umori del corpo (l’aria, la bile e il muco) come sarò capace di ricordarti?

(Sri Kulasekhara)

svarupata eva sri-krsnasyabhibhavakatva-palakatva-darsanena tadasraya prarthana

krsno raksatu no jagat-traya-guruh krsnam namadhvam sada

krsnenakhila-satravo vinihatah krsnaya tasmai namah

Krsnad eva samuthitam jagad idam krsnasya daso `smy aham

krsne tisthati visvam etad akhilam he krsna raksasva mam (9)

Sri Kulasekharasya

Una preghiera per ottenere il rifugio del Signore Sri Krsna, con la lungimiranza che solo Lui è il naturale protettore e sostegno dell’essere vivente

Possa il Signore Sri Krsna, il Guru dei tre mondi, proteggerci; offriamo il nostra omaggio al Signore Krsna in ogni momento. Krsna è il vincitore di tutti i nemici; offro il mio omaggio a Krsna. Questo mondo emana da Krsna; io sono il servitore solo di Krsna. Questo intero universo è situato esclusivamente in Krsna; o Krsna! Per favore proteggimi!

(Sri Kulasekhara)

gopijana-vallabha eva parama-palakah

he gopalaka he krpa-jalanidhe he sindhu-kanya-pate

he kamsantaka he gajendra-karunaparina he madhava

he ramanuja he jagat-traya-guru he pundarikaksa mam

he gopijana-natha palaya param janami na tvam vina (10)

Sri Kulasekharasya

L’unico protettore è Krsna, l’amato Signore delle gopi

O guardiano delle mucche, oceano di misericordia, o Signore della Dea della Fortuna; o uccisore di Kamsa, misericordioso liberatore di Gajendra, o dolce ed abile Krsna; o fratello minore di Balaràma, Guru dei tre mondi, o Signore dagli occhi di loto; o caro Signore delle gopi, per favore proteggimi in ogni modo. Io non conosco altri che Te.

nitya-parsada api sarvatmana sri-krsnasrayam prarthayante

manaso vrttayo nah syuh, krsna-padambujasrayah

vaco `bhidhayinir namnam, kayas tat-prahvanadisu (11)

Sri Nandasya

Anche gli associati eterni del Signore pregano con tutto il cuore per ottenere il Suo rifugio

O Uddhava, possano i nostri pensieri prendere rifugio ai piedi di loto di Sri Krsna, possano le nostre parole essere il canto dei Suoi santi nomi, e possano i nostri corpi essere impegnati nel renderGli omaggio.

(Sri Nanda)

vraja-lilasya sri-krsnasya palakatvam prabhavamayam

dadhi-mathana-minadais-tyakta-nidrah prabhate

nibhrta-padam agaram ballavinam pravistah

mukha-kamala-samirair asu nirvapya dipan

kavalita-navanitah patu mam bala-krsnah (12)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

La protezione più potente è offerta da Sri Krsna, il Signore dei passatempi divini di Vrndàvana

Quel piccolo Krsna, risvegliato dal suono della zangola del burro, furtivamente entra nelle case delle pastorelle, spegne rapidamente le lampade col soffio della Sua bocca di loto, e si rimpinza di burro fresco. Possa Egli proteggermi benevolmente.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

sarvatha yogyata-hinasyapi prapatav anadhikaro na

na dharma-nistho `smi na catma-vedi, na bhaktimans tvac caranaravinde

akiñcano `nanya-gatih saranya, tvat pada-mulam saranam prapadye (13)

Sri Yamunacaryasya

Si può arrendere anche una persona senza alcuna qualifica O rifugio supremo, io non sono religioso, non conosco la natura dell’anima, né ho alcuna devozione per i Tuoi santi piedi di loto; perciò sono spoglio, privo di ogni bene, privo di qualsiasi altro rifugio. Così come sono, mi arrendo alla polvere dei Tuoi piedi di loto.

(Sri Yàmunàcàryya)

sri-bhagavatah krpavalokanam evasraya-datrtvam

aviveka-ghanandha-dinmukhe, bahudha santata-duhkha-varsini

bhagavan bhava-durddine patha, skhalitam mam avalokayacyuta (14)

Sri Yamunacaryasya

Il Signore Supremo concede rifugio attraverso il Suo sguardo misericordioso

O Signore, diffondendo l’oscurità in tutte le direzioni, le nuvole dell’ignoranza fanno piovere costantemente molteplici calamità. Ho perduto la mia via in questa tempesta di sofferenza materiale. O Signore Infallibile, rivolgi benevolmente il Tuo sguardo su di me.

(Sri Yàmunàcàryya)

jivasya bhagavat-palyatvam svarupata eva siddham

tad aham tvad rte na nathavan, mad rte tvam dayaniyavan na ca

vidhi-nirsmitam etad anvayam, bhagavan palaya ma sma jihaya (15)

Sri Yamunacaryasya

È provato che è naturale per l’anima essere sostenuta dal Signore

O Signore, senza Te non posso avere un protettore, e senza me, Tu non puoi avere un recipiente adatto per la Tua misericordia. Questa è la nostra relazione come creatore e creato. Perciò, per favore prenditi cura di me, O mio Maestro, e non lasciarmi mai.

(Sri Yàmunàcàryya)

prapannasya viviha-seva-sambandhah

pita tvam mata tvam dayita-tanayas tvam priya-suhrt

tvam eva tvam mitram gurur api gatis casi jagatam

tvadiyas tvam bhrtyas tava parijanas tad gatir aham

prapannas caivam ta tv aham api tavaivasmi hi bharah (16)

Sri Yamunacaryasya

Le varie relazioni di servizio al Signore di un’anima arresa

Per l’intera creazione Tu sei il padre, la madre, l’amato figlio, il caro benefattore e l’amico. Tu sei il Guru Universale, il rifugio ultimo. E anch’io sono Tuo, mantenuto da Te, un membro della Tua famiglia. Tu solo sei il mio rifugio, io sono la Tua anima arresa e, come tale, Tuo dipendente.

(Sri Yàmunàcàryya)

bhagavathas-caitanyacandrasya patita-palakatvam

samsara-duhkha-jaladhau patitasya kama-

krodhadi-nakra-makaraih kavali-krtasya

durvasana-nigaditasya nirasrayasya

caitanyacandra mama dehi padavalambam (17)

Sri Prabodhanandapananam

La protezione di Sri Caitanyacandra per le persone cadute O Caitanyacandra, io sono caduto nell’oceano miserabile dell’esistenza materiale, sono stato divorato dagli squali e dagli alligatori della lussuria, della collera, dell’avidità, della pazzia, dell’illusione e dell’odio; incatenato da desideri perversi, sono privo di ogni rifugio. Per favore, benevolmente concedimi il rifugio dei Tuoi santi piedi di loto.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

nirasasyapi asa-pradam gaura-saranam

ha hanta hanta paramosara-citta-bhumau

vyarthi bhavanti mama sadhana-kotayo `pi

sarvatmana tad aham adbhuta-bhakti-bijam

sri-gauracandra-caranam saranam karomi (18)

Sri Prabodhanandapadanam

Il rifugio di Sri Gauracandra dà speranza ai disperati

Ahimè, coltivare la sterile e rocciosa terra desertica del mio cuore, decine di milioni di assidui tentativi si sono mostrati semplicemente inutili. Perciò, con tutta la volontà a mia disposizione, abbraccio il rifugio dei piedi di loto di Sri Gauracandra, la fonte del seme miracoloso della pura devozione.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

sri-krsna caitanya-prapannasya vairagyadi-bhakti-parikara-siddhih

vairagya-vidya-nija-bhakti-yoga-

siksartham ekah purusah puranah

sri-krsna-caitanya-sarira-dhari

krpambudhir yas tam aham prapadye (19)

Sri Sarvabhaumapadanam

Per l’anima arresa ai piedi di loto di Sri Caitanyadeva, l’imperturbabilità, la conoscenza, ecc., sono ornamenti che accompagnano e favoriscono la devozione

L’oceano infinito della misericordia, l’eterna Persona Suprema, l’Uno senza secondi, è apparso come Sri Krsna Caitanya per insegnare il distacco, la conoscenza divina, e 1a Sua relazione personale nella devozione. A Lui mi abbandono.

(Sri Sàrvvabhauma Bhattàcàryya)

sri-krsna-caitanya-prapatir eva yuga-dharman

antah krsnam bahir gauram, darsitangadi-vaibhavam

kalau sankirtandyaih sma, krsna-caitanyam asritah (20)

Sri Jivapadanam

L’unica religione pura di quest’epoca: arrendersi ai piedi di loto di Sri Caitanya Mahàprabhu

Accompagnato dal Suo divino seguito, il Signore Supremo Sri Krsna Caitanya è apparso in tutta la Sua gloria originaria. Ora, in questa era di Kali, prendiamo rifugio in Lui attraverso il metodo caratteristico del servizio devozionale basato sul sankirttana, il canto congregazionale dei santi nomi. Dentro, Egli non è altri che Krsna Stesso, e all’esterno è il Signore dorato Sri Krsna Caitanya.

(Sri Jiva Gosvàmi)

sri-caitanyasritasya parama-pumartha-praptih

yo `jñana-mattam bhuvanam dayalur

ullaghayann apy akarot pramatam

sva-prema-sampat-suddhayadbhute `ham

sri krsna-caitanyam amum prapadye (21)

Sri Krsnadasapadanam

L’anima arresa a Sri Caitanyadeva ottiene la suprema perfezione della vita umana

Mi arrendo a quell’esecutore di atti miracolosi, Sri Krsna Caitanya, la misericordiosa Suprema Personalità che ha liberato l’insano universo dalla malattia dell’ignoranza, persuadendo il mondo impazzito a gustare il tesoro nettareo del Suo dolce amore divino.

(Sri Krsnadàsa Kaviràja Gosvàmi)

sruti-vimrgya sri-hari-nama-samsrayanam eva parama-muktanam bhajanam

nikhila-sruti-mauli-ratna mala, dyuti-nirajita-pada-pankajanta

ayi mukta-kulair upasyamana, paritas tvam hari-nama samsrayami (22)

Sri Rupapadanam

Il puro servizio devozionale reso dalle grandi anime liberate: il completo rifugio nel santo nome del Signore, ricercato da tutti i Veda

Il culmine di tutti i Veda, le Upanisad, sono come una filza di gioielli trascendentali. Le punte delle dita dei Tuoi piedi di loto, o Santo Nome, sono eternamente adorate dalla radiosità che emana da quei gioielli. Tu sei costantemente adorato dalle grandi anime liberate (guidate da Nàrada e Suka, i cui cuori riposano nella completa assenza di aspirazioni mondane). Perciò, o Nome Divino, mi arrendo a Te in ogni momento, luogo e circostanza.

(Sri Rupa Gosvàmi)

CAPITOLO 7

Sri-bhakta-vacanàmrtam

Parole di nettare dai devoti

Atma-niksepah

Il totale abbandono di se stessi

harau dehadi-suddhatma, paryantasya samarpanam

eva nihsesa-rupena, hy atma-niksepa ucyate (1)

atmartha-cesta-sunyatvam, krsnarthaika-prayasakam

api tan nyasta-sadhyatva, sadhanatvañ ca tat phalam (2)

evam niksipya catmanam, svanatha-caranambujat

nakarstum saknuyac capi, sada tanmayatam bhajet (3)

Offrire tutto (il corpo e quel che lo riguarda, fino alla pura anima) ai piedi di loto di Sri Krsna, è noto come àtma-niksepah, o abbandono totale. Tutte Krsna attività egoistiche sono abbandonate ed ogni sforzo è soltanto per Krsna, fino al punto di dipendere completamente da Krsna per le proprie risorse e bisogni personali. Essendosi così gettato ai piedi di loto del proprio Signore, non si può mai vacillare da quella posizione, e ci s’impegna per sempre nel puro servizio devozionale con tutto il cuore.

atma-niksepas-catma-nivedana-rupam

krsnayarpita-dehasya, nirmamasyanahankrteh

manasas tat svarupatvam, smrtam atma-nivedanam (4)

Kesañcit

L’offerta di se stessi in sacrificio

Per amore di Krsna, chi è “morto per vivere” esclusivamente nel servizio al Signore, privo di attaccamento a qualsiasi altro scopo, libero dall’egotismo, ha una mentalità pia. Nelle sue attività non cerca il piacere personale ma si dedica alla ricerca del piacere del Signore. Ciò è conosciuto come àtma-nivedana, il totale sacrificio di se stessi.

(un onorevole devoto)

tatra cesvarati-samarthya-visvasatvam

isvarasya tu samarthyan, nalabhyam tasya vidyate

tasmin nyasta-bharah sete, tat karmaiva samacaret (5)

Sri Vyasapadanam

La fede nella capacità infinita del Signore si trova in una tale dedizione

A causa della Sua capacità illimitata, niente è irraggiungibile per il Signore Supremo. Dipendere completamente da Lui, non sforzandosi per cose personali, vuol dire di fatto eseguire il Suo volere.

(Sri Vyàsadeva)

tad yantram evatmanam anubhavati

yat krtam yat karisyami, tad sarvam na maya krtam

tvaya krtam tu phala-bhuk, tvam eva madhusudana (6)

Sri Kulasekharasya

L’anima dedicata percepisce di essere semplicemente uno strumento nelle mani del Signore Supremo

O Madhusúdana, tutto quello che ho fatto e farò, nulla avviene solo grazie al mio sforzo. Tutto è fatto da Te, e Tu soltanto ne godi i frutti.

(Sri Kulasekhara)

hrdi tan niyuktatvanubhavan na mithyacarah

kenapi devena hrdi sthitena

yatha niyukto `smi tatha karomi (7)

Gautamiya-tantre

Alla luce di una tale rivelazione del cuore, l’ipocrisia non può mostrare il suo volto

Così come la Divinità nel cuore mi dirige, io agisco.

(Gautamiya-tantra)

govindam vina tatra sarvatmana nanya-bhavah

govindam paramanandam, mukundam madhusudanam

tyaktvanyam vai na janami, na bhajami smarami na (8)

Sri Vyasapadanam

In un tale abbandono, in ogni pensiero, parola ed azione, non c’è altra concezione che Govinda

Non conosco, adoro e ricordo nessun altro che il Signore Paramànanda, Mukunda, Madhusúdana, Govinda.

(Sri Vyàsadeva)

sarvatraivabhista-deva-darsanam

ito nrsimah parato nrsimho, yato yato yami tato nrsimhah

bahir nrsmho hrdaye nrsimho, nrsimham adim saranam prapadye (9)

Kesañcit

In verità, la propria adorata Divinità è vista ovunque

Nrsimha è qui, Nrsimha è là: Nrsimha è ovunque io vada. Nrsimha è all’esterno, Nrsimha è nel mio cuore. Io sono arreso a quel primordiale Signore Nrsimha.

(un onorevole devoto)

anyabhisandhi-varjita sthayi-ratir eva syat

nathe dhatari bhogi-bhoga-sayane narayane madhave

deve devakinandane suravare cakrayudhe sarngini

lilasesa-jagat-prapañca-jathare visvesvare sridhare

govinde kuru citta-vrttim acalam anyais tu kim vartanaih (10)

Sri Kulasekharasya

Il rifiuto di tutte le motivazioni non autentiche favorisce il continuo attaccamento verso il Signore

Egli è il tuo Signore, conosciuto per i Suoi vari passatempi come Vidhàta, Anantasayana, Nàràyana, Màdhava, Devata, Devakinandana, Surasrestha, Cakrapàni, Sàrngi, Visvodara, Visvesvara, Sri Krsna e Govinda. Cosa potresti desiderare di meglio che offrire costantemente a Lui i tuoi pensieri?

(Sri Kulasekhara)

paramatmani svatmarpanam eva sarvatha veda-tatparyam

dharmartha-kama iti yo `bhihitas tri-varga

iksa trayi naya-damau vividha ca varta

manye tad etad akhilam nigamasya satyam

svatmarpanam sva-suhrdhah paramasya pumsah (11)

Sri Prahladasya

L’abbandono totale di se stessi è lo scopo totale dei Veda

Le occupazioni della religiosità, della prosperità e del piacere sensuale, sono state delineate come i tre fini dell’esistenza umana. Esse includono le dottrine riguardanti la conoscenza del sé, la scienza dell’elevazione e la logica, i concetti fondamentali del governo e i vari mezzi di sussistenza, come l’agricoltura. Tutte queste occupazioni sono sostenute da quelle sezioni dei Veda che trattano argomenti relativi alle tre influenze della natura materiale, e perciò io le considero transitorie. D’altra parte, riconosco la dedizione di se stessi alla Suprema Personalità di Dio, il caro benefattore dell’anima, come l’unica effettiva realtà proposta dai Veda.

(Sri Prahlàda)

atma-niksepa-paddhatih

aparadha-sahasra-bhajanam, patitam bhima-bhavarnavodare

agatim saranagatam hare, krpaya kevalam atmasat kuru (12)

Sri Yamunacaryasya

Il sentiero che porta alla dedizione del sé

Ho eseguito migliaia di offese, sono caduto nel terribile oceano dell’esistenza materiale: non ho altro rifugio all’infuori di Te. O Signore Hari, per favore accetta benevolmente come Tua quest’anima arresa.

(Sri Yàmunàcàryya)

atra kecit deharpanam evatmarpanam iti manyante

cintam kuryan na raksayai, vikritasya yatha pasoh

tatharpayan harau deham, viramed asya raksanat (13)

Kesañcit

Alcuni considerano la dedizione al corpo come dedizione di sé

Come si è indifferenti verso il mantenimento di un animale venduto, similmente non ci sarà alcuna ragione di essere preoccupati per il mantenimento del proprio corpo quando sarà stato offerto ai piedi di loto di Sri Hari.

(un onorevole devoto)

gunatita suddha-ksetrajñasyaiva samarpitatvopaladdhih

vapuradisu yo `pi ko `pi va, gunato `sani yatha-tatha-vidhah

tad aham tava pada-padmayor, aham adyaiva maya samarpitah (14)

Sri Yamunacaryasya

L’anima pura trascendentale realizza la sua capacità di offrire se stessa al Signore

Per quanto io possa essere materialmente noto, per quanto il mio carattere possa essere conosciuto, ora, O Signore, offro questo intero senso dell’ego ai Tuoi santi piedi di loto.

(Sri Yàmunàcàryya)

atmarpanasya drstantah

tan me bhavan khalu vrtah patir anga jayam

atmarpitas ca bhavato `tra vibho vidhehi

ma virabhagam abhimarsatu caidya arad

gomayuvan-mrga-pater balim ambujaksa (15)

Sri Rukminidevyah

Un esempio di come offrire se stessi

O Signore dagli occhi di loto, ho scelto Te come marito e mi offro a Te. Perciò, Ti prego, vieni a prendermi come moglie prima che Sisupala, come lo sciacallo che saccheggia la preda del leone, all’improvviso mi tocchi, io che devo essere gioita soltanto da Te.

(Srimati Rukminidevi)

tatra suddhahankarasya paricaya-samrddher-abhivyaktih

naham virpo na ca nara-patir napi vaisyo na sudro

naham varni na ca grha-patir no vana-stho yatir va

kintu prodyan-nikhila-paramananda-purnamrtabdher

gopi-bhartuh pada-kamalayor dasa-dasanudasah (16)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

La vivida rivelazione del tesoro all’interno dell’identità del puro ego nella dedizione del sé

Non sono un sacerdote, un re, un mercante, o un lavoratore (bràhmana, ksatriya, vaisya, súdra); né sono uno studente, un capofamiglia, un uomo ritirato, o un mendicante (brahmacàri, grhastha, vànaprastha, sannyàsi). M’identifico soltanto come il servitore del servitore del servitore dei piedi di loto di Sri Krsna, il Signore delle gopi, che è la personificazione dell’oceano nettareo pienamente esteso (che si rivela eternamente) e colmo della pienezza del rapimento divino.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

aupadhika-dharma-sarbandha-cchesdas ca

sandhya-vandana bhadram astu bhavato bho snana tubhyam namo

bho devah pitaras ca tarpana-vidhau naham ksamah ksamyatam

yatra kvapi nisadya yadava-kulotamsasya kamsa-dvisah

smaram smaram agham harami tad alam manye kim anyena me (17)

Sri Madhavendra Puripadanam

Ogni connessione con la religione formale è recisa

O preghiere del mattino, del mezzogiorno e della sera, che ogni bene possa giungere a voi; o abluzioni quotidiane, i miei rispetti a voi; o deva, o antenati, che possiate perdonarmi; non posso seguire le ingiunzioni di offrirvi libagioni. Ovunque mi trovi, sradicherò i miei peccati contemplando costantemente il gioiello della dinastia Yadu, l’uccisore di Kamsa, e penso che ciò sia sufficiente per me. Cosa potrei mai desiderare più di questo?

(Sri Madhavendra Puri)

alaukika-bhavodaye laukika-vicara-tucchatvam

mugdham mam nigadantu niti-nipuna bhrantam muhur vaidika

mandam bandhava-sañcaya jada-dhiyam muktadarah sodarah

unmattam dhanino viveka-caturah kamam maha-dambhikam

moktum na ksamate manag api mano govinda-pada-sprham (18)

Madhavasya

Il risveglio dell’amore divino per Krsna dimostra che l’opinione mondana è semplicemente banale

Gli esperti moralisti possono dire che sono illuso, gli adepti della religione vedica possono insistere che io sono fuorviato, e i miei amici possono condannarmi dicendo che sono uno senza cultura. I miei stessi fratelli possono mancarmi di rispetto e chiamarmi idiota, il ricco può dire che sono pazzo, e i filosofi dall’intelligenza acuta possono criticarmi severamente dicendo che sono un grande egotista. Ma il mio cuore non può allontanarsi minimamente dall’aspirazione di servire i piedi di loto di Sri Govinda.

(Màdhava)

hari-rasa-pana-mattanam jana-mata-vicare navakasah

parivadatu jano yatha tathayam, nanu mukharo na vayam vicarayamah

hari-rasa-madira-madatimatta, bhuvi viluthana natama nirvisamah (19)

Sri Sarvabhaumapadanam

L’opinione della gente non conta nulla per i devoti assorti nell’estasi del servizio offerto a Sri Hari

I pettegoli possono calunniarci, ma noi non daremo loro importanza. Completamente intossicati dal bere il vino, dell’estasi del servizio offerto a Sri Hari, danzeremo, ci rotoleremo per terra e perderemo i sensi.

(Sri Sàrvvabhauma Bhattàcàryya)

bahu-manitadvaitananda-simhasanat vraja-rasa-ghana-murtes-carane lunthana-rupam-atma-niksepanam

advaita-vithi-pthicair upasyah, svananda-simhasana-labdha-diksah

hathena kenapi vayam sathena, dasi-krta gopa-vadhu-vitena (20)

Sri Bilvamangalasya

Rinunciare al tanto decantato trono della beatitudine monistica per gettarsi al servizio di Sri Krsna, la personificazione dell’estasi divina di Vrndavana, rotolando nella polvere dei Suoi piedi di loto

Benché io sia riverito da coloro che vagano lungo il sentiero del monismo, e sebbene abbia ricevuto l’iniziazione per ascendere all’elevato trono dell’autosoddisfazione, sono stato forzatamente convertito in una servitrice da qualche ingannevole amante delle gopi.

(Sri Bilvamangala Thàkura)

anugraha-nigrahabhedena sevyanuraga eva atma-niksepah

viracayia mayi dandam dinabandho dayam va

gatir iha na bhavatah kacit anya mamasti

nipatatu sata-kotir nirbharam va navambhas

tad api kila payodah stuyate catakena (21)

Sri Rupapadanam

La sincera dedizione di sé è il profondo attaccamento per il proprio Signore, considerando in modo equanime ricompensa e punizione

O amico dei bisognosi, sia che Tu mi punisca o che mi ricompensi, nell’intero vasto mondo non ho altro rifugio che Te. Sia che il fulmine colpisca, o che torrenti di acque fresche piovano giù, l’uccello Càtaka (che beve soltanto la pioggia che cade) ininterrottamente continua a cantare le glorie della nuvola piena di pioggia.

(Sri Rupa Gosvàmi)

vraja-rasa-lampatasya svairacaresv atma-niksepasyaiva paramotkarsah

aslisya va pada-ratam pinastu mam, adarsanam marma-hatam karotu va

yatha tatha va vidadhatu lampato, mat-prana-nathas tu sa eva naparah (22)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

L’apogeo della dedizione è arrendersi al capriccio di Sri Krsna, l’amante di Vrndàvana

Krsna può abbracciare calorosamente questo servitore dei Suoi piedi di loto, reclamarmi Suo, o può spezzare il mio cuore non comparendo davanti a me. Egli è capriccioso, e può utilizzarmi come desidera, ma sarà sempre l’unico Signore della mia vita.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

mahaudarya-lilamaya sri-caitanya-caranatma-niksepasya paramatvam

patrapatra-vicaranam na kurute na svam param viksate

deyadeya-vimarsako na hi na va kala-pratiksah prabhuh

sadyo yah sravaneksana-pranamana-dhyanadina durllabham

datte bhakti-rasam sa eva bhagavan gaurah param me gatih (23)

Sri Prabodhanandapadanam

La dignità di gettarsi ai piedi di loto di Sri Caitanya Mahàprabhu, l’Eroe nei passatempi divini di generosità suprema

Egli non fa alcuna distinzione tra il meritevole e l’indegno, e non discrimina tra Se Stesso e gli altri. Non considera a chi dovrebbe essere dato e a chi no, e non fa nessun preparativo per un momento di buono o cattivo auspicio; rapidamente accorda il nettare più raro della pura devozione ascoltando anzitutto ciò che riguarda il Signore, contemplandolo, porgendogli gli omaggi e assorbendo i pensieri in Lui; quel Signore Supremo Gaurahari è il mio unico e solo rifugio.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

CAPITOLO 8

Sri-bhakta-vacanàmrtam

Parole di nettare dai devoti

Kàrpanyam

L’abbandono nell’umiltà

bhagavan raksa raksaivam, arta-bhavena sarvatah

asamorddhva-daya-sindhor, hareh karunya-vaibhavam (1)

smaratams ca visesena, nijati-socya-nicatam

bhaktanam arti-bhavas tu, karpanyam kathyate buddhaih (2)

“O Signore, per favore proteggimi, proteggimi… “

Nei devoti, questo senso interiore di cuore affranto, che causa in ogni circostanza il ricordo amorevole della vastità della grazia dell’incomparabile ed insuperabile oceano di compassione, Srì Hari, fa rievocare sempre il sentimento della più deplorevole miseria, ed è conosciuto dagli eruditi come kàrpanyam: l’abbandono nell’umiltà.

sri krsna-nama-svarupasya parama-pavanatvam, jivasya durddaivañ ca

namnam-akari bahudha nija-sarva-sakits

tatrarpita niyamitah smarane na kalah

etadrsi tava krpa bhagavan mamapi

durddaivan idrsam ihajani nanuragah (3)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

Il santo nome del Signore è il purificatore Supremo, tuttavia la sfortuna dell’anima è di negarlo

O Signore, il Tuo santo nome da solo concede completamente all’anima la buona fortuna, e perciò Tu hai rivelato molti differenti nomi come “Krsna” e “Govinda”. Hai dotato i Tuoi santi nomi di tutta la potenza trascendentale, senza introdurre difficili e rigide regole (scritturali o filosofiche) riguardo al tempo, luogo, o circostanza, da osservare nel cantarlo. Caro Signore in questo modo hai concesso la Tua misericordia all’essere vivente, rendendo il Tuo nome così facilmente disponibile; eppure, la mia sfortuna nella forma di offesa (nàma-aparàdha) non permette che l’amore per quel nome misericordioso nasca nel mio cuore.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

udbuddha-svarupe svabhava-karpanyam

parama-karuniko na bhavat-parah, parama-socyatamo na mat parah

iti vicintya hare mayi pamare, yad ucitam yadunatha tadacara (4)

Kasyacit

L’umiltà è il sintomo naturale dell’anima nel suo stato risvegliato

O Signore Hari, Tu sei il supremo misericordioso, secondo a nessuno, e la condizione della mia vita è la più deplorevole, seconda a nessuno. O Signore della dinastia Yadu, considerando questo, elargisci qualunque cosa Tu creda opportuna a questo miserabile peccaminoso.

(Un devoto)

maya-vasa-jivasya mayadhisa-krpaika-gatitvam

naitan manas tava kathasu vikuntha-natha

sampriyate durita-dustam asadhu tivram

kamaturam harsa-soka-bhayaisanartam

tasmin katham tava gatim vimrsami dinah (5)

Sri Prahladasya

L’unica speranza per l’anima resa schiava da maya è la misericordia del Signore di maya

durita-dusita-mana asadhu manasa, kama-harsa-soka-bhaya-esanara vasa

tava khata-rati kise haibe amara, kise krsna tava lila karibo vicara

(Versi bengali di Sri Bhakti Siddhanta Sarasvati Thàkura)

Mente malvagia, peccaminosa, piena di pensieri perversi: bramando, ridendo, piangendo, temendo, essa è presa dalla ricerca mondana.

O Krsna, come svilupperò attaccamento per i discorsi su di Te? Come potrò mai comprendere i Tuoi passatempi sempre nuovi?

(Traduzione dei versi bengali)

krsnonmukha-citte baddha-bhavasya durvilasa-paricayah

jihvaikato `cyuta vikarsati mavitrpta

sisno `nyatas tvag-udaram sravanam kutascit

ghrano `nyatas capala-drk kva ca karma-saktir

bahvyah sapatnya iva gaha-patim lunanti (6)

Sri Prahladasya

Un gioco della sventura: una mentalità avversa in un cuore che aspira a servire Krsna

jihva tane rasa prati upastha kadarthe,

udara bhojane tane visama anarthe

carma tane sayadite, sravana kathaya,

ghrana tane surabhite, caksu drsye yaya

karmendriya karme tane, bahu-patni yatha,

grha-pati akarsaya mora mana tatha

e mata avastha mora sri-nandanandana,

ki rupe tomara lila kariba smarana

(Poesia bengali di Sri Bhakti Siddhànta Sarasvati Thàkura)

Trascinato dalla lingua verso il gusto, dai genitali verso la perversione; senza necessità lo stomaco chiede con insistenza cibo abbondante da consumare.

La pelle vuole comodità lussuose, l’orecchio chiede piacevoli discorsi; il naso richiede una dolce fragranza, come l’occhio cerca paesaggi.

Come un uomo con molte mogli è stremato dalle loro richieste, così la mente è trascinata dagli ordini dei sensi.

O caro figlio di Nanda, questa è la mia situazione: in che modo i Tuoi dolci passatempi saranno oggetto della contemplazione del mio cuore?

(Traduzione dei versi bengali)

purusottama-seva prarthino bhaktsya nija-lajakarayogyata-nivedanam

mat-tulyo nasti papatma, naparadhi ca kascana

parihare `pi laja me, kim bruve purusottama (7)

Kasyacit

Il devoto che aspira al servizio della Persona Suprema, si considera incompetente

Non c’è niente che possa essere messo a confronto con la mia vita peccaminosa e criminale. Tutto ciò che può essere concepito come cattivo si trova in me. O Signore Supremo, mi vergogno persino di venire davanti a Te per supplicare: “Per favore perdona le mie offese”. Cosa posso dire più di questo?

(un devoto)

mangalamaya-bhagavan-namabhase papinam atma-dhikkarah

kva caham kitavah papo, brahma-ghno nirapatrapah

kva ca narayanety etd, bhagavan-nama mangalam (8)

Ajamilasya

Le persone peccaminose inveiscono contro se stesse, quando viene loro presentato anche la semplice ombra dell `auspicioso santo nome del Signore (namabhasa)

Chi sono io? Un imbroglione, un peccatore, un profanatore del mio rango brahminico, un miserabile svergognato. Qual è la mia posizione a confronto con questo santo nome del Signore, “Nàràyana”, che è la personificazione di ogni buon auspicio?

(Ajàmila)

sri-bhagavat-krpodaye brahma-bandhunam daridryam api na badhakam

kvaham daridrah papiyan, kva krsnah sri-niketanah

brahma-bandhur iti smaham, bahubhyam parirambhitah (9)

Sri Sudamnah

La misericordia del Signore non considera la squalifica neanche di un brahmana caduto

Sono il più peccaminoso e indigente; così, chi sono io paragonato a Krsna, il rifugio della Dea della Fortuna? Lui sapeva che ero il figlio privo di qualità di un bràhmana, ma nondimeno mi abbracciò. In verità, questo è molto sorprendente.

(Sri Sudama)

vidhatur api hari-sambandhi-pasvadi-janma-prarthana

tad astu me natha sa bhuri-bhago, bhave `tra vanyatra tu va tirascam

yenaham eko `pi bhavaj-jananam, bhutva niseve tava pada-pallavam (10)

Sri Brahmanah

Persino il creatore dell’universo, Brahma, prega di nascere

come un animale o un uccello, se ciò contribuisce al servizio del Signore Hari

ei brahma janme va anya kona bhave, pasu-paksi haye janmi tomara vibhave

ei matra asa tava bhakta-gana-sange, thaki tava pada-seva kari nana range

(Versi bengali di Sri Bhaktivinoda Thàkura)

In questa vita come Signore Brahma o in qualunque altro luogo, se nascerò come bestia o uccello, ciò sarà la Tua grazia: la mia sola aspirazione è di stare con i Tuoi servitori, e nei Tuoi divertimenti servire i Tuoi piedi, come uno dei Tuoi dipendenti.

(Traduzione dei versi bengali)

ananya-saranesu mrgesv api bhagavat-krpa

kim citram acyuta tavaitad asesa-bandho

dasesv ananya-saranesu yad atma-sattvam

yo `rocayat saha mrgaih svayam isvaranam

srimat-kirita-tata-pidita-pada-pithah (11)

Srimad Uddhavasya

Il Signore è misericordioso persino con gli animali che si sono esclusivamente arresi a Lui

O Signore Krsna, amico di tutti, nella Tua forma del Signore Rama mostrasti chiaramente il Tuo affetto per le scimmie, anche quando le punte delle magnifiche corone dei potenti deva guidati dal Signore Brahma erano sottomesse ai Tuoi piedi di loto. Così, non vi è nessuna meraviglia che Tu sia visto in un’ atteggiamento di subordinazione ai Tuoi servitori esclusivi come Nanda Mahàràja, le gopi, Bali ed altri.

(Sri Uddhava)

bhagavat-krpopalabdha-mahatmyasya tat kainkarya-prarthanapi auddhatyavad eva pratiyate

dhig asucim avinitam nirddayam mam alajam

parama-purusa yo `ham yogi-varyagraganyaih

vidhi-siva-sanakadyair dhyatum atyanta-duram

tava parijana-bhavam kamaye kama-vrttah (12)

Sri Yamunacaryasya

Anche pregare per il servizio al Signore è sentito come un’insolenza, quando si comprende, per la Sua misericordia, la Sua gloria

Che la vergogna discenda su di me, un individuo impuro, insolente; duro di cuore e spudorato. O Suprema Personalità, completamente dominato dai miei capricci oso aspirare al Tuo servizio, una posizione praticamente inconcepibile per grandi e potenti autorità come il Signore Brahmà, il Signore Siva e i quattro Kumàra.

(Sri Yàmunàcàryya)

upalabdha-sva-dosa-sahasrasyapi tac carana-paricarya-lobho `pi avaryamanah

amaryadah ksudras calamatir asuya-prasavabhuh

krtaghno durmani smara-paravaso vañcana-parah

nrsamsah papisthah katham aham ito duhkha-jaladher

aparad uttirnas tava paricareyam caranayoh (13)

Sri Yamunacaryasya

Nonostante migliaia di difetti personali, un devoto non può mai frenare il suo desiderio per il servizio al Signore

Sono senza cultura, meschino, dalla mente incostante, invidioso, ingrato, orgoglioso, soggetto alla lussuria, ingannevole, duro di cuore e peccaminoso. O Signore, come potrò mai attraversare questo insormontabile oceano di miseria ed ottenere il servizio ai Tuoi piedi di loto?

(Sri Yàmunàcàryya)

prapannasya prapati-samanya-krpayam api nijayogyata-pratitih

nanu prayatnah sakrd eva natha, tavaham asmiti ca yacamanah

tavanukampyah smaratah pratijñam, mad eka varjam kim idam vratante (14)

Sri Yamunacaryasya

Sebbene il Signore sia naturalmente gentile verso l’anima abbandonata, l’anima abbandonata si considera indegna di ricevere tale grazia

O Signore, colui che mantiene nella mente il Tuo impegno e si sottomette pienamente a Te, affermando: “io sono solo Tuo”, è degno della Tua grazia. Forse che solo io non sia incluso nella Tua promessa?

(Sri Yàmunàcàryya)

suspasta-dainyenatma-vijñaptih

na ninditam karma tad asti loke, saharaso yan na maya vyadhayi

so `ham vipakavasare mukunda, krandami sampraty agatis tavagre (15)

Sri Yamunacaryasya

Supplica di cuore in completa umiltà

O Mukunda, non c’ è attività offensiva in questo mondo che io non abbia compiuto migliaia di volte. Ora, finalmente, non ho altra alternativa che piangere spontaneamente davanti a Te.

(Sri Yamunacaryya)

asiima-krpasya krpayah sesa-simantargatam atmanam anubhavati

nimajato `nanta bhavarnavantas, ciraya me kulam ivasi labdhah

tvayapi labdham bhagavam idanim, anuttamam patram idam dayayah (16)

Sri Yamunacaryasya

La realizzazione di sentirsi situati al limite esterno della misericordia immensamente compassionevole del Signore

O Signore, stavo annegando nell’oceano insondabile ed infinito dell’esistenza materiale ed ora, dopo un periodo di tempo incommensurabile, ho raggiunto la riva, il Tuo Divino Sé. E Tu pure, hai finalmente ottenuto il destinatario più adatto per la Tua misericordia.

(Sri Yàmunàcàryya)

bhagavad-bhaktasya svasmin dinatva-buddhir eva svabhaviki, na tu haktatva- buddhih

dinabandhur iti nama te smaran, yadavendra patito `ham utsahe

bhakta-vatsalataya tvayi srute, mamakam hrdayam asu kampate (17)

Jagannathasya

Spontaneamente un devoto del Signore si reputa caduto, e non si considera mai un devoto

O Yàdavendra, quando penso al Tuo nome, Dinabandhu, amico delle persone cadute, io che sono caduto mi sento incoraggiato. Ma sentendo che Tu sei Bhaktavatsala, affezionato ai devoti, il mio cuore improvvisamente trema.

(Jagannàtha)

siva-virincy-adi-sevya svasambandha-lesasambhavanaya nairasyam

stavakas tava katurmukhadayo, bhavaka hi bhagavan bhavadayah

sevakah sata-makhadayah sura, vasudeva yadi ke tada vayam (18)

Dhanañjayasya

Un devoto si sente deluso nell’incertezza di non poter mai avere una lieve relazione con il Signore, che è adorabile dai grandi deva guidati dal Signore Siva e dal Signore Brahma

O Signore, i deva guidati dal Signore Brahmà dalle quattro teste sono impegnati nell’offrirti preghiere di adorazione; i deva guidati dal Signore Siva dalle cinque teste sono assorti nella meditazione su di Te; i deva guidati dal Signore Indra, l’esecutore di cento sacrifici, sono i Tuoi portatori di ordini. O Signore Vàsudeva, chi siamo allora noi per Te?

(Dhananjaya)

gauravatarasyaty-utkrsta-phala-datvam-aty-audaryatvañ ca vilokya tatrati-lobhatvad-atmani-ati-vañcitatva-bodhah

vañcito ` smi vañcito `smi, vascito smi na samsayah

visvam gaura-rase magnam, sparso `pi mama nabhavat (19)

Sri Prabodhanandapadanam

Vedendo la generosissima venuta del Signore come Sri Gaurànga, che è colui che concede il dono supremo dell’amore divino, il devoto, provando un insaziabile desiderio per la misericordia di questo Signore, si considera drasticamente ingannato

Ingannato, ingannato, non c’è dubbio, sono stato ingannato! L’universo intero è rimasto inondato dall’amore di Sri Gaurànga, ma ahimè, il mio destino è di non esserne stato nemmeno sfiorato.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

sri-gaura-seva-rasa-grdhnu-janasya tad aprapty asankaya khedoktih

adarsaniyan api nica-jatin samviksate hanta tathapi no mam

mad-eka-varjam krpyisyatiti nirniya kim so `vatatara devah (20)

Sri Prataparudrasya

Il lamento di chi aspira profondamente al servizio di Sri Gaurahari, nella preoccupazione di non raggiungere quel servizio

Egli lancia il Suo sguardo misericordioso persino su persone di bassa nascita che non dovrebbero essere viste; ma Egli non mi concederà la Sua udienza. Il Signore (Sri Caitanyadeva) è apparso decidendo che darà la Sua grazia a tutti tranne che a me?

(Sri Pratàpa Rudra)

premamaya-svanathati-vadanyatopalabdhes tan nitya-parsadasya dainyoktih-

bhavabdhim dustaram yasya, dayaya sukham utaret

bharakrantah kharo `py esa tam sri-caitanyam asraye (21)

Sri Sanatanapadanam

Realizzando l’estrema generosità del suo amabile Signore, il Suo servitore intimo esprime un’umiltà profonda

Persino questo asino sovraccarico prende rifugio ai piedi di loto del Signore Sri Caitanya Mahàprabhu, per la cui grazia il formidabile oceano dell’esistenza materiale può essere attraversato molto facilmente.

(Sri Sanàtana Gosvàmi)

maha-prema-piyusa-bindu-prarthinah svadainyanubhutih

prasarita-mahaprema, piyusa-rasa-sagare

caitanya-candre prakate, yo dino dina eva sah (22)

Sri Prabodhanandapadanam

Chi mendica una goccia del nettare del divino amore supremo, percepisce la propria miseria

Ora che Sri Caitanyacandra, l’oceano della gioia del divino amore supremo che si espande illimitatamente, è graziosamente apparso, se qualcuno rimane povero è sicuramente un autentico miserabile.

(Sri Prabodhànanda Sarasvati)

vipralambha-rasasritasya parama-siddhasyapi viraha-dunkhe hrdayoghatanam

ayi dina-dayardra-natha he, mathura-natha kadavalokyase

hrdayam tvad-aloka-kataram dayita bhramyati kim karomy aham (23)

Sri Madhavendra Puripadanam

Lo sfogo del cuore, nel dolore della separazione sentita anche da colui che ha raggiunto la perfezione ultima dell’amore in separazione

O Signore dal cuore gentile, sempre grazioso con il povero, o Signore di Mathura, quando Ti rivedrò? In Tua assenza il mio cuore affranto trema. Amato! Che cosa farò adesso?

(Sri Madhavendra Puri)

sri-krsna-virahe asahayavat svanatha-karunakarsanam

amuny adhanyani dinantarani, hare tvad alokanam antarena

anatha-bandho karunaika-sindho, ha hanta ha hanta katham nayami (24)

Sri Bilvamangalasya

Un devoto che sente la separazione da Krsna, senza poter far niente, attira la grazia del Signore della sua vita

O Hari, O protettore di coloro che sono privi di rifugio, O unico e solo oceano di misericordia, come passerò i miei giorni e le mie notti infelici senza intravederti?

(Sri Bilvamangala Thàkura)

vrajendranandana-virahe taj-jivitesvaryah svayam-rupaya api dasivat karpanyam

ha natha ramana prestha, kvasi kvasi maha bhuja

dasyas te krpanaya me, sakhe darsaya sannidhim (25)

Sri Radhikayah

Come servitrice, anche Sri Radhika, l’eroina del figlio del Re Nanda, supplica umilmente il Signore durante la Loro separazione

O Signore, mio amato consorte ed eroe carissimo, dove sei? Sono la Tua povera servitrice, per favore vieni da Me.

(Srimati Radharani)

vipralambhe sri-krsna-ballabhanam api grhasaktavad dainyoktih

ahus ca te nalina-nabha padaravindam

yogesvarair hrdi vicityam agadha-bodhaih

samsara-kupa-patitotaranavalambam

geham jusam api manasy udiyat sada nah (26)

Sri Gopikanam

Come le persone attaccate alla vita familiare, anche le gopi, ,

le fanciulle amate dal Signore Sri Krsna, umilmente supplicano il Signore quando sono separate da Lui

O Unico dall’ombelico di loto, i Tuoi piedi di loto, eternamente serbati come oggetto di meditazione nel cuore dei più grandi yogi dall’intelletto profondo, sono l’unica risorsa per liberare le anime cadute nel pozzo della vita materiale. Possano questi santi piedi di loto benevolmente apparire nei cuori di noi comuni donne di casa.

(Le gopi)

viraha-kataro bhakta atmanam aty-asahayam manyate

gato yamo gatau yamau, gata yama gatam dinam

ha hanta kim karisyami, na pasyami harer mukham (27)

Sankarasya

Un devoto afflitto dalla separazione si sente drasticamente impotente

Tre ore sono passate, sei ore sono passate, nove ore sono passate, un giorno intero è passato… Ahimè, ahimè, cosa farò?

Non ho potuto vedere, neanche di sfuggita, il viso di loto di Sri Hari!

(Sankara)

govinda-virahe sarva-sunyataya aty-anathavad-dirgha-duhkha-bodha-rupa-prema-cesta

yugayitam nimesena, caksusa pravrsayitam

sunyayitam jagat sarvam, govinda-virahena me (28)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

Poiché tutto sembra vuoto per la separazione da Sri Krsna, la prova dell’amore divino diventa un dolore prolungato nella disperata mancanza dì rifugio

O Govinda, ogni momento mi sembra un grande millennio. Le lacrime scorrono dai miei occhi come torrenti di pioggia, e il mondo intero sembra vuoto in Tua assenza.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

sri-krsnaika-vallabhayas tad virahe anubhutakhila-prana-cesta-vyarthataya deha-yatra-nirvahasyapi lajakara-socya-vyavaharavat pratitih

sri-krsna-rupadi-nisevanam vina

vyarthani me `hany akhilendriyany alam

pasana-suskendhana bharakany aho

vibharmi va tani katham hata-trapah (29)

Kesañcit

Quando, nella separazione da Krsna, la fedele innamorata comprende che il Suo intero impulso alla vita è stato frustrato, persino mantenere il corpo è sentito come un compito vergognosamente deplorevole

Mio caro compagno, senza il servizio alla forma, alla natura e ai passatempi divini di Sri Krsna, tutti i Miei sensi sono diventati inanimati. Ora, come potrò sopportare senza vergogna il peso di questi sensi simili al legno ed alla pietra?

(Un onorevole devoto)

ati-vipralambhe jivita-pranayinya rodanam api nija-dambha-matratvena pratiyate

yasyamiti samudyatasya vacanam visrabdham akarnitam

gacchan duram upeksito muhur asau vyavrtya pasyam api

tac chunye punar agatasmi bhavane pranas ta eva sthitah

sakhyah pasyata jivita-pranayini dambhad aham rodimi (30)

Rudrasya

L’innamorata che vive nonostante senta intensamente la separazione da Lui, pensa che perfino le proprie lacrime siano . dovute solo all’orgoglio

Quando Lui stava per partire, disse: “Sto andando”. Io ho ascoltato le Sue parole in modo disattento. Mentre partiva, da lontano guardò indietro ripetutamente, ma io non vi prestai alcuna attenzione. Ora, tornando alla mia casa priva di Krsna, sto ancora vivendo: o amici miei! Guardate come piango per l’orgoglio di essere l’amore della Sua vita…

(Rudra)

labdha-sri-krsna-prema-parakasthasya pratiksana-varddhamana-tad-asvadana-lolupataya tad-apraptivad pratitih, tatra sri krsna premnastu sarvoca-saubhagyakara-parama-sudurllabha pumarthatvañ ca sucitam

na prema-gandho `sti darapi me harau

krandami saubhagya-bharam prakasitum

vamsi-vilasy-anana-lokanam vina

vibharmi yat prana-patangakan vrtha (31)

Sri Sri Bhagavatas Caitanyacandrasya

Una persona che ha raggiunto il culmine dell’amore per Krsna sembra priva di quell’amore, a causa dell’insaziabile desiderio di gustarlo che cresce momento dopo momento; questo indica che l’amore per Krsna concede la fortuna suprema, ed è lo scopo della vita più raramente raggiungibile

O mio compagno, non ho la minima traccia d’amore per Krsna; tuttavia, piango. Questo solo per mostrare la Mia grande fortuna. Senza vedere il viso amabile di Krsna che suona il flauto, passo i miei giorni indegnamente, come un insetto insignificante.

(Il Signore Supremo Sri Caitanyacandra)

CAPITOLO 9

Sri-Sri Bhagavad-vacanàmrtam

Parole di nettare del Signore Supremo

sri-krsnanghri-prapannanam, krsna-premaika-kanksinam

sarvarti-ajñana-hrt-sarva, bhista-seva-sukha-pradam (1)

prana-sañjivanam saksad, bhagavad-vacanamrtam

sri-bhagavata-gitadi, sastrac changrhyate `tra hi (2)

Qui, raccolte dalle Sacre Scritture, prime fra tutte lo Srimad­Bhàgavatam e la Bhagavad-gita, ci sono parole di nettare provenienti direttamente dalla bocca di loto della Suprema Personalità di Dio. Questo è il nettare per vincere tutto il dolore e l’oscurità delle anime arrese ai piedi di loto di Sri Krsna, ed anche per quelle che aspirano all’amore esclusivo di Krsna. Ciò nutre le vite dei devoti, e soddisfa i loro cuori esaudendo tutti i loro più intimi desideri per il servizio devozionale.

sri-bhagavatah prapanna-klesa-haritvam

tvam prapanno smi saranam deva-devam janardanam

iti yah saranam praptas, tam klesad uddharami aham (3)

Sri Narasimhe

Il Signore Supremo dissipa la sofferenza della Sua anima arresa

lo libero da ogni sofferenza colui che accetta il Mio rifugio dicendo: “O Dio degli dei, o Supremo rifugio, io sono abbandonato a Te.”

(Sri Nrsimha Puràna)

tasya sakrd eva prapannaya sadabhaya-datrtvam

sakrd eva prapanno yas, tavasmiti ca yacate

abhayam sarvada tasmai, dadamy etad vratam mama (4)

Sri Ramayane

Se qualcuno cerca rifugio in Lui anche solo una volta, Egli gli accorda l’assenza perpetua della paura

lo prometto che se qualcuno una sola volta Mi supplica sinceramente chiedendo rifugio, dicendo: “Io sono Tuo”, gli concedo il coraggio per tutto il tempo a venire.

(Sri Ràmàyana)

sa ca sadhunam paritrana-karta

paritranaya sadhunam, vinasaya ca duskrtam

dharma-samsthapanarthaya, sambhavani yuge yuge (5)

Sri Gitayam

Egli è il salvatore delle persone sante

Io appaio in ogni era per liberare i devoti santi, vincere i miscredenti peccaminosi, e stabilire fermamente la vera religione.

(Srimad Bhagavad-gita, versi 5-31)

tasya prarthanurupa-phala-datrtvam

ye yatha mam prapadyante, tams tathaiva bhajamy aham

mama vartmanuvartante, manusyah partha sarvasah (6)

Tatraiva

Egli concede qualunque frutto Gli si chieda

O Partha, Io sarò raggiungibile in accordo al modo in cui una persona Mi adora. Certamente tutti gli uomini seguono il Mio sentiero, quel sentiero da Me rivelato.

bahu-deva-yajinam sri-krsnetara-devata-prapatir-bhogabhisandhi-mulaiva

kamais tais tair hrta-jñanah, prapadyante `nya-devatah

tam tam niyamam asthaya, prakrtya niyatah svaya (7)

Tatraiva

La sola ragione per cui gli adoratori dei molti deva si arrendono a loro e non al Signore Krsna è la gratificazione dei sensi

Le persone il cui buon senso è deviato da qualche desiderio materiale si preoccupano di quel desiderio, e così adottano le regole appropriate per adorare “altri dei”.

tat sarvesaresvaratvajñanam eva karminam bahu-deva-yajane karanam

aham hi sarva-yajñanam, bhokta ca prabhur eva ca

na tu mam abhijananti, tattvenatas cyavanti te (8)

Tatraiva

Coloro che aspirano ad elevarsi adorano “molti dei” a causa dell’ignoranza della posizione di Sri Krsna, il Supremo Dio di tutti gli dei

Io soltanto sono il Signore e fruitore di tutti i sacrifici. Coloro che adorano gli esseri celesti, considerandoli indipendenti da Me, sono adoratori superficiali (pratikopàsaka). Essi non comprendono la Mia reale posizione e così, a causa della loro ingannevole adorazione, deviano dalla verità. Quando essi adorano come Mie espansioni i deva guidati dal Dio del Sole, allora possono ottenere un risultato auspicioso.

tatra durmati-duskrti-mudhata-rupo maya-prabhava eva karanam

na mam duskrtino mudhah, prapadyante naradhamah

mayayapahrta-jñana, asuram bhavam asritah (9)

Tatraiva

La causa di una così piccola intelligenza, delle tendenze cattive e della stoltezza, è la potenza dell’illusione (màyà)

Essendo immersi in màyà, gli uomini sciocchi e caduti, impegnati in atti malvagi, ricorrono alla mentalità demoniaca e non si arrendono a Me.

dvandvatitah sukrtiman eva sri-krsna-bhajanadhikari

yesam tv anta-gatam papam, jananam punya-karmanam

te dvandva-moha-nirmukta, bhajante mam drdha-vratah (10)

Tatraiva

Solo l’anima virtuosa che rigetta sia la felicità che l’infelicità materiale è qualificata per adorare il Signore Krsna

I virtuosi, i cui peccati sono stati distrutti, sono liberati dalla felicità e dall’infelicità illusori, e Mi adorano con ferma determinazione.

sri-krsna-prapatir eva maya-taranopayo nanyah

daivi hy esa gunamayi, mama maya duratyaya

mam eva ya prapadyante, mayam etam taranti te (11)

Tatraiva

Abbandonarsi a Sri Krsna è il solo modo per sopraffare maya

Questa Mia energia illusoria (maya), costituita dai tre modi della natura materiale, è praticamente insormontabile. Soltanto coloro che si arrendono a Me possono vincerla.

sri krsna-prapatir eva suddha-jñana-phalam ity anubhavitur

mahatmanah sudurllabhatvam

bahunam janmanam ante, jñanavan mam prapadyate

vasudevah sarvam iti, sa mahatma sudurllabhah (12)

Tatraiva

La sottomissione totale ai piedi di loto di Sri Krsna è lo scopo della conoscenza (jnàna); la grande anima che realizza questa verità è estremamente rara

Colui che è passato attraverso molte vite di assidue pratiche spirituali, per l’influenza del sadhu-sanga, l’associazione delle persone sante, raggiunge la conoscenza della Mia identità e così si arrende completamente a Me. Dopo di ciò, questi Mi raggiunge e realizza che tutto ciò che esiste, senza eccezioni, è connesso con Vasudeva, e quindi è della Sua stessa natura. Una tale grande anima è estremamente rara.

labdha-cit-svarupasyaiva sri-krsne para bhaktih, atah sa nirguna eva

brahma-bhutah prasannatma, na socati na kanksati

samah sarvesu bhutesu, mad-bhaktim labhate param (13)

Tatraiva

Chi ha realizzato la sua natura spirituale costituzionale, s’impegna nel trascendentale servizio devozionale ai piedi di loto di Sri Krsna; perciò, tale devozione trascende i tre modi della natura materiale

Attraverso la conoscenza della Verità Assoluta non differenziata una persona può ottenere la soddisfazione del sé, la libertà dal lamento e dal desiderio, e percepire 1’uguaglianza in tutti gli esseri. Oltre a questo, egli s’impegna nel trascendentale servizio devozionale a Me.

akhila-rasamrta-murtih sri krsna eva jñani-gana-mrgya-turiya brahmano mulasrayah

brahmano hi pratisthaham, amrtasyavyayasya ca

sasvatasya ca darmasya, sukhasyaikantykasya ca (14)

Tatraiva

Sri Krsna, la personificazione dell’intera estensione delle dolcezze divine, è la sorgente assoluta del Brahman indifferenziato, nel quale coloro che aspirano alla liberazione desiderano immergersi, come quarta condizione dell’anima Trascendentale ai modi della natura, come Verità assiomatica colma della divina varietà del santo nome, della forma, della natura, degli associati e dei passatempi, Io soltanto sono il sostegno e la sorgente del Brahman, la destinazione ultima di coloro che aspirano alla liberazione (jnàni).

L’immortalità, l’immutabilità, l’eternità, il nutrimento eterno dell’amore divino e l’estasi finale delle divine dolcezze di Vrndàvana (Vraja-rasa): tutto è sostenuto da Me, Krsna, la trascendentale, variegata, assiomatica Realtà.

aupanisat-purusasya sri-krsnasyaiva yogi-jana-mrgyam nikhila-cid-acin-niyantrtvam

sarvasya caham hrdi sannivisto, mattah smrtir jñanam apohanañ ca

vedais ca sarvair aham eva vedyo, vedanta-krd veda-vid eva caham (15)

Tatraiva

Inclusi i singoli e la collettività, l’assoluta Autocrazia sui piani materiali e spirituali è esercitata da Sri Krsna soltanto, il Principio dominante, maschile, supremo. Ciò è avvalorato dalle Upanisad; Egli è l’obiettivo ricercato dagli yogi

Io sono il Signore Supremo situato nel cuore di tutte le anime. Per il risultato dei suoi atti materiali, il ricordo dell’anima, la sua conoscenza e il suo oblio derivano da Me soltanto. Così, Io non sono solo Brahman, lo Spirito Assoluto che pervade l’universo, ma al di sopra di questo sono l’Anima Suprema nel cuore degli esseri viventi, che distribuisce i risultati delle loro attività. E persino al di sopra dei Miei aspetti adorabili del Brahman e del Paramatma, Io sono il guru di tutte le anime, il dispensatore eterno della loro buona fortuna: Io sono Bhagavan, la Suprema Personalità di Dio, e posso essere conosciuto attraverso i Veda; Io sono il creatore e il conoscitore perfetto di tutte le conclusioni assiomatiche dei Veda

(Vedanta).

tad-visnoh paramam padam eva gantavyam, tac ca jñaninam anavrtti-karakam yoginam adi-caitanyasvarupam karminañ ca karma-phala-vidhayakam

tatah padam tat parimargitavyam, yasmin gata na nivartanti bhuyah

tam eva cadyam purusam prapadye, yatah pravrttih prasrta purani (16)

Tatraiva

La meta desiderata sono i supremi, divini piedi di loto del Signore Visnu, Colui che decreta l’emancipazione ultima di coloro che aspirano alla liberazione (jnani), il Signore Supremo di coloro che si dedicano alla meditazione (yogi), e Colui che ricompensa coloro che aspirano ad elevarsi (karmmi)

Perciò si dovrebbe cercare quella meta suprema del non ritorno, i piedi di loto del Signore Visnu: “Io mi arrendo a Lui, la Persona Originale, da cui il mondo materiale perpetuo si è esteso.”

avidya-nirmuktah sampúrna-jña eva lila-purusottamam sri-krsnam eva nikhila-bhavair-bhajante

yo mam evam asammudho, janati purusottamam

sa sarva-vid bhajati mam, sarva-bhavena bharata (17)

Tatraiva

Coloro che sono liberati dall’ignoranza e sono dotati di una conoscenza matura rendono servizio in tutte le dolcezze devozionali, di cui l’amore coniugale (madhura-rasa) verso Sri Krsna, il Supremo Eroe dei passatempi divini (lila-purusottama), è il principale

O Bhàrata, un erudito maturo, liberato dall’illusione, e che per questo sa che lo soltanto sono la Suprema Personalità, mi serve in ogni aspetto (dolcezze devozionali).

karma-jñana-dhyana-yoginam api ( tat tad bhavam tyaktva) ye mac cit-sakti-gata-sraddham-asritya bhajante ta eva sarva-sresthah

yoginam api sarvesam, mad-gatenantaratmana

sraddhavan bhajate yo mam, sa me yuktatamo matah (18)

Tatraiva

Fra tutti gli yogi che seguono le vie basate sull’azione, la conoscenza e la meditazione (karmma, jnàna, dhyàna), i più elevati sono quelli che (abbandonando le loro rispettive attitudini) prendono rifugio con tutta la loro fede nella Mia potenza personale (svarupa-sakti), e così s’impegnano nel puro servizio devozionale a Me

La Mia opinione è che, fra tutti i tipi di yogi, il più elevato è colui che abbandona il suo cuore a Me e Mi serve in devozione con una sincera fede interiore.

niravachinna-prema-bhakti-yajino mat-parsada eva parama-sresthah

may-avesya mano ye mam, nitya-yukta upasate

sraddhaya parayopetas, te me yuktatama matah (19)

Tatraiva

I Miei associati, che Mi servono con un’affettuosa, ininterrotta devozione, sono i più elevati

Dedicando la sua intera vita al servizio devozionale con pura fede, chi assorbe il suo cuore in Me è certamente il più elevato fra tutti i devoti.

sri-krsne svayam-ruptvam sarvamsitvam sarvasrayatvam cid-vilasamayatvañ ca

mattah parataram nanyat, kiñcid asti dhanañjaya

mayi sarvam idam protam, sutre mani-gana iva (20)

Tatraiva

La forma originale di Dio, Sri Krsna, è l’origine di tutte le incarnazioni, il rifugio ultimo; Lui gode della dinamica natura divina

O Dhananjaya, non c’è nessuno superiore a Me Tutto ciò che esiste è legato a Me nella Mia forma di Visnu, come perle tenute assieme da un filo.

svayam-rupasya svarupa-sakit-pravartanam asritya raga-bhajanam eva parama-pandityam

aham sarvasya prabhavo, mattah sarvam pravartate

iti matva bhajante mam, budha bhava-samanvitah (21)

Tatraiva

La perspicacia massima è nel raga-bhajana, la devozione spontanea (guidata dal servizio a Sri Radhika) sotto l’impeto della potenza personale del Signore Originale che è la bellezza stessa

Sappi che io sono la sorgente di tutto ciò che esiste, spirituale o materiale. Comprendendo ciò, le anime veramente intelligenti Mi offrono il loro cuore e s’impegnano nel puro servizio devozionale.

(Non appena le persone con la tendenza al servizio nell’amore, bhàva-bhajana, realizzano la forma originale di Dio, svayam-rupa, come la sorgente di tutti i metodi di adorazione e di devozione, da quel momento in poi, nella dolcezza della relazione coniugale divina, madhura-rasa, esse sentiranno necessariamente una profonda lealtà nel seguire intimamente l’impeto del servizio completamente sbocciato, essendo questo impulso la potenza personale del Signore, svarùpa-sakti, o la Personificazione Femminile del culmine della devozione, mahàbhàva-svarúpà. In questo modo, loro raggiungono il servizio di Srimati Radharàni, sri radha-dasya. Il significato è che la potenza di Sri Krsna è anche I’ Inauguratrice dell’adorazione e della devozione a Lui, e l’impegnarsi nel puro servizio devozionale, sempre prendendo rifugio in una tale concezione nella pura devozione del cuore, costituisce per i Gaudiya Vaisnava il servizio al guru, o sri radha-dasya nella madhura-rasa.)

mad-arpita-prana mad-asritah parasparam sahayena mad-alapana-prasada ramanadi-sukham nityam eva labhante

mac-citta mad-gata prana, bodhayantah parasparam

kathayantas ca mam nityam, tusyanti ca ramanti ca (22)

Tatraiva

I Miei servitori, che hanno dedicato a Me le loro intere vite e hanno preso pieno rifugio in Me, si assistono mutuamente in una maniera consona alle loro rispettive attitudini interiori devozionali. Essi gustano eternamente conversando di Me, nella soddisfazione di servirmi, e godono del nettare della devozione che culmina nella mia divina relazione coniugale

Questi sono i sintomi di tali devoti esclusivi: con l’anima ed il cuore dedicati a Me, essi si scambiano costantemente le loro estasi devozionali mentre conversano di Me. Attraverso un tale ascolto e canto, nello stadio della pratica (sàdhana), essi godono la felicità della devozione; nello stadio della perfezione (sàdhya), cioè, nel conseguimento dell’amore divino (prema), essi gustano la dolcezza della Mia intima relazione coniugale divina, nella libera spontaneità di Vraja.

bhava-sevaiva bhagavad-vasikarane samartha

patram puspam phalam toyam, yo me bhatya prayacchati

tad aham bhakty-upahrtam, asnami prayatatmanah (23)

Tatraiva

Soltanto il servizio d’amore (bhava-seva) può soggiogare il Signore Supremo

Qualsiasi cosa i devoti dal cuore puro Mi offrano con amore, come una foglia di Tulasi, un fiore, un frutto e dell’acqua, Io l’accetto con sentito affetto.

krsnaika-bhajana-silasya tat prabhavena vidhuyamanany abhadrani duracaravad drstany apidurabhisandhi-mulakavan na garhaniyany api ca svarupatas tad eka bhajanasya paramadbhuta mahatmyat sah sadhur eva

api cet suduracaro, bhajate mam ananya-bhak

sadhur eva sa mantavyah, samyag vyavasito hi sah (24)

Tatraiva

Per la potenza dell’effetto purificante della devozione per Krsna, possono sorgere evidenti tratti inauspiciosi nel carattere di una persona che è esclusivamente dedicata al servizio del Signore. Benché tali difetti possano sembrare abominevoli, essi non sono condannabili come quelli nati da motivazioni malvagie (come in un non-devoto). Al contrario, per la naturale e meravigliosa gloria originale della devozione esclusiva a Lui (ananya-bhajana), quel devoto deve essere riconosciuto come un santo autentico

Se una persona Mi serve con un cuore devoto in modo esclusivo, deve essere onorata come un vero santo (sadhu), anche se le sue pratiche fossero abominevoli, perché la decisione della sua vita è perfetta sotto tutti gli aspetti.

sodhana-prakriya-jata-mala-nihsaranaysa, malina-vastunah svabhavika-mala-vicchuranena saha na kadapy ekatvam, tadrg-bhaktah ksipram sudhyati, na kadapi nasyatiti paramasvasa-pradatvam

ksipram bhavati dharmatma, sasvac-chantim nigacchati

kaunteya pratijanihi, na me bhaktah pranasyati (25)

Tatraiva

La suprema promessa: la sporcizia che viene espulsa dal processo di purificazione e la naturale emanazione di sporcizia da una cosa contaminata non possono mai essere identiche. Un Mio devoto è rapidamente purificato: egli non è mai perduto

O figlio di Kunti, la Mia promessa è che un’ anima che adotta la devozione esclusiva a Me sicuramente non fallirà mai. Nonostante 1′ iniziale sradicamento e l’inaspettata comparsa dei suoi difetti, tali anomalie scompaiono rapidamente grazie al Mio ricordo continuo, nel rammarico per tali ostacoli nel suo servizio. Egli diventa un devoto impeccabile nel comportamento costituzionale e naturale dell’anima, e come risultato della sua devozione raggiunge il sollievo supremo dalla schiavitù sia dell’iniquità che della pietà.

ghani-bhuta-visuddha-sattva-murtim asritya tamasa-prakrtayo `pi paramam gatim labhante

maam hi partha vyapasritya, ye `pi syuh papa-yonayah

striyo vaisyas tatha sudras, te `pi yanti param gatim (26)

Tatraiva

Prendendo rifugio in Sri Krsna, la personificazione della pura virtù concentrata, non adulterata, anche il più depravato raggiunge la destinazione suprema

Oh Pàrtha, prendendo espressamente rifugio nella devozione esclusiva a Me, anche le persone barbare, di bassa nascita, che vivono mangiando carne di mucca, le donne corrotte come le prostitute, e gli umani di classe inferiore come i mercanti e i manovali, tutti loro raggiungono rapidamente la destinazione suprema. Nulla può ostacolare coloro che prendono rifugio nella devozione a Me.

baddha-jivanam prakrti-yantritatvam isvarasyobhaya-niyamakatvañ ca

isvarah sarva-bhutanam, hrd-dese `rjuna tisthati

bhramayan sarva-bhutani, yantrarudhani mayaya (27)

Tatraiva

Le anime condizionate sono rese schiave dalla natura materiale, ma il Signore è il controllore sia della natura che degli esseri viventi

O Arjuna, Io sono l’Anima Suprema situata nel cuore di tutte le anime, il Signore e il Padrone di tutte le anime. Per ogni sforzo dell’essere vivente in questo mondo, il Signore (la Mia espansione plenaria, l’Anima Suprema), assegna il giusto risultato. Come un oggetto fissato su una ruota è indotto a ruotare, così gli esseri viventi sono indotti a ruotare nell’universo dall’autorità onnipotente del Signore. Incitato da Lui, il tuo destino si compirà naturalmente in accordo ai tuoi sforzi.

suddha-jivanam-anucaitanya-svarupatvat sa-sima-svatantratayah sad-vyavaharena paresasraye para-santih

tam eva saranam gaccha, sarva-bhavena bharata

tat prasadat param santim, sthanam prapsyasi sasvatam (28)

Tatraiva

Le pure anime spirituali hanno un’indipendenza limitata, dovuto alla loro natura costituzionale di entità atomiche coscienti; mediante l’appropriata utilizzazione di questa indipendenza, esse prendono rifugio nel Signore Supremo e raggiungono così la pace assoluta

O Bharata, arrenditi in tutti i modi a quel Signore: per la Sua grazia raggiungerai la pace suprema e la dimora eterna.

bhakta-bandhavasya bhagavath parama-marmopadesah

sarva-buhyatamam bhuyah, srnu me paramam vacah

isto `si me drdham iti, tato vaksyami te hitam (29)

Tatraiva

Il più nascosto tra tutti i tesori celati del Signore: il consiglio più affettuoso del caro amico del devoto

Ti ho rivelato l’insegnamento segreto dell’Assoluto indifferenziato, e l’insegnamento più nascosto della Sovranità Onnipotente. Ora ascolta il più nascosto di tutti i tesori nascosti che riguardano Me, il Dolce Assoluto. Tra tutti gli insegnamenti che ho rivelato all’interno di questa gita-sastra, questo è il più elevato. Tu Mi sei molto caro, e così ti sto spiegando questo a tuo miglior vantaggio.

parama-madhurya-murteh kama-devasya kama-sevanusilanam eva niscitam sarvottama-phala-praptih-

man mana bhava mad-bhakto, mad-yaji mam namaskuru

mam evaiyasi satyam te, pratijane priyo `si me (30)

Tatraiva

Al di là di ogni dubbio, il raggiungimento più elevato è servire i desideri ultraterreni (aprakrta) dell’Assoluto Dolce Cupido

Sii Mio devoto, offri a Me il tuo cuore. Non pensare a Me come fanno i karmma-yogi, i jnàna-yogi, e i dhyana-yogi. Sacrifica ogni tuo sforzo a Me, la Suprema Personalità di Dio. La Mia promessa è che, senza dubbio, raggiungerai così facendo il servizio alla Mia Persona, che è la personificazione della verità, della coscienza, e della bellezza. Io ti rivelo questa devozione trascendentale perché Mi sei molto caro.

nikhila-dharmadharma-vicara-parityagenadvaya-jñana-svarupasya sri-vrajendranandanaika vigrahasya pada-padma-saranad eva sarvapac-chanti-purvaka sarva-sampat-praptih

sarva-dharman parityajya, mam ekam saranam vraja

aham tvam sarva-papebbhyo, moksayisyami ma suchah (31)

Tatraiva

L’unico modo per ottenere sollievo da tutte le avversità, l’unico modo per trovare il tesoro nascosto, è abbandonare ogni considerazione di religiosità o irreligiosità e arrendersi ai piedi di loto dell’Assoluta Realtà, il bellissimo Sri Krsnacandra, il divino figlio del Re Nanda

Per rivelare la conoscenza del Mio aspetto onnipervadente, il Brahman, così come la conoscenza del Mio aspetto onnipresente, il Paramàtma, qualsiasi insegnamento lo abbia dato, basato in generale sui doveri degli ordini di vita socio­religiosi, il dovere del mendicante, l’altruismo, il controllo interno ed esterno dei sensi, la meditazione, la sottomissione alla sovranità dell’Onnipotente, ti chiedo ora di metterlo rapidamente da parte. Abbandona tutte queste religiosità ed arrenditi a Me, la Personalità di Dio, Bhagavàn. Per questo, lo ti libererò da tutti i peccati di questo soggiorno terreno, così come da qualsiasi peccato a cui sarai andato incontro abbandonando i doveri o le religiosità sopramenzionate. Non ci sarà per te alcuna ragione di lamentarti che la missione della tua vita non sia compiuta.

sri-harer eva sarva-sad-asaj-jagat-karanatvam

aham evasam avagre, nanyad yat sad-asat param

pascad aham yad etac ca yo,vasisyeta so `smy aham (32)

Srimad-Bhagavate

Sri Hari è la causa di tutti i mondi, grossolani e sottili

Prima della creazione di questo universo, soltanto lo esistevo. Il grossolano, il sottile, ed anche l’indefinibile non-differenziato Assoluto, il Brahman, niente esisteva separatamente da Me. Dopo la creazione, Io esisto come entità complessiva; e dopo il cataclisma, Io soltanto resterò.

(Srimad-Bhagavatam, versi 32-57)

nikhila-sambandhabhidheya-prayojanatmaka-veda-jñanam tasmad eva

jñanam me paramam-guhyam, yad-vijñana-samanvitam

sa-rahasyam tad-angañ ca, grhana gaditam maya (33)

Tatraiva

L’insieme della conoscenza offerta dai Veda, relazione, mezzi e fine (sambandha, abhidheya, prayojana), proviene soltanto da Lui

Per essere misericordioso verso di te, t’insegno la conoscenza più esoterica della Mia Persona, che include la realizzazione della Mia natura e di tutto ciò che Mi circonda (sambandha­tattva), l’inconcepibile mistero della devozione d’amore o prema-bhakti (prayojana-tattva), e la sua parte costituente nella forma della pratica devozionale o sadhana-bhakti (abhidheya­tattva). Ora ascolta attentamente il Mio messaggio ed accetta ciò che ti rivelo.

sri krsnatmaka-dharmamayam eva veda-jñanam tasmad brahmanadhigatam

kalena nasta pralaye, vaniyam veda-samjñita

mayadau brahmane prokta, dharmo yasyam mad atmakah (34)

Tatraiva

L’insegnamento dell’eterna religione, non differente da Sri Krsna, proviene da Sri Krsna attraverso il Signore Brahma

Il messaggio dei Veda è la religione eterna, non differente da Me. Quando nel corso del tempo questi insegnamenti eterni scomparvero alla visione per il cataclisma universale, lo li ho rivelati al Signore Brahma all’inizio della nuova creazione.

paramananda-svarupa-sri-krsnaptir eva sarva-srestha-sukha-praptih

may arpitatmanah sabhya, nirapeksaya sarvatah

mayatmana sukham yat tat, kutah syad visayatmanam (35)

Tatraiva

La felicità ultima è il conseguimento del servizio a Sri Krsna, che è l’estasi divina personificata

Miei cari santi, dove possono trovare i materialisti la felicità che lo, la personificazione dell’estasi divina, concedo ai cuori di coloro che offrono la vita e l’anima a Me, e che per questo sono diventati indifferenti a tutto il resto?

karma-yogadi-labhyam phalam vañchati cet prapnoty eva krsnabhakta

yat karmabhir yat tapasa, jñana-vairagyatas ca yat

yogena dana-dharmena, sreyobhir itarair api (36)

sarvam mad-bhakti-yogena, mad-bhakto labhate ` ñjasa

svargapavargam mad-dhama, kathañcid yadi vañchati (37)

Tatraiva

Quando un devoto desidera qualunque oggetto, conseguibile dai praticanti della religiosità basata sul karmma, sul jnàna e sullo yoga, lo ottiene rapidamente

Impegnandosi nel servizio devozionale, il Mio devoto ottiene senza sforzo qualsiasi cosa che in questo mondo viene conseguita grazie alle pratiche virtuose come il dovere, l’austerità. l’erudizione , il distacco, la meditazione, la carità, o la religiosità. Anche la residenza a Vaikunthaloka è sua di diritto, per non parlare del raggiungimento dei pianeti celesti o della liberazione.

aikantika diyamanam api kaivalyadikam na vañchanti

na kiñcit sadhavo dhira, bhakta hy ekantino mama

vañchati api maya dattam, kaivalyam apunar bhavam (38)

Tatraiva

I devoti esclusivi non aspirano mai alla liberazione, di cui l’aspetto principale è l’emancipazione nell’Assoluto, anche se è loro offerta

Anche se lo desidero accordargliela, i Miei devoti esclusivi, santi ed intelligenti, non accetteranno mai la liberazione ultima di unione con il Brahman.

kaivalyac-chreyah salokyadikam api necchanti

mat-sevaya pratitam te, salokyadi-catustayam

necchanti sevaya purnah, kuto `nyat kala-viplutam (39)

Tatraiva

I miei devoti non aspirano nemmeno alla liberazione positiva,

che inizia con il risiedere nella dimora del Signore ed è infinitamente superiore alla liberazione ultima di unione con il Brahman

Se il Mio puro e dedicato devoto non accetta nessuno dei quattro tipi di liberazione positiva (sàlokya, ecc. ) anche se loro stessi gli si rendono disponibili grazie al suo servizio a Me, perché mai dovrebbe desiderare il piacere materiale e la liberazione ultima nel Brahman (sàyujya-mukti), che sono spazzati via molto velocemente dal procedere del tempo? Con la sàyujya-mukti, la condizione eterna dell’anima cade nelle fauci della morte. Così, il piacere dei sensi e la liberazione monistica non possiedono alcuna permanenza.

prabala bhaktir eva bhagavad-vasikarana-samarta, na hi yoga-jñanadayah

na sadhayati mam yogo, na sankhyam dharma uddhava

na svadhyayas tapas tyago, yatha bhaktir mamorjita (40)

Tatraiva

Soltanto l’intensa devozione può soggiogare il Signore Supremo; la meditazione, la conoscenza, ecc., non possono farlo

O Uddhava, le attività come lo yoga in otto fasi, la conoscenza di se stessi di essere uno col Brahman, la religiosità brahminica e lo studio dei Veda, tutti i tipi di austerità, l’abbandono del sé nell’ascetismo, nessuno di questi può legarmi come fa la devozione intensa.

krsna-bhaktih svapakam api janma-dosat punati

bhatyaham ekaya grahyah, sraddhayatma priyah satam

bhaktih punati man-nistha, svapakam api sambhavat (41)

Tatraiva

La krsna-bhakti libera persino i barbari fuoricasta dalla contaminazione della loro bassa nascita

Io, che sono caro ai sadhu, posso essere raggiunto soltanto dalla devozione nata dalla fede pura. Anche un fuoricasta mangiatore di carne di cane, che si dedica alla devozione esclusiva per Me, è liberato dall’influenza delle miserabili circostanze della sua nascita.

prabala bhakti ajitendriyan api visaya-bhogad-uddharati

badhyamano `pi mad-bhakto, visayair ajitendriyah

prayah pragalbhaya bhaktya, visayair nabhibhuyate (42)

Tatraiva

L’intensa devozione libera dal piacere mondano anche le persone dai sensi incontrollati

Una persona che adotta la via della devozione può essere afflitta dall’ostacolo della sua mente che in qualche modo indugia nei pensieri della mondanità, a causa delle abitudini precedenti di amoreggiamenti sensuali. Non appena egli coltiva la devozione, la sua attitudine al servizio si sviluppa. E quanto più aumenta la sua audacia nel servire, tanto più quel devoto materialista diviene gradualmente sempre più capace a dominare la sua attrazione per il mondo. L’unica causa di fallimento per tali aspiranti è la loro mancanza di sincerità.

labha-suddha-bhakti-bijasya nirvinnasyanubhuta-dukhatmaka-kama-svarupasyapi tat tyagasamarthya-garhana-silasya tatra niskapata-nistha purvaka-yajita-bhakty-angansya sanair bhagavan hrsayoditah san nikhilavidya tat karyani ca vidhavamsayan niravacchinna-nija-cinmaya-vilasa- dhamaivaviskaroti

jata-sraddho mat-kathasu,nirvinnah sarva-karmasu

veda duhkhatmakan kaman, parityage `py anisvarah (43)

tato bhajeta mam pritah, sraddhalur drdha-niscayaj

jusamanas ca tam kaman, duhkhodarksams ca garhayan (44)

proktena bhakti-yogena, bhajato ma `sakrn muneh

kama hrdaya nasyanti, sarve mayi hrdi sthite (45)

bhidyate hrdaya-granthis, chidyante sarva-samsayah

ksiyante casya karmani, mayi drste `khilatmani (46)

Tatraiva

Per colui che riceve il seme della devozione, che è altruista e penitente, che denuncia la sua incapacità ad abbandonare il piacere mondano pur avendo realizzato che esso è l’incarnazione della sofferenza, e che con sincerità si dà incessantemente a tutte le pratiche di devozione, per lui, nel cuore di un tale devoto, il Signore Supremo s’innalza come il sole che sorge per annientare l’ignoranza e le sue reazioni, rivelando la Sua personalità divina in tutta la Sua gloria incontaminata

Colui che ha impregnato il suo cuore di fede nelle narrazioni del Mio nome, della Mia natura e dei Miei passatempi, che è diventato indifferente a tutti i tipi di attività interessate e alle sue ricompense, che ha imparato che tutte le forme di piacere che nascono dalle passioni sensuali alla fine si trasformano in miseria, e che tuttavia è incapace di abbandonare completamente tali passioni, un tale devoto fedele, essendo sicuro che le sue imperfezioni verranno dissipate dalla potenza della devozione, gradualmente giunge a detestare quelle passioni perverse che lo rendono schiavo, conoscendo la devastazione che provocano, e Mi serve con amore: quando il suo obiettivo è puro e sincero, lo gli concedo la Mia misericordia.

In questo modo, il devoto introspettivo si assorbe incessantemente in tutte le pratiche di servizio devozionale come lo le ho presentate. Ed lo, che sono situato nel cuore del Mio devoto, colpisco alla radice tutti gli impulsi materiali che infettano il suo cuore, riducendoli all’oblio.

Portando Me, l’Anima di tutte le anime, nel suo cuore, nessun peccato potrà rimanervi. Rapidamente, per quel serio aspirante devoto, lo stretto nodo dell’ego mondano è reciso, tutti i dubbi sono stroncati ed ogni azione terrena è esaurita.

jñana-vairagyadinam kadacit suddha-bhakti-badhakatvam ato na bhakty-angatvam

tasman mad-bhakti-yuktasya, yogino vai mad-atmanah

na jñanam na ca vairagyam, prayah sreyo bhaved iha (47)

Tatraiva

Poiché le attività basate sulla conoscenza con rinuncia sono talvolta causa di ostruzione alla pura devozione, esse non possono mai essere parti integranti della devozione stessa

La pratica dello gnosticismo arido e dell’abnegazione stoica, jnana e vairagya, non sono necessarie, e generalmente non possono essere di beneficio per il devoto fedele che dedica i1 cuore e tutte le sue attività al servizio dei Miei piedi di loto. (Anche se jnana e vairagya sono superficialmente impiegate in uno stadio preliminare, queste non sono tuttavia da considerarsi parti integranti della pura devozione, che si erge indipendentemente nella sua supereccellenza divina).

sraddhaya eva kevala-bhakty-adhikara-datrtvam na jatyadeh

kevalena hi bhavena, gopyo gavo naga mrgah

ye `nye mudha-dhiyo nagah, siddha man iyur añjasa (48)

Tatraiva

È la fede che qualifica qualcuno per la devozione esclusiva, non la nascita o qualche altro requisito mondano

O Uddhava, semplicemente per i loro cuori puri, le pastorelle, le mucche di Vraja, gli alberi, di cui i più importanti sono gli Yamalàrjjuna, gli animali, i serpenti guidati dal malvagio Kàliya, e i vari oggetti dall’intelligenza istupidita tra cui principalmente gli arbusti e i rampicanti di Vrndavana, ottengono tutti la perfezione e rapidamente Mi raggiungono. (Qui, ci si è riferiti alle sadhana-siddha gopi e ad altri vari devoti che hanno raggiunto la perfezione grazie alla pratica della pura devozione).

sastra-vihita-svadharma-tyagenapi bhagavad-bhajanam eva kartavaym

ajñayaiva gunan dosan, mayadistan api svakan

dharman samtyjya yah sarvan, mam bhajet sa ca sattamah (49)

Tatraiva

Si deve adorare il Signore Hari, anche se fosse necessario abbandonare i doveri prescritti dalle Scritture

Nelle Scritture di religione, lo, il Signore Supremo, ho istruito gli uomini di tutte le condizioni sociali nei loro doveri. Debitamente comprendendo il valore purificatore del compimento dei doveri prescritti, così come la cattiva abitudine nel trascurarli, colui che abbandona l’obbedienza a tali obblighi per impegnarsi nel Mio servizio devozionale è il migliore tra gli uomini onesti (sadhu).

sarva-jivavataranam apy atma-svarupah svayam-rupo vraja-kisora eva sakala-svarupa-vrtti-rasa-samahara-madhura-bhavena sruti-smrti-vihita-pati-devatadi-nistha-parityagenaiva tad-krida-putalakair iva jivaih kama-rupanugatyena bhajaniyah nikhila-klesa-dustasura-samaja-pati-putradi-bhayat sa raksisyati eva

tasmat tvam uddhavotsrjya,codanam praticodanam

pravrttiñ ca nivrttiñ ca, srotavyam srutam eva ca (50)

mam ekam eva saranam, atmanam sarva-dehinam

yahi sarvatma-bhavena, maya sya hy akutobhayah (51)

Tatraiva

La forma originale del Signore è Vraja-kisora, il pastorello adolescente di Vrndàvana, ed Egli è l’Anima di tutte le anime così come l’origine di tutte le incarnazioni di Dio. Effettivamente, abbandonando le ingiunzioni dei Veda e delle scritture connesse, che prescrivono la fedeltà e l’obbedienza al marito e alle personalità venerabili, prime fra tutte i deva, si dovrebbe, come occupazione dell’anima nella relazione coniugale divina, il naturale insieme di tutti i dolci sentimenti devozionali, seguire la via dell’aspirazione all’unione con quel pastore trascendentale esclusivamente per il Suo piacere trascendentale, e servirlo con pura devozione, come una bambolina nelle Sue mani. Egli protegge infallibilmente dalla paura di ogni sofferenza, dai demoni, dalla società, dal marito, dal figlio e dalla famiglia

O Uddhava, abbandona completamente i precetti religiosi ispirati dai Veda e avvalorati dalle Scritture smrti, rigetta tutte le ingiunzioni e le proibizioni, siano esse ben conosciute o ancora da essere conosciute, e prendi rifugio solo in Me, l’Anima di tutti gli esseri, Sri Krsna, il Dolce Assoluto. Quando tu farai questo con ogni sentimento, ti situerai nel Mio cuore e quindi non sarai minacciato da nessuna parte.

jivanam tyakta-bhukti-mukti-devatantarapti-sprhanam grhita-sri krsnanugatyamaya-jivananam eva nitya-svarupa-siddhis-tad antaranga-sri rupanuga-bhajana-parikaratvañ ca sampadyate

martyo yada tyakta-samasta-karma, niveditatma vicikirsito me

tadamrtatvam pratipadyamano, mamatma-bhuyaya ca kalpate vai (52)

Tatraiva

Abbandonando completamente il desiderio per il piacere terreno o per la liberazione, o il desiderio di diventare uno degli esseri celesti, le anime che abbracciano il servizio a Sri Krsna realizzano la loro eterna identità divina e raggiungono il servizio confidenziale al Signore, ottenendo l’ammissione nel gruppo dei seguaci di Srila Rupa Gosvami

Quando l’essere mortale rinuncia ad ogni impegno mondano, si offre completamente a Me, e agisce esclusivamente in accordo al Mio desiderio, raggiunge una condizione nettarea, o di immortalità positiva. Allora egli viene accettato, e si qualifica per gustare il culmine dell’estasi divina, unito a Me come un membro della Mia famiglia.

sva-priya-parikarena vina sri-bhagavato `py atma-satayam apy anabhilasah

naham atmanam asase, mad bhaktaih sadhubhir vina

sriyañ catyantikim brahman, yesam gatir aham para (53)

Tatraiva

Persino il Signore Supremo non desidera condurre una vita senza la compagnia dei Suoi amati associati

O migliore dei bràhmana, senza la compagnia di quei sadhu per i quali lo sono l’unico rifugio, non desidero né la beatitudine della Mia stessa natura né le sei opulenze eterne.

ananya-bhajanam eva sri-bhagavato bhaktanañ ca parasparam tyagasahane karanam

ye daragara-putrapta, pranan vittam imam param

hitva mam saranam yatah, katham tams tyaktum utsahe (54)

Tatraiva

Nella devozione esclusiva, il Signore Supremo ed i Suoi devoti non possono tollerare la reciproca separazione

Essi hanno lasciato la casa, il figlio, la moglie, i parenti, le ricchezze, la vita, questo mondo e i1 mondo successivo, semplicemente per arrendersi a Me. Come potrei mai sognare di abbandonarli?

madhura-rasayaiva sri-hari-vasikarane mukhyatvam tatradhisthitasya darsanam eva sampurna-darsanam

mayi nirbandha-hrdayah, sadhavah sama-darsanah

vase kurvanti mam bhaktya, sat-striya sat-patim yatha (55)

Tatraiva

La relazione coniugale divina è la principale conquistatrice di Sri Hari, e la visione di coloro che l’adottano è perfetta e completa

Come una moglie casta affascina il marito virtuoso, similmente i sadhu dalla visione equilibrata, che Mi adorano con tutto il loro cuore, Mi affascinano con 1’influenza del loro amore.

sri-lila-purusottamasya svecakrta-svasraya-vigraha-gananugatyamaya-nija-nitya-vraja-vastava-mula-paricaya-prakase priti-tattvasyaiva-maulikatvat, nyayady asya tad asritatvam tad adhinatvañ ca, dvijasya hari-bhakta-vasyatvañ ca prakasitam

aham bhakta-paradhino, hy asvatantra iva dvija

sadhubhir-grasta-hrdayo, bhaktair-bhakta-jana-priyah (56)

Tatraiva

Il Signore Supremo originale dei passatempi divini, il figlio del Re di Vraja, è per natura sottomesso alle Sue anime arrese, dal Suo dolce volere. Nella manifestazione dell’eterna fondamentale identità del Signore è rivelato che, poiché l’amore è tutto per Lui, la legge è naturalmente dipendente e quindi subordinata all’amore, e un brahmana è subordinato al devoto del Signore

O Mio caro brahmana, lo sono subordinato al Mio devoto e perciò sono come colui che non ha nessuna indipendenza. I sadhu, i devoti, hanno catturato il Mio cuore. E per non parlare dei Miei devoti, anche coloro che sono devoti dei Miei devoti Mi sono molto cari.

sri-krsna-prapannesu tyatakhila-svajana-svadharmesu tat-padaika-ratesu tad-viraha-kataresu sri-bhagavato nija-nama-prema-parikara-vrgraha-lilarasa-pradanena paramatmiyavat paripalana-pratisruti-rupa paramasvasa-vani

tam aha bhagavan prestham,prapannarti-haro harih

ye tyakta-loka-dharmas ca, mad arthe tan vibharmy aham (57)

Tatraiva

I devoti che sono abbandonati ai piedi di loto di Sri Krsna, che hanno abbandonato le loro famiglie ed i doveri prescritti per Lui, e che nel loro profondo assorbimento nel Suo servizio si sentono il cuore spezzato dalla Sua separazione, hanno la suprema rassicurazione nel messaggio del Signore che si assume l’impegno, come il familiare più intimo, di mantenere la vita del Suo devoto dandogli il Suo nome, il Suo affetto, i Suoi associati, il Suo corpo e l’ambrosia dei Suoi passatempi

Il Signore Supremo Sri Hari, il conquistatore dell’angoscia delle Sue anime sottomesse, disse alla Sua più cara anima arresa (Uddhava, il messaggero): “Io personalmente mantengo coloro che per Me hanno abbandonato i loro doveri prescritti, ed i loro obblighi sociali.”

CAPITOLO 10

Avasesamrtam

Divine eccedenze di nettare

sankirtyamano bhagavan anatah, srutanubhavo-vyasanam hi pumsam

pravisya cittam vidhunoty asesam, yatha tamo `rko `bhram ivati-vatah (1)

Srimad-Bhagavatam 12.12.48

Quando si ode il canto delle gloriose qualità della personalità del Signore Supremo Sri Hari, Egli entra nel cuore degli uomini per bandire tutte le loro miserie, come il sole dissipa l’oscurità ed i forti venti disperdono le nuvole.

mrsa-giras ta hy asatir asat-katha

na kathyate yad bhagavan adhoksajah

tad eva satyam tad uhaiva mangalam

tad eva punyam bhagavad-gunodayam (2)

Srimad-Bhagavatam 12.12.49

Quelle parole che non cantano le glorie del trascendentale Signore Sri Hari sono espressioni immaginarie, ingannevoli e false. Viceversa, quelle parole dove appaiono le qualità divine del Signore sono espressioni di verità che concedono ogni successo, e sono sorgenti di ogni virtù.

tad eva ramyam ruciram navam navam, tad eva sasvan manaso mahotsavan

tad eva sokarnava-sosanam nrnam, yad uttamah-sloka-yaso `nugiyate (3)

Srimad-Bhagavatam 12.12.50

Quelle parole con le quali la fama di uttamah-sloka Sri Hari, il canto delle cui glorie distrugge l’ignoranza del mondo, è costantemente diffusa, sono espressioni che concedono sempre nettare nuovo, inaugurano la grande festa del cuore e dissolvono l’oceano del lamento.

na tad vacas-citra-padam harer-yaso

jagat-pavitram pragrnita karhicit

tad anksa-tirtham na tu hamsa-sevitam

yatracyutas tatra hi sadhavo `malah (4)

Srimad-Bhagavatam 12.12.51

Quelle espressioni che, nonostante la loro affascinante ed ornamentale presentazione, non descrivono mai la fama di Sri Hari, che da sola purifica l’universo, attraggono soltanto uomini superficiali simili a corvi che non sono mai frequentati dagli eruditi. Questo perché i sadhu dal cuore immacolato adorano le parole melodiose che cantano le glorie del Signore Supremo.

yasah sriyam eva parisramah paro, varnasramacara-tapah-srutadisu

avismrtih sridhara-padamadmayor, gunanuvada-sravanadaradibhih (5)

Srimad-Bhagavatam 12.12.54

La rigida aderenza a pratiche come seguire i doveri prescritti dell’ordine varnasrama, eseguire austerità e studiare le Scritture, compiace semplicemente la propria reputazione ed influenza. Ma col servizio divino che inizia ascoltando con devozione le glorie del Signore, si guadagna la ricompensa suprema di non dimenticare mai i piedi di loto di Sri Hari.

tasyaravinda-nayanasya padaravinda-

kiñjalka-misra-tulasi-makaranda-vayuh

antar-gatah sva-vivarena cakara tesam

sanksobham aksara-jusam api citta-tanvoh (6)

Srimad-Bhagavatam 13.15.43

Un’incantevole fragranza, emanata da Tulasi, si univa ai piedi, simili agli stami del fiore di loto, del Signore Supremo dagli occhi di loto. Quando la brezza che portava questa fragranza divina entrò nelle narici (del Catuh-sana), causò gioia nei loro cuori, e i peli dei loro corpi si rizzarono, nonostante il loro attaccamento zelante al non-differenziato Brahman.

atmaramas ca munayo, nirgrantha apy urukrame

kurvanty ahaitukim bhaktim, ittham-bhuta-guno harir (7)

Srimad-Bhagavatam 1.7.10

I saggi immersi nella beatitudine dell’anima spirituale sono totalmente liberi dal legame delle immagini mentali; eppure anch’essi s’impegnano al servizio disinteressato a Sri Krsna, l’esecutore di atti meravigliosi. Questa è solo una delle qualità del Signore Supremo Sri Hari, che incanta il mondo intero.

srnvatah sraddhaya nityam, grnatas ca sva-cestitam

natitdirghena kalena, bhagavan visate hrdi (8)

Srimad-Bhagavatam 2.8.4

Rapidamente il Signore entra nei cuori di coloro che con fede ascoltano e cantano costantemente le glorie della Sua personalità.

nigama-kalpa-taror galitam phalam, suka-mukhad-amrta-drava-samyutam

pibata bhagavatam rasam alayam, muhur ahor rasika bhuvi bhavukah (9)

Srimad-Bhagavatam 1.1.3

Questa Scrittura Sacra che descrive le glorie del Signore Supremo è discesa intatta dai Veda, l’albero che soddisfa i desideri, ed è potenziata dal nettare della bocca di loto di Sri Sukadeva Gosvàmi. O conoscitori delle dolcezze della devozione, per favore gustate costantemente questo frutto, che è la personificazione di quelle dolcezze. O devoti benedetti dalla devozione del cuore, fintanto che non sarete Completamente dissolti nella realtà dell’estasi, cioè, finché i vostri cuori non saranno assorti nel dolce nettare devozionale, gustate lo Srimad­ Bhagavatam nella vostra vita, in questo mondo (come puri devoti della Divinità). Persino quando i vostri cuori saranno sommersi, continuerete a bere ininterrottamente questo supremo nettare divino.

upakramamrtañ caiva, sri-sastra-vacanamrtam

bhakta-vakyamrtañ ca sri, bhagavad-vacanamrtam (10)

avasesamrtañ ceti, pañcamrtam mahaphalam

bhakta-pranapradam hrdyam, granthe `smin parivesitam (11)

Comprendente cinque nettari (pancàmrtam) intitolati rispettivamente Upakramàmrtam, Sri Sàstra-vacanàmrtam, Sri Bhakta-vacanàmrtam, Sri Bhagavad-vacanàmrtam e Avasesàmrtam (Preludio all’approssimarsi del nettare, Parole di nettare dalle Scritture, Parole di nettare dai devoti, Parole di nettare del Signore Supremo e Divine eccedenze di nettare), è stato servito in questo libro il supremo frutto che dà vita ai devoti e delizia i loro cuori.

sri-caitanya-hareh sva-dhama-vijayac catuh-satabdantare

srimad-bhaktivinoda-nandana-matah karunya-saktir-hareh

srimad-gaura-kisorakanvaya-gatah sri-krsna-sankirtanaih

sri-siddhanta-sarasvatiti-viditas caplavayad-bhutalam (12)

Circa quattrocento anni dopo che Sri Caitanyahari ritornò nella Sua dimora, una grande anima discese nella successione, divina di Srila Gaura Kisora Bàbàji Mahàràja, come potenza della misericordia personificata del Signore Krsna. Riconosciuto come la gioia di Srila Bhaktivinoda Thàkura, e famoso in tutto, l’universo come Srimad Bhakti Siddhànta Sarasvati, egli inondò questo pianeta terra con 1′ illimitato sri krsna-sankirttana.

saubhagyatisayat sudurllabham api hy asyanukampamrtam

labdhvidara-mates tadiya karunadesañ ca sankirtanaih

sat-sangair labhatam pumartha-paramam sri-krsna-premamrtam

ity esa tv anusilanodyama ihety agas ca me ksamyatam (13)

Una grande fortuna è scesa su di me. Benché fosse la cosa più rara, ho ricevuto il nettare della misericordia di quella grande anima attraverso il suo dolce ordine: “Eseguendo il sankirttana nel sadhu-sanga, che tu possa realizzare lo scopo ultimo della tua vita: sri krsna-prema”. Così, ora tento di praticare la sua istruzione. Che io possa essere perdonato per qualunque offesa commessa in questo tentativo.

sri-srimad-bhagavat-padambuja-madhu-svadotsavaih sat-padair

niksipta madhu-bindavas ca parito bhrasta mukhat guñjitaih

yatnaih kiñcid ihahrtam nija-para-sreyo `thina tan maya

bhuyo-bhuya ito rajamsi pada-samlagnani tesam bhaje (14)

Le api, inebriate nella festa di bere il miele dei piedi di loto del Signore, ronzando, cantano assorbite le Sue glorie.

Gocce di miele cadono dalle loro bocche e si spargono tutte intorno; per il mio divino desiderio, ho attentamente raccolto qui alcune di quelle gocce: in questo modo, adoro senza sosta la polvere dei piedi di loto di quei santi.

granthartham jada-dhi-hrdi tv iha mahotsahadi-sañcaranair

yesan catra satam satirtha-suhrdam samsodhanadyais ca va

yesañ capy adhme krpa mayi subha pathadibhir vanyatha

sarvesam aham atra pada-kamalam vande punar vai punah (15)

Nella preparazione di questo libro, a coloro che hanno infuso vitalità nel mio povero cuore, o che mi hanno assistito nello studio, leggendo o correggendo il libro, o che hanno in un modo o nell’altro contribuito alla sua produzione, ai piedi di loto di tutti quei confratelli benevolenti, e a quei devoti che hanno esteso o che possono nel futuro estendere la loro benevolenza su quest’umile anima, offro i miei omaggi ancora ed ancora.

gaurabde jaladhisu-veda-vimite bhadre-sita-saptami

tatra sri-lalita-subhodaya-dine sriman-navadvipake

ganga-tira-manorame nava-mathe caitanya-sarasvate

sadbhih sri-guru-gaura-pada-saranad-granthah samaptim gatah (16)

Nell’incantevole nuovo tempio dal nome di Sri Caitanya Sàrasvata Matha, situato sulle sponde del sacro fiume Ganga a

Sri Dhama Navadvipa, e nell’associazione dei devoti, nel rifugio del Divino Maestro e del Signore Supremo Sri Caitanyadeva, quest’opera è stata finita nel santo giorno dell’avvento di Sri Lalita Devi, il giorno settimo della luna crescente di Bhadra, nell’anno 457 Gauràbda (7 settembre 1943).

sri-krsnaya samarpitamastu

Possa questa essere un’offerta al Signore Sri Krsna

GEMME SCELTE

Preghiere classiche dell’autore

Sri Sri Prabhupada-padma stavakah

sujanarvuda-radhita-pada-yugam

yuga-dharma-dhurandhara-patra-varam

varadabhaya-dayaka-pujya-padam

pranamami sada prabhupada-padam (1)

bhajanorjita-sajana-sangha patim

patitadhika-karunikaika-gatim

gati-vañcita-vañcakacintya-padam

pranamami sada prabhupada-padam (2)

ati-komala-kañcana-dirgha-tanum

tanu-nindita-hema-mrnala-madam

madanarvuda-vandita-chandra-padam

pranamami sada prabhupada-padam (3)

nija-sevaka-taraka-rañji-vidhum

vidhutahita-hunkrta-simha-varam

varanagata-balisa-sanda-padam

pranamami sada prabhupada-padam (4)

vipulikrta-vaibhava-gaura-bhuvam

bhuvanesu vikirtita-gaura-dayam

dayaniya-ganarpita-gaura-padam

pranamami sada prabhupada-padam (5)

cira-gaura-janasraya-visva-gurum

guru-gaura-kisoraka-dasya-param

paramadrta-bhaktivinoda-padam

pranamami sada prabhupada-padam (6)

raghu-rupa-sanatana-kirti-dharam

dharani-tala-kirtita-jiva-kavim

kaviraja-narottama-sakhya-padam

pranamami sada prabhupada-padam (7)

krpaya hari-kirtana murti-dharam

dharani bhara haraka-gaura janam

janakadhika-vatsala-snigdha-padam

pranamami sada prabhupada-padam (8)

saranagata-kinkara-kalpa-tarum

taru-dhik-krta dhira vadanya-varam

varadendra-ganarcita-divya-padam

pranamami sada prabhupada-padam (9)

parahamsa-varam paramartha-patim

patitoddharane krta-vesa-yatim

yati-raja-ganaih pari-sevya-padam

pranamami sada prabhupada-padam (10)

vrsabhanu-suta-dayitanucaram

caranasrita-renu-dharas-tam-aham

mahad-adbhuta-pavana sakti-padam

pranamami sada prabhupada-padam (11)

Preghiera ai piedi di loto del mio

Signore e Maestro Srila Prabhupàda

-1­-

I suoi piedi di loto sono serviti con devozione da moltitudini di elevate anime virtuose; egli è colui che ha stabilito la religione di quest’era (sri krsna-sankirttana); è il monarca che presiede la Visva-Vaisnava-Raja-Sabha, la società universale dei puri devoti che sono i veri “re”, o le guide di tutti); è colui che soddisfa i desideri più cari di coloro che dissipano la paura (di tutte le anime). Offro i miei omaggi ai piedi di loto di quell’illustre e grande anima, adorabile da ognuno e da tutti: perpetuamente offro i miei omaggi allo splendore che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-2-

Egli è la guida delle anime fortunate, benedette dal tesoro dell’intima pura devozione; essendo il loro unico rifugio, egli è estremamente misericordioso verso le anime cadute: i suoi inconcepibili piedi santi sono il rifugio di coloro che ingannano, ingannandoli. Offro i miei omaggi ai suoi piedi di loto: perpetuamente offro i miei omaggi allo splendore che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-3­-

Offro i miei omaggi alla sua divina, affascinante ma imponente, nobile forma dal colore dorato. Quella bella figura fa vergognare l’eccentrico incanto degli steli del loto dorato. Venerate da decine di milioni di Cupidi, le lune delle unghie dei piedi del mio adorato Maestro Divino rivelano la bellezza dei suoi piedi di loto. Perpetuamente offro i miei omaggi alla luminosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-4­-

Come la luna che rallegra le stelle, egli è circondato dalla sua cerchia di servitori personali, facendo sbocciare i loro cuori nell’estasi divina. I non-devoti maliziosi vengono fatti fuggire in preda al panico dal suono del suo tonante ruggito, e le anime semplici, e inoffensive, ottengono la fortuna estrema accettando i suoi piedi di loto. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente offro i miei omaggi alla radiosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-5-

Egli ha rivelato l’immensa, magnifica bellezza di Sri Gaura Dhama; ha diffuso le notizie della suprema magnanimità di Sri Gaurànga in tutto l’universo; nei cuori dei recipienti adatti alla sua grazia, egli ha fermamente stabilito i piedi di loto di Sri Gaura. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente offro i miei omaggi alla luminosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-6­-

Egli è il rifugio eterno e il Guru Universale per le anime arrese a Sri Gauranga. Assorto nel servizio al suo Gurudeva, Sri Gaura Kisora, adora con tutto il cuore Sri Bhaktivinoda Thàkura. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente offro i miei omaggi alla luminosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

­

-7-

Egli è l’illustre personalità che innalza lo stendardo che celebra le glorie di Sri Rupa, Sri Sanatana e Sri Raghunàtha. La sua gloria è cantata in tutto il mondo come non-differente dalla potente personalità, dalla brillante erudizione, Sri riva. Egli ha conquistato la fama di essere tutt’uno coi cuori di Srila Krsnadàsa Kaviràja e Thàkura Narottama. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente mi inchino alla radiosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-8-

Concedendo la sua grazia a tutte le anime, egli è la personificazione dell’ hari-kirttana. Come associato di Sri Gaura, egli allevia Madre Terra dal peso delle offese commesse verso di lei. Egli è così grazioso che il suo affetto verso tutti gli esseri supera persino quello di un padre. Offro i miei omaggi a lui, la miniera di tutte queste qualità: perpetuamente mi inchino alla luminosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-9­-

Per i suoi servitori abbandonati, egli è come un albero che soddisfa i desideri, poiché soddisfa le aspirazioni dei loro cuori. Persino un albero prova vergogna davanti alla sua magnanimità e alla sua tolleranza. Grandi personalità, esperte nel concedere benedizioni, adorano anch’esse i suoi piedi di loto. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente mi inchino allo splendore che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-l0-

Il diadema tra i paramahamsa, il Principe del tesoro della suprema perfezione di vita, srí-krsna-prema, ha accettato le vesti di un sannyàsi mendicante semplicemente per liberare le anime cadute. I più elevati tridandi sannyàsi accudiscono i suoi piedi di loto. Offro i miei omaggi a lui: perpetuamente mi inchino alla luminosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

-11 –

Egli è il seguace più caro ed intimo della Divina figlia di Sri Vrsabhànu, e mi riconosco come il più fortunato avendo posato la polvere dei suoi santi piedi sulla mia testa. Offro i miei omaggi ai suoi invincibili, prodigiosamente purificanti, piedi di loto: perpetuamente mi inchino alla radiosità che emana dalle unghie dei piedi santi del mio Signore.

Srimad Bhaktivinoda-viraha dasakam

ha ha bhaktivinoda-thakura guroh dvavimsatis te sama

dirghad-duhkha-bharad-asesa virahad-duhsthikrta bhuriyam

jivanam bahu-janma-punya-nivahakrsto mahi-mandale

avirbhava-krpam cakara ca bhavan sri-gaura-saktih svayam (1)

dino `ham cira-duskrtir na hi bhavat-padabja-dhuli-kana-

snanananda-nidhim prapanna-subhadam labdhum samastho `bhavam

kintu audarya-gunat-tavati-yasasah karunya-saktih svayam

sri-sri-gaura-mahaprabhoh prakatita visvam samanvagrahit (2)

he deva stavane tavakhila-gunanam te viriñcadayo

deva vyartha-mano-rathah kim u vayam martyadhamah kurmahe

etan no vibudhaih kadapy atisayalankara ity ucyatam

sastresv eva `na paraye `ham iti yad gatam mukundena tat (3)

dharmas carma-gato `jñataiva satata yogas ca bhogatmako

jñane sunya-gatir japene tapasa khyatir jighamsaiva ca

dane dambhikata `nuraga-bhajane dustapacaro yada

buddhim buddhi-matam vibheda hi tada dhatra bhavan presitah (4)

visve `smin kiranair yatha hima-karah sañjivayann osadhir

naksatrani ca rañjayan nija-sudham vistarayan rajate

sac-chastrani ca tosayan budha-ganam samodayams

nunam bhumi-tale subhodaya iti hlado bahuh satvatam (5)

lokanam hita-kamyaya bhagavato bhakti-pracaras tvaya

granthanam racanaih satam abhimatair nana-vidhair darsitah

acaryaih krta-purvam eva kila tad ramanujadyair budhaih

premambho-nidhi-vigrahasya bhavato mahatmy-sima na tat (6)

yad dhamnah khalu dhama caiva nigame brahmeti samjñayate

yasyamsasya kalaiva duhkha-nikarair yogesvarair mrgyate

vaikunthe para-mukta-bhrnga-carano narayano yah svayam

tasyamsi bhagavan svayam rasa-vapuh krsno bhavan tat pradah (7)

sarvacintyamaye paratpara-pure goloka-vrndavane

cil-lila-rasa-rangini parivrta sa radhika sri-hareh

vatsalyadi-rasaisca sevita-tanor-madhurya-seva-sukham

nityam yatra muda tanoti hi bhavan tad dhama-seva-pradah (8)

sri gauranumatam svarupa-viditam rupagrajenadrtam

rupadyaih parivesitam raghu-ganair asvaditam sevitam

jivadyair abhiraksitam suka-siva-brahmadi-samanitam

sri-radha-pada-sevanamrtam aho tad datum iso bhavan (9)

kvaham manda-matis tv ativa-patitah kva tvam jagat-pavanah

bho svamin krpayaparadha-nicayo nunam tvaya ksanyatam

yaca `ham karuna-nidhe varam imam padabja-mule bhavat-

sarvasvavadhi-radhika-dayita-dasanam gane ganyatam (10)

Preghiera nella separazione da Srila Bhaktivinoda Thàkura

-1­-

Ahimè, ahimè! O Bhaktivinoda Thàkura, o Supremo Guru, per ventidue anni questo mondo è stato immerso nella disgrazia, lungamente provato dal dolore per la tua intollerabile separazione. Tu sei la divina potenza di Sri Gaura, e sei gentilmente venuto su questo piano terreno, essendo stato attratto dalle azioni virtuose degli esseri viventi compiute in parecchie vite.

-2­-

Poiché sono meschino e assai sfortunato, il mio destino non era di raggiungere l’oceano che concede la fortuna dell’abbandono, l’oceano dell’estasi che viene dal bagnarsi in un particella della polvere dei tuoi santi piedi di loto. Tuttavia, per la tua natura magnanima, hai dato la grazia all’universo intero, rivelando direttamente la tua elevata supremazia come personificazione della potenza della misericordia di Sri Gaurànga. (Venendo in questo mondo, ho ricevuto la sua grazia.)

-3­-

O Signore, perfino i deva, guidati dal Signore Brahma, si sentono frustrati per la loro incapacità di cantare appropriatamente le glorie di tutte le tue qualità divine. Allora, cosa può essere detto del tentativo di un’ anima caduta, un semplice umano come me? Sicuramente, l’erudito non sprecherà mai le sue eloquenti parole per elogiare quest’affermazione,, poiché anche la Suprema Personalità di Dio, Sri Krsna stesso, ha cantato nelle Scritture la Sua famosa affermazione “na paràye ‘ham”: “Io sono incapace (di reciprocare la Tua devozione).”

-4­-

Nel periodo in cui la religione era valutata in termini di relazione fisica, la santità era determinata dall’ignoranza e la pratica dello yoga era motivata dal piacere sensuale; quando il sapere era coltivato solo per ottenere il vuoto, il japa era eseguito per l’interesse della fama e la penitenza era compiuta per spirito di vendetta; quando la carità era data per orgoglio e venivano commesse le attività più grossolane e peccaminose col pretesto della devozione spontanea, in tutte queste situazioni anomali anche gli intellettuali erano in disaccordo l’uno con l’altro… Proprio a quel tempo, tu fosti inviato dal Creatore Onnipotente.

-5-

Come la luna, universalmente rinfrescante, è abbellita dal diffondere i suoi raggi nettarei che nutrono le piante e stimolano il luccichio delle stelle, il tuo Santo Avvento in questo mondo è similmente accertato come soddisfacente le pure Scritture di devozione, attraverso il loro profondo studio, e benedice l’erudito con una felicità pienamente dischiusa dalle perfette, assiomatiche conclusioni che discendono attraverso la Successione divina. Con la tua apparizione, l’estasi dei devoti non conosce limiti.

-6­-

Scrivendo molti libri e con svariati altri metodi accettati dai puri devoti, hai esposto la predica del puro servizio devozionale al Signore Supremo, per il beneficio del mondo intero. Abbiamo sentito di simili imprese compiute in tempi precedenti da studiosi risoluti come Sri Ràmànuja e molti altri àcàryya; ma la tua gloria, la personificazione stessa del nettare dell’amore divino, non finisce e non può essere limitata a questo.

Il solo splendore della Sua dimora divina è stato designato nei Veda col titolo di “Brahman”, e soltanto l’espansione di un’espansione della Sua espansione viene cercata con grande tribolazione dagli yogi più importanti. La più elevata delle anime liberate risplende luminosa come un calabrone ai Suoi piedi di loto. L’Origine Primordiale dello stesso Originale Sri Nàràyana, che è il Signore del cielo spirituale al di là del Brahman, è l’Originale Signore Supremo, la personificazione di tutte le dolcezze nettaree, Sri Krsna; ed Egli è l’unico che tu dai.

-8-

Situata nella regione più elevata dell’inconcepibile cielo spirituale, c’è la dimora santa di Sri Vrndàvana Dhama, nel pianeta spirituale conosciuto come Goloka. Là, circondata dalle Sakhi, Srimati Radhika si diverte nelle dolcezze dei passatempi divini. Con grande estasi, Lei espande la gioia dell’amorevole dolcezza nel servizio a Sri Krsnacandra, che è servito in altro modo in quattro relazioni, fino a quella parentale. Tu, o Thàkura Bhaktivinoda; puoi darci il servizio di quel santo Dhama.

-9­-

L’ intimo significato è conosciuto da Sri Svarupa Damodara grazie alla sanzione di Sri Gauracandra; è adorato da Sri Sanàtana Gosvàmi e distribuito dai precettori realizzati nelle dolcezze trascendentali, guidati da Sri Rupa Gosvàmi; è gustato e intensificato da Sri Raghunàtha Dàsa Gosvàmi e dal suoi seguaci, ed è attentamente protetto dai devoti guidati da Sri Jiva Prabhu; da rispettosa distanza, è venerato da grandi personalità come Sri Suka, il Signore Siva, il capo dei deva, e dal Signore Brahmà, l’antenato di tutti gli esseri. O meraviglia delle meraviglie! Il nettareo rapimento del servizio a Sri Radhika; tu ci puoi dare anche quello.

-l0-

Dove sono io, così meschino e caduto, e dove sei tu, la grande anima che libera l’universo! O Signore, per la tua grazia sei risoluto a perdonare le mie offese. O oceano di misericordia, nella polvere dei tuoi piedi di loto prego solo per questa benedizione: gentilmente, rendi la mia vita piena di successo

raccomandandomi per l’ammissione nel gruppo di Sri Vàrsabhànavi Dayita Dàsa, che è il più caro al tuo cuore’.

Questa preghiera a Srila Bhaktivinoda Thàkura (1838-1914), il pioniere della pura devozione nell’epoca recente, fu composta durante la vita del guru dell’autore, Srila Bhakti Siddhànta Sarasvati Thàkura Gosvàmi Prabhupàda. Quando lesse il verso originale in sanscrito, Srila Prabhupàda commentò: “Adesso sono sicuro che ho un uomo qualificato a sostenere lo standard della nostra sampradàya (Successione Divina).”

Sri Srimad Gaura-Kisora-namaskara Dasakam

guror guro me paramo gurus tvam, varenya gauranga-ganagraganye

prasida bhrtye dayitasrite te, namo namo gaura-kisora tubhyam (1)

sarasvati-nama-jagat-prasiddham, prabhum jagatyam patitaika-bandhum

tvam eva deva prakati-cakara, namo namo gaura-kisora tubhyam (2)

kvacid-vrajaranya-vivikta-vasi, hrdi vraja-dvandva-raho-vilasi

bahir viragi tv avadhuta-vesi, namo namo gaura kisora tubhyam (3)

kvacit punar gaura-vanantacari, surapaga-tira-rajo-vihari

pavrita-kaupina-karanka-dhari, namo namo gaura-kisora tubhyam (4)

sada harer nama muda ratantam, grhe grhe madhukarim atantam

namanti deva api yam mahantam, namo namo gaura-kisora tubhyam (5)

kvacid-rudantañ ca hasan natantam, nijesta-deva-pranayabhibhutam

namanti gayantam alam jana tvam, namo namo gaura-kisora tubhym (6)

mahayso-bhaktivinoda-bandho, mahaprabhu-prema-sudhaika-sindho

aho jagannatha-dayaspadenado, namo namo gaura-kisora tubhyam (7)

samapya radha-vratam uttamam tvam, avapya damodara-jagaraham

gato `si radhadara-sakhya-riddhim, namo namo gaura-kisora tubhyam (8)

vihaya sangam kuliya-layanam, pragrhya sevam dayitanugasya

vibhasi mayapura-mandira-stho, namo namo gaura-kisora tubhyam (9)

sada nimagno `pi aparadha-panke, hy ahaitukim esa krpañ ca yace

dayam samuddhrtya vidhehi dinam, namo namo gaura-kisora tubhyam (10)

Omaggio a Sri Srimad Gaura Kisora Bàbàji Mahàràja

-1­-

O Divino Maestro del mio Divino Maestro, mio più venerabile precettore, tu sei supremamente adorabile nel gruppo degli associati principali di Sri Gaurànga. Possa tu essere benevolo con questo servitore arreso al tuo affezionato servitore (Dayita Dàsa). O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-2­-

0 eccellentissimo, tu solo hai rivelato il mio Signore e Maestro, che è rinomato nell’universo come Sri Bhakti Siddhànta Sarasvati, e che è il solo amico delle anime cadute del mondo. O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-3­-

Vivendo in solitudine a Vraja Dhama, il tuo cuore era assorto nei passatempi più segreti della Divina Giovane Coppia di Vraja, mentre esternamente mantenevi il controllo di un rinunciato; qualche volta sembrava che tu trascendessi tutte le regole approvate. O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-4­-

Qualche volta vagavi nel limitare di Gauravana (i confini di Sri Navadvipa Dhama), errando lungo la spiaggia vicino le rive del Ganga. 0 Gaura Kisora, che indossavi il venerato perizoma e portavi il recipiente d’acqua del mendicante, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-5-

Sempre cantando in grande estasi il santo nome di Sri -Hari, ed accettando l’elemosina di casa in casa come un’ape colletta miele di fiore in fiore, sei la grande anima a cui persino i deva s’inchinano. O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-6­-

Sopraffatto dall’amore per il tuo adorabile Signore, talvolta danzi, talvolta piangi, talvolta ridi; ed ancora, canti a voce alta. Tutti ti offrono profusamente i loro rispetti, o Gaura Kisora, e ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-7-

O amico del glorioso Thàkura Bhaktivinoda, o incomparabile oceano di nettare dell’amorevole devozione per Mahàprabhu Sri Caitanyadeva, o luna che ricevette la grazia di Vaisnava .

Sàrvvabhauma Sri Jagannàtha, o Gaura Kisorai Ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-8­-

Completando il grande, santo voto di úrjja-vrata, tu scegliesti il giorno del risveglio di Sri Dàmodara per ottenere l’amato tesoro della tua intima identità come Sakhi, dedicata al servizio di Sri Radhika. O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-9­-

Abbandonando la compagnia degli abitanti della città di Kuliya, per accettare il servizio del tuo servitore Sri Dayita Dàsa, la tua presenza divina si trova ora in un sacro tempio a Sri Dhama Màyàpura. O Gaura Kisora, ancora ed ancora ti offro i miei omaggi.

-10­-

Sebbene rimanga sprofondato nel fango delle offese, io (un’anima caduta) ti imploro per la tua misericordia senza causa. Per favore, sii benevolo e libera quest’anima abbandonata. O Gaura Kisora, ancora ed ancora una volta ti offro i miei omaggi.

Sri Sri Dayita Dasa dasakam

nite yasmin nisante nayana-jala-bharaih snata-gatrarvudanam

uccair utkrosatam sri-vrsakapi-sutayadhirya sviya-gosthim

prthvi gadhandhakarair hrta-nayana-manivavrta yena hina

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (1)

yasya sri-pada-padmat pravahati jagati prema-piyusa-dhara

yasya sri-pada-padma-cyuta-madhu satatam bhrtya-bhrngan vibharti

yasya sri-pada-padmam vraja-rasika-jano modate samprasasya

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (2)

vatsalyam yac ca pitro jagati bahumatam kaitavam kaitavam kevalam tat

dampatyam dasyutaiva svajana-gana-krta bandhuta vañcaneti

vaikuntha-sneha-murteh pada-nakha-kiranair yasya sandarsito `yam

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niytam kinkaro `yam (3)

ya vani kantha-lagna vilasati satatam krsna-caitanyacandre

karna-krodaj-jananam kim u nayana-gatam saiva murtim prakasya

niladri-sasya netrarpana-bhavana-gata netra-tarabhidheya

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niytam kinkaro `yam (4)

gaurendor asta-saile kim u kanaka-ghano hema-hrj-jambu-nadya

avirbhutah pravarsair nikhila-jana-padam plavayan dava-dagdham

gauravirbhava-bhumau rajasi ca sahasa samjugopa svayam svam

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (5)

gauro gaurasya sisyo gurur api jagatam gaura-gatha

gaude gaudiya-gosthy-asrita-gana-garima dravide gaura-garvi

gandharva gaura-vatyo giri-dhara-parama-preyasam yo garistho

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (6)

yo radha-krsna-namamrta-jala-nidhinaplavayad-visvam etad

amleccha_esa-lokamdvija-nrpa-vanijam sudra-sudrapakrstam

muktaih siddhair agamyah patita-jana-sakho gaura-karunya-saktir

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niytam kinkaro `yam (7)

apy asa vartate tat purata-vara vapur lokitum loka-sandam

dirgham nilabja-netram tila-kusuma-nasam ninditarddhendu-bhalam

saumyam subhramsu-dantam sata-dala-vadanam dirgha-bahum varenyam

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (8)

gaurabde sunya-bananvita-nigamamite krsna-pakse caturthyam

pause mase maghayam amara-gana-guror-vasare vai nisante

daso yo radhikaya atisaya-dayito nitya-lila-pravisto

ytrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (9)

ha-ha-karair-jananam guru-carana-jusam puritabhur-nabhas ca

yato `sau kutra visvam prabhupada-virahadd-hanta sunyayitam me

padabje nitya-bhrtyah ksanam api viraham notsahe sodhum atra

yatrasau tatra sighram krpana-nayana he niyatam kinkaro `yam (10)

Preghiera a Sri Sri Dayita Dàsa

(Dopo i passatempi manifesti di Sri Srila Bhakti Siddhànta Sarasvati Thàkura)

-1-

Sul finire della notte, improvvisamente, Sri Sri Vrsabhànunandini lo accolse nel Suo seguito, richiamandolo dalla compagnia della moltitudine di anime afflitte. Sorse un grande grido di dolore, i loro corpi furono bagnati dalle lacrime. Quando egli fu così sottratto, il mondo fu immerso nella profonda oscurità di colui i cui occhi sono stati rubati (2).

(Privato della visione del mio Divino Maestro) O miei occhi addolorati (dina-nayana), o Salvatore delle persone cadute (dina-nayana), ovunque possa essere quella grande anima, per favore, che questo servitore possa essere subito portato lì! (Sebbene il mio Maestro sia chiamato “Nayana”, o “Colui che ci porta vicini”, nella sua misericordia egli mostra l’avarizia di non prendermi con sé.)

2 hrta: rubati; nayana-mani: gioiello dell’occhio. L’intimo nome di Sarasvati Thàkura è “Nayana-mani”.

-2­-

Dal suo piede di loto, il fiume nettareo dell’amore divino scorre nell’universo; i suoi servitori, come api, mantengono le loro vite bevendo il miele che sgorga dai suoi piedi di loto; i puri devoti nel rifugio delle dolcezze confidenziali di Vraja, si dilettano nella gioia di cantare le glorie dei suoi piedi di loto: O Dina-nayana, ovunque possa essere quella grande anima, per favore porta velocemente là questo servitore.

-3­-

L’affetto parentale, così tanto apprezzato nel mondo, è una colossale mistificazione (in quanto ostacolo all’ hari-bhakti); l’amore matrimoniale, che è socialmente riconosciuto come puro, non è nient’altro che un furto (perché saccheggia l’entusiasmo di entrambi, marito e moglie, della possibilità di acquisire il tesoro dell’amore non adulterato, per la superficialità del concetto di famiglia); l’amicizia ordinaria è semplicemente un inganno: ho racimolato questi pensieri dai raggi di luce che emanano dalle unghie dei piedi santi di quella grande personalità, la personificazione dell’amore sovramondano. O Dina-nayana, ovunque possa essere quella grande anima, per favore porta velocemente là questo servitore.

-4­-

Il messaggio divino cantato da Sri Krsna Caitanyacandra ha svolto il suo gioco ininterrotto negli orecchi di tutti. Dall’orecchio, proprio per soddisfare il significato del nome “nayana-mani”, egli rivelò la sua forma all’occhio, discendendo nella dimora (tempio) privilegiata dallo sguardo di Sri Nilàcalacandra, al tempo del festival del Rathayàtra. O Dina-nayana, ovunque sia quella grande anima (mahàpurusa), per favore porta velocemente là questo servitore.

-5-

Attingendo alle pure acque dorate dal fiume Jambu, menzionato nello Srimad-Bhàgavatam, questa nuvola dorata è sorta sulla montagna dove la luna dorata (Sri Gauracandra) è tramontata, per far piovere torrenti di pioggia sull’intera campagna che era arsa dal fuoco della foresta delle tre sofferenze. Poi all’improvviso, si è nascosta nella polvere della terra che vide l’avvento di Sri Gaurànga. O Dina-nayana, ovunque sia quel Grande Maestro, per favore porta velocemente questo servitore in quel luogo.

-6­-

È dello stesso colore di Sri Gaura, e sebbene egli, che canta le vicende di Sri Gaura, è il Guru appropriato dell’universo intero, ha accettato la relazione di discepolo con il grande devoto chiamato Sri Gaura Kisora (il bimbo Gaura). Nell’intero Gaura Mandala, egli è il depositario della gloria di coloro che concedono l’entrata nella congregazione dei puri devoti Gaudiya Vaisnava. Egli è salito valorosamente sull’elevato trono del predicatore delle glorie del dono del Signore Dorato Sri Gaura: il servizio a Sri Radha-Govinda in Vraja offerto ai Vaisnava di Dravida (3). La gloria della sua dignità risplende anche nel gruppo di Sri Gàndharvva, e possiede una posizione di rilievo nell’intima cerchia di Sri Giridhari: egli è il più amato dal Signore Mukunda. O Dina-nayana, ovunque sia quella grande anima, per favore porta velocemente là questo servitore.

(3 I devoti nel sud-India, che generalmente sono adoratori di Laksmi­Nàràyana).

-7­-

Egli ha inondato l’universo intero, popolato da innumerevoli esseri viventi, brahmana, ksatriya, vaisya, sudra, o anche meno elevati degli sudra, e persino mleccha, con l’oceanico nettare del santo nome di Sri Radha-Krsna. Sebbene inavvicinabile a coloro che aspirano alla liberazione, ed agli yogi aspiranti alla perfezione, egli è conosciuto come l’amico delle persone cadute, la potenza della misericordia di Sri Gauranga. O Dina-nayana, ovunque sia quella grande anima, per favore porta velocemente là questo servitore.

-8-

Avrò mai la speranza di vedere quella bellissima personalità dorata che rende ogni cosa di buon auspicio per il mondo? Avrò mai la speranza di contemplare ancora una volta quella figura alta, dagli occhi di loto blu, con il naso che supera il fascino del fiore Tila, la fronte che fa vergognare la mezza luna, con il suo grazioso viso di loto, i denti luccicanti come perle bianche, le lunghe braccia che arrivano fino alle ginocchia? O Dina-nayana, ovunque quella grande anima sia andata, per favore porta velocemente là questo servitore.

-9­-

Nell’anno 450 del nostro Signore Gaurànga, nel mese di Pausa, nel quarto giorno della quindicina della luna calante sotto la stella di Magha, alla fine della notte di Brhaspativara (le 5,30 del mattino, 1 Gennaio del 1937), il servitore più amato di Srimati Vrsabhànunandini è entrato nei passatempi eterni. O Dina-Nayana, ovunque quella grande anima possa essere, porta velocemente questo servitore da lui.

-10­-

La terra intera ed i cieli si riempirono delle grida di dolore delle persone e dei discepoli votati al servizio dei piedi di loto di Sri Gurudeva. Dov’è andato quel Grande Maestro? Ahimè! Oggi nella separazione da Prabhupàda, l’universo intero sembra vuoto. Il servitore di Gurudeva non può resistere nemmeno un momento senza di lui. O Dina-nayana, ovunque, in qualsiasi luogo quella grande anima possa essere, per favore porta velocemente questo servitore là, da lui.

Srimad Rupa-pada-rajah prarthana dasakam

srimac-caitanyapadau cara-kamalayugau netra-bhrngau madhu dyau

gaude tau payayantau vraja-vipina-gatau vyajayuktau samutkau

bhatau sabhratrkasya svajana-gana-pater yasya saubhagya-bhumnah

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (1)

pita-sri-gaura-padambuja-madhu-madironmatta-hrd-bhrnga-rajo

rajyaisvaryam jahau yo jana-nivaha-hitadatta-citto nijagryam

vijñapya svanujena vraja-gamana-ratam canvagat gauracandram

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (2)

vrndaranyat prayage hari-rasa-natanair nama-sankirtanais ca

lebhe yo madhavagre jana-gahana-gatam prema-mattam janams ca

bhavaih svair madayantam hrta-nidhir iva tam krsna-caitanyacandram

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhata (3)

ekantam labdha-padambuja-nija-hrdaya-prestha-patro mahartir

dainyair-duhkhasru-purnair dasana-dhrta-trnaih pujayamasa gauram

svantah krsnañ ca ganga-dinamani-tanaya-sangame sanujo yah

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (4)

svasya prema-svarupam priya-dayita-vilasanurupaika-rupam

dure bhu-lunthitam yam sahaja-sumadhura-sriyutam sanujañ ca

drstva devo `titurnam stuti-bahu-mukham aslisya gadham rarañje

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (5)

kaivalya-prema-bhumav-akhila-rasa-sudha-sindhu-sañcara-daksam

jñatvapy evañ ca radha-pada-bhajana-sudham lilayapayayad yam

saktim sañcarya gauro nija-bhajana-sudha-dana-daksam cakara

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhata (6)

gauradesac ca vrnda-vipinam iha parikramya nilacalam yo

gatva kavyamrtaih avair vrasja-yuva-yugala-kridanarthaih prakamam

ramananda-svarupadibhir api kavibhis tarpayamasa gauram

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (7)

lila-samgopane sri-bhagavata iha vai jangame sthavare `pi

sammugdhe sagrajatah prabhu-viraha-hrta-praya-jivendriyanam

yas casid asrayaika-sthalam iva-gopala-jivadi-varge

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhate (8)

sri-murteh sadhu-vrtteh prakatanam api tal-lupta-tirthadikanam

sri-radha-krsna-padamduja-bhajanamayam raga-margam visuddham

granthair yena pradatam nikhilam iha nijabhista-devepsitañ ca

sa sri-rupah kada nija-pada-rajasa bhusitam samvidhata (9)

lila-samgopa-kale nirupadhi-karuna-karina svaminaham

yat padabje `rpito yat pada-bhajanamayam gayayitva tu gitam

yogyayogyatva-bhavam mama khalu sakalam dusta-buddher agrhnan

sa sri-rupah kada mam nija-pada-rajasa bhusitam samvidhata (10)

Desiderando la polvere dei piedi di loto di Srimad Rupa Gosvàmi

-1-

Srila Rupa Gosvàmi è la miniera del mio più prezioso tesoro, la guida degli associati del Signore Caitanya (4). Nella compagnia dei suoi fratelli, egli risplendeva nella provincia di Gauda, inducendo gli ardenti calabroni gemelli nella forma degli occhi di loto di Sri Caitanyadeva a bere nettare, mentre i piedi di loto del Signore si muovevano col pretesto di visitare Vrndàvana.

Quando Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

(4 La Divina Successione conosciuta come Rupànuga Sampradàya, “I seguaci di Sri Rupa”).

-2­-

A Sri Ràmakeli Dhama, il re delle api, il cuore di Sri Rupa, s’inebriò bevendo il vino di miele dei piedi di loto di Sri Gauracandra, e sacrificò la sua vita nel l’ari-kirttana per il beneficio di tutte le persone del mondo, abbandonando in modo sbrigativo una vita di opulenza regale. Dopo aver informato suo fratello maggiore Sri Sanàtana, Sri Rupa e il suo giovane fratello Sri Vallabha seguirono le orme di Sri Caitanyadeva, il cui cuore era assorto nell’andare da Nilàcala a Sri Vrndàvana. Quando Sri Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-3­-

Sri Caitanyadeva tornò a Prayàga Dhama da Vrndàvana, ed eseguì il nàma-sankirttana circondato da folle di centinaia di migliaia di persone. Inebriato dall’amore divino, danzando, Egli sciolse i cuori di centinaia di anime fedeli con le Sue stupefacenti estasi trascendentali. Sri Rupa, come se volesse recuperare il suo più prezioso tesoro, trovò allora Sri Caitanyadeva nella diretta sembianza della Divinità di Sri Bindu Màdhava. Quando Sri Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-4­-

Nel santo luogo alla confluenza del Ganga e della Yamuna, Sri Rupa ottenne 1’intima unione con i piedi di loto del più caro Signore della sua vita, il Signore che è Krsna dentro e Gaura fuori. Con grave umiltà, con un filo di paglia in bocca e con lacrime di dolore, egli, insieme a suo fratello minore, adorò Sri Gaura-Krsna con intenso amore. Quando Sri Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-5-

Sri Caitanyadeva vide Sri Rupa e il suo più giovane fratello rotolarsi sul terreno ad una qualche distanza. Vedendo quel Suo affezionato, il Suo favorito, il Suo amore divino personificato in una affascinante e naturale bellezza, il Suo esclusivo alter ego nei passatempi divini, il Signore velocemente si avvicinò a Sri Rupa, cantando generosamente le sue glorie, e lo abbracciò in estasi. Quando Sri Rapa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-6 –

Sri Gaurahari sapeva che Sri Rupa (come eterno associato del Signore) era già esperto nel vagare nell’oceano di ambrosia di tutti i dolci sapori, nella terra dell’amore puro, in vraja-rasa. Tuttavia, per espandere i Suoi passatempi, il Signore gli permise di bere la dolce estasi del servizio a Sri Radha, e gli conferì l’abilità di distribuire il nettare del Suo servizio devozionale personale. Quando Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-7­-

Quando su ordine di Sri Gaurànga Sri Rupa visitò Sri Purusottama Ksetra, dopo aver completato la circoambulazione di Sri Vraja Mandala, egli, Sri Rupa, soddisfò molto Sri Caitanyadeva e l’assemblea degli intelligenti devoti guidati da Sri Svarupa Damodara e Sri Ràmànanda Ràya con la sua soave poesia sui passatempi della Divina Coppia di Vraja. Quando Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-8­-

Quando il lila manifesto del Signore Supremo Sri Caitanyadeva fu ritirato, tutti gli esseri, incluse le entità immobili, furono rattristati, profondamente afflitti dal dolore. Sri Rupa e suo fratello maggiore furono il solo rifugio persino per i devoti intimi del Signore, guidati da Raghunàtha, Gopal Bhatta e Sri Jiva,, che avevano quasi perso la loro vita per la, separazione dal Signore. Quando Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-9­-

Scrivendo molti, molti libri, egli donò al mondo tutti i più cari desideri del suo venerabile Signore Sri Caitanyadeva, e principalmente: rivelando il servizio alla Divinità, stabilendo i puri codici di condotta nella devozione, scoprendo i luoghi santi perduti, e rivelando la via della devozione spontanea (ràga­màrga) nel trascendentale servizio d’amore a Sri Radha-Govinda. Quando Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

-10­-

Poco prima del ritiro del suo lila manifesto, il mio Divino Maestro, la cui misericordia è senza causa, Srila Sarasvati Thàkura, mi affidò ai piedi di loto di quella Divina Personalità chiedendomi di cantare la gloriosa preghiera ai suoi piedi di loto (Sri Rupa-manjari-pada). Nonostante io sia insignificante, quando, non badando a tutte le mie varie qualifiche e squalifiche, Srimad Rupa Prabhu mi onorerà con la polvere dei suoi santi piedi di loto?

Sri Dayita Dasa pranati pañcakam

bhayabhañjana-jayasamsana-karunayatanayanam

kanakotpala-janakojvala-rasasagara-cayanam

mukharita-dharanitala-harikirtana-rasanam

ksitipavana-bhavatarana-pihitaruna-vasanam

subhadodaya-divase vrsaravija-nija-dayitam

pranamami ca caranantika-paricaraka-sahitam (1)

saranagata-bhajanavrata-cirapalana-caranam

sukrtalaya-saralasaya-sujanakhila-varanam

harisadhana-krtabadhana-janasasana-kalanam

sacaracara-karunakara-nikhilasiva-dalanam

subhadodaya-divase vrsaravija nija-dayitam

pranamami ca caranantika-paricaraka-sahitam (2)

atilaukika-gatitaulika-ratikautuka-vapusam

atidaivata-mativaisnava-yati-vaibhava-purusam

sasanatana-raghurupaka-paramanugaracaritam

suvicaraka iva jivaka iti sadhubhiruditam

subhadodaya-divase vrsaravija-nija-dayitam

pranamami ca caranantika-paricaraka-sahitam (3)

sarasitata-sukhadotaja-nikatapriyabhajanam

lalitamukha-lalanakula-paramadarayajanam

vrajakanana-bahumanana-kamalapriyanayanam

gunamañjari-garima-guna-harivasanavayanam

subhadodaya-divase vrsaravija-nija-dayitam

pranamami ca caranantika-paricaraka-sahitam (4)

vimalotsavam amalotkala-purusottama-jananam

patitoddhrti-karunastrti-krtanutana-pulinam

mathurapura-purusottama-samagaurapuratanam

harikamaka-haridhamaka-harinamaka-ratanam

subhadodaya-divase vrsaravija-nija-dayitam

pranamami ca caranantika-paricaraka-sahitam (5)

Omaggio a Sri Dayita Dasa

-1­-

Egli, dalla forma divina, venne dal luogo di nascita del loto dorato: l’oceano della dolcezza della divina relazione coniugale. I suoi grandi e misericordiosi occhi dissipano la paura delle anime sofferenti, e proclamano la vittoria delle anime arrese. La sua lingua fa vibrare costantemente l’intero pianeta Terra con il sri krsna-sankirttana; la sua splendente bellezza nelle vesti della radiosità del sole, il color zafferano, purifica l’universo e dissipa la sofferenza dell’esistenza materiale. Nel santo giorno del suo avvento io, incessantemente, mi inchino a quell’amato associato di Sri Vrsabhànunandini e ai servitori dei suoi piedi di loto.

-2­-

I devoti abbandonati nella pura devozione trovano protezione eterna ai suoi piedi di loto. Egli è adorato dalle anime pure dotate di sincerità e di buona fortuna, e per correggerli accetta persino coloro che ostacolano il servizio a Sri Hari. Come fonte autentica di misericordia riversata su tutti gli esseri mobili ed immobili, Egli frantuma ogni cosa inauspiciosa dell’universo intero. Nel santo giorno del suo avvento io, incessantemente, mi inchino a quell’amato associato di Sri Vrsabhànunandini e ai servitori dei suoi piedi di loto.

-3­-

Come per miracolo il suo corpo si muove al di là della comprensione del mondo, con un’eleganza ed un fascino gioiosi, soddisfacendo l’aspirazione degli artisti (danzando nei passatempi trascendentali a questo mondo, la sua forma artistica stimola il desiderio ardente per l’amore divino). Il suo intelletto supera persino quello dei deva, ed egli è la nobiltà personificata come comandante in capo dei sannyasi Vaisnava (i tridandi-yati). I sadhu, dall’intelletto profondo, descrivono la natura della sua personalità come meticolosa nella linea di Sri Sanàtana, Sri Rupa e Sri Raghunàtha, e di lui dicono che è situato sullo stesso piano di Sri Jivapada, essendo superbamente colmo delle perfette conclusioni teistiche. Nel santo giorno del suo avvento io, incessantemente, mi inchino a quell’amato associato di Sri Vrsabhànunandini e ai servitori dei suoi piedi di loto.

-4­-

Sulle sponde dello Sri Radha-kunda, a Svananda Sukhada Kunja, egli si dedica al servizio del suo Amato, ed è inoltre molto caro alle damigelle di Vraja guidate da Lalita. Egli è il favorito di Kamala-manjari, che è la preminente a Vrndavana, e con le gloriose qualità di Gunamanjari egli costruisce la, residenza di Sri Hari. Nel santo giorno del suo avvento io, incessantemente, mi inchino a quell’amato associato di Sri Vrsabhanunandini e ai servitori dei suoi piedi di loto.

-5­-

Egli è la pura gioia personificata, l’indulgenza e la gioia di Vimala Devi. Egli ha manifestato i passatempi del suo avvento a Purusottama Ksetra, nella terra santa di Orissa, ed ha rivelato i suoi passatempi di liberare le anime cadute e di estendere la sua misericordia su di esse, concedendo loro il dono dell’amore divino nelle “nove isole”, o Navadvipa. Girando intorno a Gaura Dhama, come è tradizione fare a Vraja Dhama e a Purusottama Dhama, egli propaga incessantemente il desiderio d’amore di Vraja, la dimora divina di Vaikuntha, e il santo nome di Krsna. Nel santo giorno del suo avvento io, incessantemente, mi inchino a quel caro associato di Sri Vrsabhanunandini e ai servitori dei suoi piedi di loto.